Relazioni industriali e sindacali

Relazioni industriali e sindacali (133)

Relazioni industriali e sindacali

L’impresa dove lavori, che dirigi, che hai fondato è il centro di una rete di relazioni. Alcune di queste sono funzionali agli scopi produttivi, altre all’organizzazione aziendale, in particolare alle persone.


L’azienda dialoga con lo Stato, gli enti, gli istituti assicurativi e previdenziali, i dipendenti e i loro rappresentanti. 

Siamo in grado di consentirti una gestione proficua di queste relazioni, apportando la conoscenza delle leggi, dei contratti collettivi nazionali, delle prassi, creando sistemi di regole aziendali.

Ti consigliamo nei possibili momenti di difficoltà, proponendoti gli strumenti più efficaci per superarli.

Le nostre relazioni ci consentono lo studio e la proposizione delle migliori idee per favorire le aziende associate 

 

Come oramai noto la sede Inps di Macerata ha da tempo interrotto il servizio delle “visite fiscali” ai dipendenti del settore privato e di quello pubblico, in virtù della carenza di personale medico.

Sono stati emanati nel tempo diversi Bandi, ma tutti, compreso l’ultimo attualmente in corso prorogato al 3 novembre, sono andati deserti, non riscontrando interesse da parte del personale sanitario.

Confindustria Macerata sta monitorando la situazione sin dal momento in cui si è verificata la sospensione del servizio, con ripetute sollecitazioni nei confronti della sede Inps, affinchè si facilitasse in ogni modo la soluzione della problematica.

Nelle continue risposte interlocutorie da parte della direzione di sede, Confindustria Macerata è intervenuta anche presso Confindustria Nazionale al fine di interloquire direttamente con la Direzione Generale Inps di Roma e rappresentare il pesante disagio a cui debbono sottostare quelle aziende che desiderano controllare la situazione di malattia dei propri lavoratori.

Purtroppo, nonostante tali interventi, al momento la situazione non è mutata e si attende la scadenza dell’ultimo Avviso, prevista per il 3 novembre, per verificare la situazione che fino ad ora ha visto andare deserti tutti gli Avvisi emanati. Si è evidenziato che nella nostra provincia risulta molto basso il rapporto tra i medici iscritti all’Odine e la popolazione residente, rendendo oggettivamente ancora più problematica l’adesione della categoria agli Avvisi.

Ricordiamo che gli effetti di tale disservizio riguardano sia il settore privato che quello pubblico e ledono fortemente il diritto di aziende ed enti di controllare l’effettivo stato di infermità dei propri dipendenti, nelle fasce orarie previste.

Poiché l’art. 5 della legge 300/70 (Statuto dei lavoratori) prevede che tali accertamenti vengano svolti esclusivamente dal servizio pubblico, impedendo qualsiasi altro tipo di controllo, si sta configurando una palese violazione di legge nei confronti dei datori di lavoro in generale.

Confindustria Macerata non intende soprassedere su quanto si sta verificando e monitorerà attentamente tutti gli sviluppi del caso, interessando le Istituzioni politiche di riferimento, in questo caso anche l’assessorato regionale alla Sanità.

Sarà nostra cura aggiornare le aziende su ogni tipo di sviluppo della situazione.


Il Direttore
Gianni Niccolò

Il Ministero del Lavoro, con circolare n. 9 del 9 ottobre 2023, ha fornito le prime indicazioni sulle novità più significative introdotte dal cd. “Decreto Lavoro” (D. L. n. 48/2023), come modificato in sede di conversione (L. n. 85/2023), in merito alla disciplina del contratto di lavoro a termine.

In particolare, la circolare evidenzia che:

- resta fissato in 24 mesi il limite massimo di durata dei rapporti di lavoro a tempo determinato che possono intercorrere tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore, salvo diversa previsione dei contratti collettivi e la possibilità di un’ulteriore stipula di un contratto a tempo determinato, della durata massima di 12 mesi, presso la sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro;

- il contratto a termine può essere stipulato liberamente, cioè senza alcuna causale, fino a 12 mesi di durata;

- non ha subìto variazioni il numero massimo di proroghe consentitesempre quattro nell’arco temporale di ventiquattro mesi;

- è rimasto invariato il regime delle interruzioni tra un contratto di lavoro e l’altro (c.d. stop and go).

Quanto alle causali da apporre necessariamente in caso di contratto a termine superiore ai 12 mesi, il Decreto-Lavoro è intervenuto in modo significativo, modificando integralmente l’articolo 19 del D. Lgs. n. 81/2015 e riscrivendo le nuove condizioni legittimanti, valorizzando peraltro il ruolo della contrattazione collettiva.

La novità più importante è stata, tuttavia, introdotta in sede di conversione del Decreto-Lavoro circa la possibilità per i datori di lavoro di stipulare liberamente contratti di lavoro a termine acausali, per un ulteriore periodo massimo di dodici mesi, indipendentemente da eventuali rapporti già intercorsi tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore in forza di contratti stipulati prima del 5 maggio 2023 (l’espressione “contratti stipulati” è riferita sia ai rinnovi di precedenti contratti di lavoro a termine, sia alle proroghe di contratti già in essere). A tal proposito il Ministero del Lavoro, fornisce alcuni esempi all’interno della circolare.

La circolare del Ministero ribadisce, infine, l’esclusione dei lavoratori somministrati assunti dall’agenzia di somministrazione con contratto di apprendistato dal limite del 20%, così come l’esclusione dai limiti quantitativi per la somministrazione a tempo indeterminato di alcune categorie di lavoratori (c.d. lavoratori svantaggiati e lavoratori molto svantaggiati).

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 231 del 2 ottobre 2023, il DPCM 27 settembre 2023, recante la programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025.

Il DPCM definisce i criteri per la determinazione dei flussi, nell’ambito e al di fuori delle quote, fissa le quote per il triennio e dà disposizioni sulle procedure.

In particolare, il Decreto, stabilisce che, nel triennio di riferimento, saranno ammessi in Italia complessivamente 452 mila cittadini stranieri, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, così suddivisi:

  1. a) 000cittadini stranieri per l'anno 2023;
    b) 151.000 cittadini stranieri per l'anno 2024;
    c) 165.000cittadini stranieri per l'anno 2025.

E' confermato che il datore di lavoro interessato ad instaurare un rapporto di lavoro con tali cittadini deve prima verificare l’indisponibilità di un lavoratore già presente in Italia e poi deve chiedere il nulla osta al lavoro.
Per la richiesta di nulla osta il decreto fissa decorrenze differenziate in base alla tipologia di ingresso e al Paese di provenienza.

Nello specifico, per le quote del 2023, le domande potranno essere inviate:

  • dal 2 dicembre, per i lavoratori subordinati non stagionali di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
  • dal 4 dicembre per gli altri lavoratori subordinati non stagionali;
  • dal 12 dicembre per i lavoratori stagionali.

Va evidenziato che, nell’ambito delle quote complessive sopra indicate, il Decreto riserva all’accesso di cittadini stranieri per motivi di lavoro subordinato non stagionale di alcuni settori (autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare, cantieristica navale, trasporto passeggeri con autobus, pesca, acconciatori, elettricisti ed idraulici) le seguenti quote:

  1. a) 53.450 unità per l’anno 2023, di cui 52.770 per lavoro subordinato e 680 per lavoro autonomo;
  2. b) 61.950 unità per l’anno 2024, di cui 61.250 per lavoro subordinato e 700 per lavoro autonomo;
  3. c) 71.450 unità per l’anno 2025, di cui 70.720 per lavoro subordinato e 730 per lavoro autonomo.

Il Ministero informa, infine, che le disposizioni attuative, in particolare quelle relative alla documentazione necessaria per la dimostrazione da parte dei datori di lavoro di aver proceduto alla verifica preventiva presso il Centro per l’Impiego competente dell’indisponibilità di lavoratori già presenti sul territorio nazionale, saranno a breve definite con un’apposita circolare interministeriale.

In allegato le slides del webinar "Certificazione della Parità di Genere: la Best Practice di Assindustria Servizi" che si è tenuto martedì 3 ottobre 2023.

Cordiali saluti.

 

IL Direttore

Gianni Niccolò

In allegato le slides del webinar "Whistleblowing: gli impatti organizzativi e le implicazioni operative per le imprese" che si è tenuto giovedì 28 settembre 2023.

Cordiali saluti.

 

IL Direttore

Gianni Niccolò

 

La Certificazione della Parità di Genere è una delle principali novità con il quale il legislatore ha inteso dare concreta attuazione alla Missione V del PNRR, di “intensificare l’impegno ad eliminare le disparità di genere nel mondo del lavoro e nella vita sociale“.
Si tratta di un importante strumento a disposizione delle aziende di qualsiasi settore e di qualsiasi dimensione in grado di misurare e valutare la conformità delle misure intraprese - o da intraprendere - rispetto al tema della parità di genere sul luogo di lavoro, beneficiando tra l’altro di agevolazioni e premialità.
 
Confindustria Macerata ha attivato da quest’anno un nuovo servizio di assistenza e consulenza per le aziende socie che desiderano ottenere la certificazione della parità di genere attraverso il contributo di consulenti  appartenenti a Società della Sezione del Terziario Innovativo che hanno messo “a fattor comune” le proprie competenze sviluppando una metodologia di lavoro semplice e snella, secondo le linee guida UNI/PdR 125:2022.
 
Confindustria Macerata ha sperimentato tale modello di gestione sulla propria Società di Servizi superando con successo la verifica di certificazione.
 
Il 3 ottobre 2023 alle ore 16.00 avrà luogo, sia in presenza presso la sede di Confindustria Macerata che online, la presentazione e l’illustrazione della Best Practice di Assindustria Servizi Srl.
 
Il link per il collegamento verrà inviato la mattina stessa dell’evento

 

PROGRAMMA DEI LAVORI 


16.00 - Saluti introduttivi 
Gianni Niccolò Direttore Confindustria Macerata
 
16.15 - Il progetto della Sezione del Terziario Innovativo 
Mari Alberto – Presidente della Sezione del Terziario Innovativo di Confindustria Macerata

16.30 - Linee guida sul sistema di gestione per la Parità di Genere
Cinzia Borgiani – Consulente esperta di Parità di Genere

17.00 - Presentazione della “best practice” di Assindustria Servizi Srl
Laura Sopranzetti – Responsabile Qualità e membro del Comitato guida per la Parità di Genere

17.30 - Agevolazioni e premialità per le aziende
Elisabetta Cristallini – Funzionario Confindustria Macerata

18.00 - Q&A e chiusura lavori

 
Per aderire clicca qui
 

INFO:
Elisabetta Cristallini
Area Relazioni Industriali e Sindacali

Tel.: 0733 279621 - 3311921244
E mail: cristallini@confindustriamacerata.it
 


Il Direttore
Gianni Niccolò

 

Dal 15 luglio 2023, per le imprese con più di 249 dipendenti (per quelle tra 50 e 249 dipendenti lo sarà dal 17 dicembre p.v.) è operativo il D. Lgs. n. 24/2023, di recepimento della Direttiva UE 1937/2019, che rafforza le tutele per i lavoratori e collaboratori (c.d. whistleblowersche segnalano potenziali violazioni di norme nazionali ed europee che ledono l’interesse pubblico, di cui sono venuti a conoscenza nel contesto lavorativo.
 
La nuova disciplina prevede che le segnalazioni di illeciti possano essere rese in forma scritta, in forma orale o attraverso incontri diretti e le imprese dovranno dotarsi di un proprio canale interno di segnalazione, sempre nel rispetto della riservatezza dell’identità del segnalante e del segnalato e del contenuto della segnalazione.
 
 La gestione delle segnalazioni implica, peraltro, la necessità di aggiornamento dei modelli organizzativi 231, ove esistenti, l’adeguamento del sistema di protezione dei dati personali da parte delle imprese e una “coerente” organizzazione delle risorse umane.
 
Al responsabile di comportamenti contrari alle previsioni normative l’Anac potrà irrogare sanzioni amministrative pecuniarie di importo variabile, fino a  50 mila euro.
 
Vista la rilevanza e la complessità del tema, ma soprattutto considerato il notevole impatto organizzativo che la nuova disciplina avrà  nei confronti delle imprese chiamata ad attuarla, Confindustria Macerata, in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Macerata, organizza per il giorno 28 settembre dalle ore 15,00 un webinar informativo per approfondire il contenuto del decreto e l’ambito applicativo delle nuove regole.
 
Il link per il  collegamento verrà inviato la mattina stessa del webinar.

 


PROGRAMMA DEI LAVORI
 

ore 15,00
Apertura dei lavori

Gianni Niccolò, Direttore Confindustria Macerata
Paolo Parisella, Presidente Ordine degli Avvocati di Macerata
 
ore 15,15  
Il nuovo decreto: che cosa cambia per le imprese

Alessia Bausano, Area Affari Legislativi e Regionali, Diritto d’Impresa Confindustria

ore 16,00
Gli aspetti giuslavoristici della riforma

Filippo Olivelli, Professore di ruolo Diritto del Lavoro, Università degli studi di Macerata
 
ore 16,30
Nuovo whistleblowing: impatto e aggiornamento dei Modelli organizzativi 231

Roberto Acquaroli, Avvocato, Ricercatore di Diritto Penale, Università degli studi di Macerata
 
ore 17,00
Sistema di segnalazione whistleblowing: riflessi della nuova disciplina sul trattamento dei dati personali

Daniele Santucci, DPO, Consulente privacy e protezione dei dati personali

ore 17.30
Q&A e chiusura lavori

 
Per iscriversi clicca qui
 


INFO:

Dott.ssa Elisabetta Cristallini
Area Relazioni Industriali e Sindacali

tel. 0733 279621
cell. 331 1921244
email: cristallini@confindustriamacerata.it
 


Il Direttore
Gianni Niccolò

 

Con Circolare ministeriale prot. n. 10111 del 27 luglio u.s., la Direzione Generale per le Politiche del personale e l'innovazione organizzativa ha diffuso le istruzioni per il conferimento dell’onorificenza "Stella al merito del lavoro" per l’anno 2024 con scadenza il 16 ottobre 2023.

Facendo seguito alle istruzioni ministeriali, l’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Venezia ha provveduto a redigere il relativo bando per i candidati residenti e le aziende presenti nelle regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Marche, il Vademecum e i due schemi di domanda, pubblicati sul sito dell’Ispettorato del Lavoro al seguente link: https://www.ispettorato.gov.it/2023/08/21/iil-venezia-bando-e-modulistica-stelle-al-merito-anno-2024/.

Per comunicare l’eventuale candidatura e avere ulteriori informazioni:

Stefano Orlandoni –  Area Relazioni Industriali e Sindacali  – tel.  0733/279622 - email: orlandoni@confindustriamacerata.it;

Elisabetta Cristallini - Area Relazioni Industriali e Sindacali - tel. 0733/279621 - email: cristallini@confindustriamacerata.it

 

Il Direttore

Dott. Gianni Niccolò

 

Con messaggio n. 2598 del 10 luglio 2023, l’Inps facendo seguito alle circolari n. 57 e 58 del 2023, fornisce chiarimenti in merito alla gestione degli adempimenti previdenziali connessi alle misure di esonero per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato di giovani “under 36” a tempo indeterminato e per le assunzioni di donne lavoratrici “svantaggiate”, effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 e per quelle effettuate nel secondo semestre dell’anno 2022.

Recupero dell’esonero nel flusso Uniemens

A parziale rettifica delle indicazioni contenute  nelle suddette circolari n. 57 e 58, il recupero dell’esonero relativo alle mensilità pregresse (luglio 2022 – giugno 2023) può essere effettuato  esclusivamente nei flussi Uniemens di competenza luglio, agosto, settembre ed ottobre 2023.  

Per quanto riguarda l'esonero spettante dal mese di luglio 2023, l’Istituto ha invece precisato che  deve essere considerato ed esposto come quota corrente. Pertanto, a partire dal flusso Uniemens di competenza luglio 2023 viene richiesta la valorizzazione del "codice causale" con il valore "ED23" per l'esonero relativo ai giovani oppure con valore "EG48" per la fruizione dell'esonero a favore delle lavoratrici svantaggiate.

A seguito della decisione C(2023) 4061 final del 19 giugno 2023, oltre all’esonero contributivo dei giovani “under 36”, è stato autorizzato anche quello relativo alle assunzioni di donne lavoratrici svantaggiate previsto dalle Leggi di Bilancio  2021 e 2023 a vantaggio dei datori di lavoro che assumono a tempo determinato o indeterminato, anche part time, o trasformano a tempo indeterminato rapporti di lavoro stipulati  nel periodo 1° luglio 2022-30 dicembre 2023, nel rispetto delle condizioni previste dal “Temporary Crisis and Transition Framework o TCTF”.

A tal riguardo, l’Inps, con circolare n. 58 del 2/06/2023, ha fornito le istruzioni operative per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alle predette misure di esonero contributivo.

In particolare, l’Istituto, richiamando anche le precedenti indicazioni su tale misura, ricorda che

- L’incentivo spetta alle assunzioni di “donne lavoratrici svantaggiate” in base alla quale sono riconducibili a tale nozione le seguenti categorie:

  1. donne con almeno cinquant’anni di età e “disoccupate da oltre dodici mesi”;
  2. “donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambitodei fondi strutturali dell'Unione europea prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”;
  3. donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e “prive di un impiegoregolarmente retribuito da almeno sei mesi”;
  4. donne di qualsiasi età, ovunque residenti e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi”.

 - La nozione “prive di impiego regolarmente retribuito” fa riferimento alle lavoratrici che negli ultimi sei mesi non hanno prestato attività lavorativa riconducibile ad un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno sei mesi ovvero coloro che negli ultimi sei mesi hanno svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito inferiore al reddito annuale minimo personale escluso da imposizione (5.500 euro in caso di lavoro autonomo e 8.174 euro per le collaborazioni coordinate e continuative);

 - Il requisito deve sussistere alla data dell’evento (assunzione o trasformazione) per il quale si intende richiedere il beneficio;

 - Sono esclusi dal beneficio i rapporti di apprendistato, i rapporti di lavoro intermittente e i contratti di lavoro domestico;

 - Gli incentivi spettano:

in caso di assunzione a tempo determinato, fino a 12 mesi;

  • in caso di assunzione a tempo indeterminato, per la durata di 18 mesi;
  • in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine già agevolato, per complessivi 18 mesi a decorrere dalla data di assunzione;

 - Gli incentivi spettano anche in caso di proroga del rapporto fino al limite complessivo di 12 mesi;

- Per le assunzioni/trasformazioni effettuate dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, l’incentivo è pari al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (con esclusione dei contributi c.d. minori), nel limite massimo di 6.000 euro annui (500 euro mensili);

- Per le assunzioni/trasformazioni effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, l’incentivo è pari al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (con esclusione dei contributi c.d. minori), nel limite massimo di 8.000 euro annui (666,66 euro mensili);

 - Il diritto alla fruizione degli esoneri in oggetto è subordinato al rispetto dei principi generali in materia di incentivi all’assunzione (art. 31, D. Lgs. n. 150/2015) e al rispetto delle norme fondamentali poste a tutela delle condizioni di lavoro e di assicurazione sociale obbligatoria dei lavoratori.

 - Ai fini del legittimo riconoscimento dell’esonero contributivo, è necessario rispettare il requisito dell’incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra i lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti.

 

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