Relazioni industriali e sindacali

Relazioni industriali e sindacali (136)

Relazioni industriali e sindacali

L’impresa dove lavori, che dirigi, che hai fondato è il centro di una rete di relazioni. Alcune di queste sono funzionali agli scopi produttivi, altre all’organizzazione aziendale, in particolare alle persone.


L’azienda dialoga con lo Stato, gli enti, gli istituti assicurativi e previdenziali, i dipendenti e i loro rappresentanti. 

Siamo in grado di consentirti una gestione proficua di queste relazioni, apportando la conoscenza delle leggi, dei contratti collettivi nazionali, delle prassi, creando sistemi di regole aziendali.

Ti consigliamo nei possibili momenti di difficoltà, proponendoti gli strumenti più efficaci per superarli.

Le nostre relazioni ci consentono lo studio e la proposizione delle migliori idee per favorire le aziende associate 

Con DDS n. 79 del 27/02/2025 e con DDS n. 80 del 27/02/2025 la Regione Marche ha approvato gli Avvisi Pubblici che prevedono incentivi per le imprese marchigiane che stabilizzano rapporti di lavoro “precari” o assumono soggetti disoccupati e/o svantaggiati a tempo indeterminato o determinato.

 

Per entrambi i Bandi LE DOMANDE POSSONO ESSERE PRESENTATE DALLE ORE 10.00 DEL GIORNO 7 MARZO 2025 FINO ALLE ORE 13.00 DEL GIORNO 27 MARZO 2025.

Potranno essere ammesse a finanziamento ESCLUSIVAMENTE le assunzioni e le stabilizzazioni effettuate DOPO la presentazione della domanda di contributo a valere sui presenti avvisi.

Le agevolazioni previste dai presenti Avvisi Pubblici si configurano come “Aiuti di Stato”, da erogare con il regime “De minimis”.

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DDS N. 79 DEL 27.02.2025 "AVVISO INCENTIVI PER LA STABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI PRECARI"

 La finalità dell’intervento è quella di sostenere le imprese marchigiane attraverso l’erogazione di incentivi per la trasformazione di contratti di lavoro precario al fine di favorire, da un lato, la stabilità lavorativa, la qualità e la continuità del lavoro e dall’altro di abbattere il costo del personale.

Alla realizzazione del presente intervento è destinata la somma complessiva di euro 2.600.000,00.

Possono presentare domanda di finanziamento le imprese aventi la sede legale all’interno dell'UE al momento della presentazione della domanda e aventi un'unità produttiva nel territorio della Regione Marche al momento del pagamento.

L'Avviso prevede la concessione di incentivi per la trasformazione in contratti di lavoro a tempo indeterminato, full time o part-time, delle tipologie di contratto sotto elencate, in essere al momento della presentazione della domanda:

  • Contratto a tempo determinato (compreso il lavoro stagionale);
  • Contratto di lavoro a chiamata;
  • Contratto di collaborazione coordinata e continuativa.

 Gli incentivi possono essere concessi ai datori di lavoro che intendono procedere alla stabilizzazione di lavoratori aventi, al momento della presentazione della domanda, i seguenti requisiti:

  • età pari o superiore ai 18 e anni;
  • residenti in un Comune della Regione Marche, ivi compresi i lavoratori precari in possesso di residenza temporanea;
  • se stranieri, in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità che consenta l’esercizio di un’attività lavorativa o che abbiano avviato la procedura per la richiesta di rinnovo.

 L’importo del contributo è pari ad €. 19.500,00 per contratti full-time. In caso di contratti part- time l’incentivo verrà riproporzionato in base al numero delle ore previste nel contratto. Il contratto a tempo indeterminato deve essere mantenuto per almeno 18 mesi (pena revoca del contributo).

 Ciascuna singola impresa può accedere ad un solo incentivo per un importo massimo di euro 39.000,00, riferito anche a più stabilizzazioni.

 L’erogazione del contributo è subordinata alla stipula di una fidejussione bancaria o assicurativa pari al 100% del contributo concesso.

 La domanda va presentata esclusivamente per via telematica utilizzando il formulario presente nel sistema informatico SIFORM2 all’indirizzo internet https://siform2.regione.marche.it.

 La domanda di incentivo verrà ammessa a finanziamento mediante una procedura valutativa a sportello con graduatoria di merito.

 Sono ammesse a finanziamento i progetti di stabilizzazione che raggiungano il punteggio di 60/100. A parità di punteggio si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande.

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DDS N. 80 DEL 27.02.2025  "AVVISO PER LA CONCESSIONE DI AIUTI ALLE ASSUNZIONI DI SOGGETTI DISOCCUPATI E SVANTAGGIATI NELLA REGIONE MARCHE"

 La finalità dell’intervento è quella di sostenere le imprese marchigiane attraverso l’erogazione di incentivi per nuove assunzioni al fine di favorire, da un lato, l’occupazione stabile e di qualità promuovendo l’inserimento lavorativo di persone disoccupate e inoccupate, e dall’altro di abbattere il costo del personale.

 Alla realizzazione del presente intervento è destinata la somma complessiva di € 3.201.000,00.

 Possono presentare domanda di finanziamento le imprese aventi la sede legale all’interno dell'UE al momento della presentazione della domanda e aventi un'unità produttiva nel territorio della Regione Marche al momento del pagamento.

L´Avviso si articola in due azioni specifiche:

Azione 1 (€ 1.800.000,00):  diretta ai soggetti disoccupati residenti nella Regione Marche di età pari o superiore a 18 anni e regolarmente iscritti al Centro per l’Impiego (se stranieri, in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità che consenta l’esercizio di un’attività lavorativa o che abbiano avviato la procedura per la richiesta di rinnovo o in possesso di una residenza temporanea);

Azione 2 (€ 1.401.000,00):  diretta ai soggetti disoccupati svantaggiati che, oltre ai requisiti di cui sopra (tranne il requisito di età), devono trovarsi in una delle seguenti condizioni di “svantaggio” (ai sensi del Reg. UE 651/2014):

  • non avere un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • avere un’età compresa tra i 15 e i 24 anni;
  • non possedere un diploma di scuola media superiore o professionale (livello ISCED 3) o aver completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni e non avere ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito;
  • aver superato i 50 anni di età;
  • essere un adulto che vive solo con una o più persone a carico;
  • appartenere ad una minoranza etnica di uno Stato membro UE e avere necessità di migliorare la propria formazione linguistica e professionale o la propria esperienza lavorativa per aumentare le prospettive di accesso ad un’occupazione stabile.

L’importo del contributo per l’assunzione a tempo INDETERMINATO full–time di ogni singolo lavoratore è di  € 19.500,00.

L’importo del contributo per assunzione a tempo DETERMINATO full-time di ogni singolo lavoratore è  di € 6.500,00.

L’assunzione a tempo indeterminato deve essere garantita per almeno 18 mesi (pena revoca del contributo).

L’assunzione a tempo determinato deve essere garantita per almeno 12 mesi (pena revoca del contributo).

In caso di contratti part- time l’incentivo verrà riproporzionato in base al numero delle ore previste nel contratto.

Sono escluse dal contributo le seguenti tipologie di contratti di lavoro:

- in somministrazione;

- lavoro domestico;

- assunzioni con contratto di lavoro intermittente o a chiamata;

- collaborazione coordinata e continuativa;

- lavoro occasionale accessorio;

- contratto di agenzia;

- contratto di lavoro stagionale.

Ciascuna singola impresa può accedere ad un solo finanziamento per un importo massimo di euro 39.000,00, riferito a più assunzioni.

L’erogazione del contributo è subordinata alla stipula di una fidejussione bancaria o assicurativa pari al 100% del contributo concesso.

La domanda va presentata esclusivamente per via telematica utilizzando il formulario presente nel sistema informatico SIFORM2 all’indirizzo internet https://siform2.regione.marche.it.

La domanda di incentivo verrà ammessa a finanziamento mediante una procedura valutativa a sportello con graduatoria di merito.

Sono ammesse a finanziamento i progetti di stabilizzazione che raggiungano il punteggio di 60/100; a parità di punteggio si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande.

In allegato i due Avvisi Pubblici e le relative schede di sintesi.

Con messaggio n. 639 del 19 febbraio 2025 l’INPS ha fornito le istruzioni con riferimento alla nuova fattispecie di cessazione del rapporto di lavoro (c.d. “dimissioni per fatti concludenti”) introdotta dal Collegato Lavoro (art. 19 della legge n. 203/2024).

In particolare, si ricorda che in caso di assenza ingiustificata del lavoratore protratta oltre il termine previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato al rapporto di lavoro o, in mancanza di previsione contrattuale, oltre quindici giorni, il datore di lavoro che voglia attivare la procedura per la risoluzione del rapporto ha l’obbligo di  darne comunicazione alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro INL, che può verificarne la veridicità.

In tale fattispecie di risoluzione del rapporto di lavoro, lo stesso si risolve con effetto immediato e non si applicano le formalità previste per le dimissioni telematiche volontarie del lavoratore, nonché il rispetto del termine di preavviso.

Inoltre, il lavoratore non  ha diritto di accedere alla prestazione di disoccupazione NASpI, in quanto la fattispecie non rientra nelle ipotesi di cessazione involontaria del rapporto di lavoro e il datore di lavoro non è tenuto al versamento del c.d. ticket di licenziamento (in quanto tale cessazione non fa sorgere in capo al lavoratore il teorico diritto alla NASpI).

Pertanto, l’Istituto ha stabilito che dal 12 gennaio 2025 (entrata in vigore del Collegato Lavoro) le interruzioni del rapporto di lavoro intervenute con le modalità di cui sopra debbono essere esposte all’interno del flusso Uniemens con il nuovo codice “Tipo Cessazione” “1Y”, che significa: “Risoluzione rapporto di lavoro articolo 26 Dlgs 14 settembre 2015, n. 151, comma 7 bis”.

 

CHE COS’È L’EMPLOYER BRANDING E PERCHÈ È FONDAMENTALE PER LE AZIENDE?

In una situazione di difficoltà per le nostre aziende nel reperire figure professionali qualificate e rispondenti alle reali necessità delle stesse, diventa fondamentale costruire una solida reputazione come datori di lavoro, per attrarre e fidelizzare le persone competenti ed adeguate alle sfide quotidiane.

Se questo non avviene vi è il reale rischio di frenata allo sviluppo del tessuto imprenditoriale del territorio.

Pertanto, diventa fondamentale rafforzare la propria reputazione sul mercato del lavoro e migliorare la percezione del lavoro in azienda, al fine di creare dinamiche volte a raggiungere l’attrazione e la fidelizzazione del personale.

Essere attrattivi significa garantire il futuro delle nostre imprese: le competenze sono indispensabili per affrontare le sfide presenti e future.


QUAL È IL BACKGROUND NELLA PROVINCIA DI MACERATA?

  • Scarsa attenzione all’employer branding
  • Funzioni hr spesso poco sviluppate e strutturate
  • Mismatch tra domanda e offerta di lavoro
  • Difficoltà di comunicazione e disallineamento tra gli attori del mercato del lavoro

La situazione descritta sopra determina una mancanza di organizzazione in azienda che causa una perdita in competitività ed efficienza. Per tale motivo diventa prioritario e non più rimandabile promuovere e diffondere il tema dell’Employer Branding attraverso un progetto creato ad hoc per le nostre aziende.


QUALI SONO GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO?

  • Rafforzare la brand awareness (consapevolezza del marchio) delle aziende associate come datori di lavoro;
  • Migliorare la percezione del lavoro nelle nostre aziende;
  • Creare delle dinamiche che migliorino l’attrazione e la fidelizzazione per tutti i lavoratori, con maggior coinvolgimento degli stessi nella vita aziendale con risultati positivi in termini di produttività ed efficienza.



COME SI SVILUPPA IL PROGETTO?

Confindustria Macerata in collaborazione con un HR Specialist prevede un percorso formativo di 4 incontri + follow up specifici per ciascuna azienda che intende svolgere il progetto.

I primi due incontri fissati per il 25 Febbraio e il 20 Marzo 2025 sono finalizzati ad illustrare specificatamente il progetto e i concetti chiave di Employer Branding.

 


PRIMO INCONTRO

25 FEBBRAIO 2025, ORE 10.00,
PRESSO HOTEL COSMOPOLITAN
di Civitanova Marche


Programma

ore: 10.00 - 13.00 - Incontro formativo
ore: 13.00 - 14.00 - Light Lunch
ore: 14.00 - 16.00 - Incontro Formativo

 

PER PARTECIPARE CLICCA QUI ENTRO E NON OLTRE VENERDÌ 21 FEBBRAIO


Il Direttore
Gianni Niccolò

 

Con circolare n. 26 del 30 gennaio 2025, l’INPS comunica, relativamente all’anno 2025, i valori del minimale di retribuzione giornaliera, del massimale annuo della base contributiva e pensionabile, del limite per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi, nonché gli altri valori per il calcolo delle contribuzioni dovute in materia di previdenza e assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti iscritti alle Gestioni private e pubbliche.

 

Minimali di retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori dipendenti

 

Considerato che, nell'anno 2024, la variazione percentuale ai fini della perequazione

automatica delle pensioni, calcolata dall'Istat, è stata pari allo 0,8%, il limite minimo di retribuzione giornaliera nell’anno 2025 è pari a:

- € 57,32 per gli impiegati, operai e lavoratori a domicilio;

- € 158,55 per i dirigenti industria e terziario.

 

Per i lavoratori a tempo parziale, nell’ipotesi di orario di 40 ore settimanali, la retribuzione minima oraria è pari ad € 8,60 (€57,32 X 6/40).

 

Contributo aggiuntivo I.V.S. (1%)

 

Dal 1° gennaio 2025, l’aliquota aggiuntiva dell’1% a carico dei lavoratori interessati deve essere applicata sulla quota di retribuzione lorda eccedente il limite annuo di € 55.448,00, che, rapportato a dodici mesi, è pari a € 4.621,00.

 

Massimale annuo della base contributiva e pensionabile

 

Il massimale annuo della base contributiva e pensionabile per i lavoratori iscritti successivamente al 31 dicembre 1995 a forme pensionistiche obbligatorie e per coloro che optano per la pensione con il sistema contributivo è pari, per l'anno 2025, a € 120.607,00.

L'INPS, con circolare n. 25 del 29 gennaio 2025, ha comunicato gli importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale e delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL in vigore dal 1° gennaio 2025.

Trattamenti di integrazione salariale

Retribuzione (euro)

 

Importo lordo (euro)

Importo netto (euro)

Prescinde dall’importo della retribuzione

 

1.404,03

1.322,05

 Trattamenti di integrazione salariale - settore edile (intemperie stagionali)

Retribuzione (euro)

 

Importo lordo (euro)

Importo netto (euro)

Prescinde dall’importo della retribuzione

 

1.684,85

1.586,45

 Indennità di disoccupazione NASpI

Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, la retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI è pari, secondo i criteri già indicati nella circolare n. 94 del 12 maggio 2015, a 1.436,61 per il 2025.

L’importo massimo mensile di detta indennità, per la quale non opera la riduzione di cui all’articolo 26 della legge n. 41/1986, non può in ogni caso superare, per il 2025, 1.562,82.

Indennità di disoccupazione DIS-COLL

Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 15, comma 4, del decreto legislativo n. 22/2015, la retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo della indennità di disoccupazione DIS-COLL è pari, secondo i criteri già indicati nella circolare n. 83 del 27 aprile 2015, a 1.436,61 per il 2025.

L’importo massimo mensile di detta indennità non può in ogni caso superare, per il 2025, 1.562,82.

Il Collegato Lavoro (art. 18, L. n. 203/2024) ha riconosciuto la possibilità di trasformare il contratto di apprendistato di primo livello, oltre che in un contratto di apprendistato professionalizzante (o apprendistato di secondo livello) anche in un contratto di “apprendistato di alta formazione e di ricerca e per la formazione professionale regionale” (apprendistato di terzo livello), previo aggiornamento del piano formativo individuale.

L’Inps, con messaggio n. 285 del 24 gennaio 2025, detta il corretto regime contributivo applicabile proprio in relazione a suddetta trasformazione del contratto di apprendistato (da primo livello a terzo livello).

In particolare, l’Istituto precisa che, trattandosi di “trasformazione del contratto” che comporta la continuità del rapporto di lavoro già in essere e non la costituzione di un nuovo rapporto di lavoro,  l’aliquota di contribuzione a carico del datore di lavoro è pari al 10% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali a decorrere dalla data di trasformazione.

La suddetta aliquota del 10% va, altresì, integrata dall’aliquota di finanziamento della NASpI pari all’1,31% e del contributo integrativa destinabile al finanziamento dei Fondi interprofessionali per la formazione continua pari allo 0,30%.

Inoltre, per i datori di lavoro che rientrano nel campo di applicazione delle disposizioni in materia di trattamenti di integrazione salariale (CIGO/CIGS) e dei Fondi di solidarietà bilaterali, la contribuzione va ulteriormente integrata delle aliquote di finanziamento delle relative prestazioni.

Con nota n. 579 del 22 gennaio 2025, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro fornisce le prime indicazioni operative relative alla luce delle nuove disposizioni introdotte dal Collegato Lavoro (art. 19, L. 203/2024) in materia di dimissioni dal lavoro per assenza ingiustificata prolungata.

Contenuto della comunicazione e verifiche

La suddetta nota contiene anche un modello di comunicazione che il datore di lavoro (nell'ipotesi in cui intenda far valere l’assenza ingiustificata del lavoratore ai fini della risoluzione del rapporto di lavoro) dovrà trasmettere (preferibilmente a mezzo PEC) alla competente sede territoriale dell’Ispettorato da individuarsi in base al luogo di svolgimento del rapporto di lavoro.

Detto modello dovrà contenere tutte le informazioni concernenti il lavoratore, con particolare riferimento ai dati anagrafici e ai recapiti, anche telefonici e di posta elettronica, di cui lo stesso datore di lavoro ne è a conoscenza.

Sulla base di tale comunicazione e di eventuali altre informazioni già in possesso del competente Ispettorato, quest’ultimo potrà contattare il lavoratore al fine di accertare se effettivamente il lavoratore non si sia più presentato presso la sede di lavoro, né abbia potuto comunicare la sua assenza.

Gli accertamenti dell’INL dovranno essere avviati e conclusi con la massima tempestività e comunque non oltre il termine di trenta giorni dalla ricezione della comunicazione trasmessa dal datore di lavoro.

Risoluzione del rapporto e prova contraria

Sulla base del protrarsi dell’assenza ingiustificata, il datore di lavoro potrà procedere alla comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro una volta decorso il periodo previsto dalla contrattazione collettiva o quello indicato dal legislatore ed effettuata la comunicazione all’Ispettorato territoriale del lavoro.

L’effetto risolutivo del rapporto potrà, tuttavia, essere evitato laddove  il lavoratore dimostri l’impossibilità di comunicare al datore di lavoro i motivi alla base dell’assenza (ad es. perché ricoverato in ospedale) o, comunque, la circostanza di averli comunicati.

L’effetto risolutivo del rapporto non può trovare applicazione anche nell’ipotesi in cui l’Ispettorato accerti autonomamente la non veridicità della comunicazione del datore di lavoro. In tal caso, l’Ispettorato provvederà a comunicare l’inefficacia della risoluzione sia al lavoratore – il quale avrà diritto alla ricostituzione del rapporto laddove il datore di lavoro abbia già provveduto alla trasmissione del relativo modello Unilav – sia al datore di lavoro.

Con circolare n. 3 del 15 gennaio 2025, l’INPS fornisce un quadro delle principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025  e dal Collegato Lavoro in materia di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito, nonché quelle in materia di sostegno alle famiglie.

Tra le principali disposizioni destinate a produrre effetti nel corso del 2025 e di maggior interesse per le imprese, si ricorda:

 Collegato Lavoro

  • la risoluzione del rapporto di lavoro per assenza ingiustificata del lavoratore;
  • la sospensione della prestazione di cassa integrazione durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Legge di Bilancio 2025

  • i nuovi requisiti per la fruizione della NASpI;
  • l’elevamento dell’indennità per congedo parentale all’80% per un periodo di 3 mesi;
  • i trattamenti di sostegno al reddito in favore dei lavoratori dipendenti da imprese operanti in aree di crisi industriale complessa;
  • la proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale per processi riorganizzativi complessi o piani di risanamento complessi di crisi;
  • l’ulteriore periodo di trattamento straordinario di integrazione salariale straordinaria per le imprese con rilevanza economica strategica;
  • l’intervento straordinario di integrazione salariale a seguito di accordi di transizione occupazionale;
  • la proroga della CIGS per cessazione di attività.

L’Inps rimanda ad una prossima circolare la trattazione delle singole materie.

 Ricordiamo che il 31 gennaio 2025 scade il termine per effettuare la comunicazione relativa ai lavoratori somministrati utilizzati nel 2024.

L’Inail, con istruzioni operative del 24 dicembre 2024, ha fornito le indicazioni relative all’autoliquidazione 2024/2025, con particolare riferimento alle riduzioni contributive e ha riepilogato le scadenze e le modalità di adempimento a carico dei datori di lavoro.

L’Istituto, ricorda, in sintesi, i termini del:

  • 17 febbraio 2025 per il versamento del premio anticipato per il 2025 (c.d. rata) e il conguaglio per l’anno 2024 (c.d. regolazione), nonché per il pagamento della prima rata (pari 25% dell’importo totale dovuto), in caso di pagamento rateale del premio (le rate successive devono essere versate entro il 16 maggio, 20 agosto e 17 novembre 2025, maggiorate degli interessi);
  • 17 febbraio 2025 per l’invio all’Inail della comunicazione motivata di riduzione delle retribuzioni presunte (art.28, comma 6, d.p.r. 1124/1965), con il servizio telematico Riduzione Presunto, disponibile in www.inail.it – Servizi Online, indicando le minori retribuzioni che si prevedono di corrispondere nel 2025 rispetto a quelle corrisposte nel 2024 (ad esempio per riduzione o cessazione dell’attività prevista nel 2025);
  • 28 febbraio 2025 per la presentazione in via esclusivamente telematica della dichiarazione delle retribuzioni effettivamente corrisposte nell’anno 2024, comprensive dell'eventuale comunicazione del pagamento in 4 rate.

Il numero di riferimento del premio di autoliquidazione 2024/2025 da indicare nel modello F24 è 902025.

In vista delle suddette scadenze, si allega la “Guida” e le “Istruzioni” predisposte dall’Inail.

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