Relazioni industriali e sindacali (102)
Relazioni industriali e sindacali
L’impresa dove lavori, che dirigi, che hai fondato è il centro di una rete di relazioni. Alcune di queste sono funzionali agli scopi produttivi, altre all’organizzazione aziendale, in particolare alle persone.
L’azienda dialoga con lo Stato, gli enti, gli istituti assicurativi e previdenziali, i dipendenti e i loro rappresentanti.
Siamo in grado di consentirti una gestione proficua di queste relazioni, apportando la conoscenza delle leggi, dei contratti collettivi nazionali, delle prassi, creando sistemi di regole aziendali.
Ti consigliamo nei possibili momenti di difficoltà, proponendoti gli strumenti più efficaci per superarli.
Le nostre relazioni ci consentono lo studio e la proposizione delle migliori idee per favorire le aziende associate
INPS: Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale e NASpI - Anno 2024
Scritto da Elisabetta CristalliniL'INPS, con circolare n. 25 del 29 gennaio 2024, ha comunicato gli importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale e delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL in vigore dal 1° gennaio 2024.
Trattamenti di integrazione salariale (CIGO, CIGS e FIS)
Retribuzione (euro) |
Importo lordo (euro) |
Importo netto (euro) |
|
Prescinde dall’importo della retribuzione |
1.392,89 |
1.311,56 |
Trattamenti di integrazione salariale - settore edile (intemperie stagionali)
Retribuzione (euro) |
Importo lordo (euro) |
Importo netto (euro) |
|
Prescinde dall’importo della retribuzione |
1.671,48 |
1.573,86 |
Indennità di disoccupazione NASpI
Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, la retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI è pari, secondo i criteri già indicati nella circolare n. 94 del 12 maggio 2015, a € 1.425,21 per il 2024.
L’importo massimo mensile di detta indennità, per la quale non opera la riduzione di cui all’articolo 26 della legge n. 41/1986, non può in ogni caso superare, per il 2024, € 1.550,42.
Indennità di disoccupazione DIS-COLL
Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 15, comma 4, del decreto legislativo n. 22/2015, la retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo della indennità di disoccupazione DIS-COLL è pari, secondo i criteri già indicati nella circolare n. 83 del 27 aprile 2015, a € 1.425,21 per il 2024.
L’importo massimo mensile di detta indennità non può in ogni caso superare, per il 2024, € 1.550,42.
INPS - Minimali e massimali di retribuzione anno 2024
Scritto da Elisabetta CristalliniCon circolare n. 21 del 25 gennaio 2024, l’INPS comunica, relativamente all’anno 2024, i valori del minimale di retribuzione giornaliera, del massimale annuo della base contributiva e pensionabile, del limite per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi, nonché gli altri valori per il calcolo delle contribuzioni dovute in materia di previdenza e assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti iscritti alle Gestioni private e pubbliche.
Minimali di retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori dipendenti
Considerato che, nell'anno 2023, la variazione percentuale ai fini della perequazione automatica delle pensioni, calcolata dall'Istat, è stata pari al 5,4%, il limite minimo di retribuzione giornaliera nell’anno 2024 è pari a:
- € 56,87 per gli impiegati, operai e lavoratori a domicilio;
- € 157,29 per i dirigenti industria e terziario.
Per i lavoratori a tempo parziale, nell’ipotesi di orario di 40 ore settimanali, la retribuzione minima oraria è pari ad € 8,53 (€56,87 X 6/40).
Contributo aggiuntivo I.V.S. (1%)
Dal 1° gennaio 2024, l’aliquota aggiuntiva dell’1% a carico dei lavoratori interessati deve essere applicata sulla quota di retribuzione lorda eccedente il limite annuo di € 55.008,00, che, rapportato a dodici mesi, è pari a € 4.584,00.
Massimale annuo della base contributiva e pensionabile
Il massimale annuo della base contributiva e pensionabile per i lavoratori iscritti successivamente al 31 dicembre 1995 a forme pensionistiche obbligatorie e per coloro che optano per la pensione con il sistema contributivo è pari, per l'anno 2024, a € 119.650,00.
Congedo parentale – Mesi indennizzati all’80% per il 2024: Prime indicazioni INPS
Scritto da Elisabetta CristalliniCon circolare n. 4 del 5 gennaio 2024, l’INPS fornisce le prime indicazioni sulle novità relative al trattamento economico previsto in caso di fruizione del congedo parentale alla luce delle ultime modifiche legislative introdotte con la legge di Bilancio 2024.
L’articolo 1, comma 179, della legge di Bilancio 2024 (legge n. 213 del 30 dicembre 2023) ha, infatti, previsto per i genitori che fruiscono del congedo parentale, il riconoscimento di un’indennità in misura pari al 60% della retribuzione per un mese ulteriore al primo, da fruire entro il sesto anno di vita del bambino.
Per il solo anno 2024, la misura dell’indennità è pari all’80% della retribuzione.
La nuova misura di sostegno trova applicazione con riferimento ai lavoratori dipendenti che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2023.
L’Istituto precisa che con successiva circolare verranno trattati gli aspetti connessi alla portata e agli effetti della nuova misura dell’indennità e verranno fornite le relative istruzioni operative.
Esonero dei contributi carico lavoratori anno 2024: Istruzioni INPS
Scritto da Elisabetta CristalliniCon circolare n. 11 del 16/01/2024, l’INPS fornisce le istruzioni operative utili a gestire l’esonero contributivo, meglio noto come taglio del cuneo contributivo, che la legge 213/2023 (Bilancio 2024) riconosce a favore dei lavoratori dipendenti durante l’anno in corso.
L’esonero è riconosciuto esclusivamente sui contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) a carico dei lavoratori nella misura dei 6 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro o nella misura dei 7 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, in entrambi i casi al netto del rateo di tredicesima.
Possono accedere al beneficio tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro pubblici e privati, inclusi i contratti di apprendistato. Restano invece esclusi dal beneficio i rapporti di lavoro domestici.
La misura trova applicazione per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 e viene confermato che la verifica del rispetto della soglia reddituale deve essere effettuata nel singolo mese di paga. Ne consegue che la riduzione della quota dei contributi previdenziali IVS dovuta dal lavoratore potrà assumere, in relazione ai differenti mesi, un’entità diversa, in ragione della retribuzione effettivamente percepita, o non applicarsi, in caso di superamento del massimale di 2.692 euro.
In merito al coordinamento con altri incentivi, la circolare precisa che la misura è cumulabile con gli altri esoneri contributivi previsti dalla legislazione vigente ma è alternativa con la decontribuzione per le lavoratrici con figli introdotta dalla medesima legge di bilancio 2024.
Infine, si specifica che tale misura non rientra nella nozione di aiuto di Stato in quanto l’esonero trova applicazione esclusivamente sulla quota di contribuzione a carico del lavoratore.
Sisma 2016-2017: Recupero premi assicurativi Inail – Modalità operative
Scritto da Elisabetta CristalliniCome noto, l’art. 8, comma 2-bis, del D. L. n. 123/2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 156/2019, ha previsto la riduzione del 60% dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi sospesi in favore delle imprese colpite dagli eventi sismici del 2016-2017 nelle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
A seguito della registrazione da parte del Ministero del Lavoro della misura agevolativa sul Registro nazionale degli aiuti (RNA), sia nella componente de minimis che in quella esente da notifica (CAR 26364), l’Inail, con circolare n. 57 del 21 dicembre 2013, ha fornito le istruzioni operative per la presentazione da parte delle aziende interessate della domanda di ammissione al beneficio dell’agevolazione.
La domanda di ammissione agli aiuti può essere presentata dal 1° febbraio 2024 al 1° aprile 2024 tramite l’apposito servizio online “Domanda di definizione agevolata sisma Italia centrale 2016-2017” disponibile sul sito www.inail.it “Comunicazioni sospensioni/recuperi agevolati”.
Si rimane in attesa di ricevere istruzioni operative da parte dell’Inps per quanto riguarda il recupero dei contributi previdenziali.
Lavoratori somministrati: Comunicazione entro il 31 gennaio 2025
Scritto da Stefano OrlandoniRicordiamo che il 31 gennaio 2025 scade il termine per effettuare la comunicazione relativa ai lavoratori somministrati utilizzati nel 2024.
Evento in tema: Inclusività - Opportunità e vantaggi per le aziende
Scritto da Alessandro Melchiorri
In allegato riportiamo la brochure d’invito dell’Iniziativa organizzata dall’ Agenzia di somministrazione GiGroup di Tolentino, su “opportunità e vantaggi pe le aziende in tema di inclusività”.
L’occasione consentirà di affrontare la problematica del mismatch sempre più attuale e penalizzante nel mercato del lavoro e di dibattere alcune possibili soluzioni che verranno proposte durante lo svolgimento dei lavori.
Le aziende interessate potranno iscriversi direttamente utilizzando il QR Code presente sulla locandina di invito.
Rimaniamo a disposizione con il nostro dott. Giuseppe Carelli - carelli@confindustriamacerata.it - per ogni utile approfondimento.
Visite medico-fiscali Inps sospese - Aggiornamento
Scritto da Alessandro Melchiorri
Facendo seguito alla nostra ultima mail di pari oggetto, informiamo le aziende che il 30 ottobre è scaduto il termine dell’Avviso (Bando) nazionale per il reclutamento di un medico fiscale da assegnare alla sede Inps di Macerata, ed il 3 novembre l’altro Avviso che la sede provinciale Inps aveva emanato in attesa dell’uscita dell’Avviso nazionale, in questo caso per tre professionisti.
Confindustria Macerata ha costantemente seguito l’evolversi della situazione, interloquendo con Confindustria nazionale, con la Direzione Generale Inps e con quella provinciale, per sollecitare in ogni modo la soluzione della problematica dell’interruzione delle visite medico fiscali da parte dell’Istituto preposto, non più sopportabile dalle imprese.
Ricordiamo che il controllo della situazione sanitaria dei dipendenti pubblici e privati è interdetta ai singoli datori di lavoro e riservata in via esclusiva all’Istituto assicuratore (Inps) .
Nell’ultimo contatto avuto dalla nostra direzione con quella della sede provinciale dell’Inps emerge ancora una volta l’assenza di adesioni ai due Avvisi emanati per il reperimento di medici fiscali.
Ci è stato nuovamente risposto che al momento la direzione Generale non ha comunicato partecipazioni al bando e lo stesso si è verificato a livello locale.
Sembra che la problematica riguardi quasi esclusivamente la nostra provincia, a causa del basso rapporto tra medici iscritti all’Albo e popolazione residente.
In ogni caso il direttore Inps di sede ha dato la sua più ampia disponibilità ad incontrare il nostro direttore per individuare soluzioni alternative alla oramai sterile replica dei bandi pubblici, da presentare agli Organi Centrali.
Nel frattempo Confindustria Macerata intende sensibilizzare sull’argomento anche le istituzioni regionali e nazionali, sempre con l’intento di individuare soluzioni utili che possano ripristinare una situazione di legalità nei confronti delle aziende.
INCONTRO IMPRESE CALZATURIERE - IL LAVORO CHE CAMBIA: DIFFICOLTA DI REPERIMENTO DI PERSONALE DIPENDENTE - 17 NOVEMBRE 2023 ORE 18:00
Scritto da Lorenzo CignaliINCONTRO SU: REPERIMENTO E MANTENIMENTO DI PERSONALE DIPENDENTE
SETTORE: CALZATURA
DESTINATARI: IMPRESE CALZATURIERE DI CONFINDUSTRIA MACERATA
ORGANIZZATO DA: SEZIONE IMPRESE CALZATURIERE DI CONFINDUSTRIA MACERATA
QUANDO: 17 NOVEMBRE 2023 ORE 18:00
DOVE: COSMOPOLITAN HOTEL, CIVITANOVA MARCHE
COSTO DI PARTECIPAZIONE: GRATUITO
MODALITA DELL'INCONTRO: IN PRESENZA
MODULO DI ISCRIZIONE: CLICCA QUI
SINTESI: Il mondo cambia. Il lavoro cambia. Cambia anche l'impresa. Le nuove tecnologie, le nuove dinamiche sociali ed economiche rendono sempre più complesso il reperimento e il mantenimento di manodopera, soprattutto nelle imprese manifatturiere. Per individuare la soluzione adatta alla propria impresa è necessario conoscere i cambiamenti in atto, perché e come impattano sul mercato del lavoro. Per questo, nell’incontro in oggetto, si identificheranno le mega tendenze (demografiche, sociali, organizzative etc) alle quali l’impresa deve porre attenzione, analizzando alcune problematiche rilevate in ambito industriale. Da qui si partirà per una riflessione comune sui modi in cui la manifattura può tornare a diventare un luogo di lavoro ambito.
ATTENZIONE: L’incontro sarà l’occasione anche per fornire alcuni rapidi aggiornamenti su argomenti e iniziative di interesse delle imprese associate, tra cui sin ora segnaliamo l’intervento della Dott.ssa Paola Bara (Area Ambiente e Sostenibilità – Confindustria Macerata) in merito alle attività del tavolo tecnico istituzionale attivato dalla Provincia di Macerata sul tema delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera del settore “Fabbricazione di calzature, o di parti di esse, con una soglia di consumo di solvente superiore a 5 tonnellate/anno”
PROGRAMMA DELL’INCONTRO:
Ore 18,00: accoglienza
Ore 18,15: Saluti di Introduzione e aggiornamenti – Dott. Matteo Piervincenzi (Presidente della Sezione Imprese Calzaturiere Confindustria Macerata)
Ore 18,30: Emissioni in atmosfera – Dott.ssa Paola Bara (Area Ambiente e Sostenibilità, Confindustria Macerata)
Ore 19:00: Difficoltà di reperimento di personale dipendente, contesti e scenari – Dott. Stefano Orlandoni, esperto in Risorse Umane (Area Relazioni Industriali e Risorse Umane, Confindustria Macerata)
Ore 20:15: Cocktail di saluto
Per partecipare, si ricorda alle imprese associate di compilare il MODULO DI ISCRIZIONE --> CLICCA QUI
Per maggiori informazioni sull’evento, la struttura è a disposizione delle imprese associate al seguente recapito:
- Avv. Lorenzo Cignali, cignali@confindustriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
La disciplina del "Whistleblowing": Nuovo Servizio di Confindustria Macerata
Scritto da Alessandro Melchiorri
Dal 17 dicembre 2023 diventerà definitivamente operativa la nuova disciplina del Whistleblowing introdotta dal D. Lgs. n. 24/2023 per le aziende con almeno 50 dipendenti e per quelle che, indipendentemente dal numero dei lavoratori, adottano un modello 231 (vedi circolare informativa).
Si tratta di un provvedimento che rafforza le tutele per i lavoratori e collaboratori (c.d. whistleblowers) che segnalano potenziali violazioni di norme nazionali ed europee che ledono l’interesse pubblico, di cui sono venuti a conoscenza nel contesto lavorativo.
A tal fine, i soggetti pubblici e privati destinatari della normativa devono:
- istituire i canali di segnalazione interni;
- adottare idonee procedure per la ricezione e gestione delle segnalazioni ricevute tramite i canali interni;
- curare la formazione e l’informazione dei soggetti interni ed esterni coinvolti nelle procedure;
- adeguare il proprio sistema di trattamento dei dati personali;
- aggiornare il Modello Organizzativo 231 se ne sono dotati.
Alla luce di quanto sopra, vista la rilevanza e la delicatezza della tematica, Confindustria Macerata, anche su richiesta di numerose aziende socie, ha deciso di promuovere, con il supporto di professionisti altamente qualificati, un nuovo servizio di assistenza e consulenza giuridico-tecnica che supporterà ed affiancherà le imprese nella corretta applicazione della nuova disciplina.
Per permettere una prima conoscenza dell’organizzazione aziendale, si richiede alle aziende interessate al nuovo servizio di Confindustria Macerata, di compilare la check list contenuta nel seguente LINK, propedeutica alla definizione delle concrete attività di supporto e di adeguamento e alla determinazione del costo del servizio.
PER INFORMAZIONI
Dott.ssa Elisabetta Cristallini
Area Relazioni Industriali e Sindacali
tel. 0733 279621
cell. 331 1921244
email: cristallini@confindustriamacerata.it
Dott.ssa Silvia Basili
Area Relazioni Industriali e Sindacali
tel. 0733 279625
cell. 340 7745135
email: basili@confindustriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
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La nuova disciplina del Whistleblowing: Circolare informativa
Scritto da Elisabetta CristalliniAl fine di illustrare le principali novità contenute nel Decreto Legislativo n. 24/2023 in materia di Whistleblowing che avranno un impatto rilevante sull'organizzazione delle imprese con più di 50 dipendenti, si allega una circolare informativa predisposta da Confindustria Macerata utile per orientare le aziende nell’applicazione della nuova disciplina.
Accertamenti sanitari ai dipendenti malati - Visite medico fiscali - Aggiornamenti
Scritto da Alessandro Melchiorri
Come oramai noto la sede Inps di Macerata ha da tempo interrotto il servizio delle “visite fiscali” ai dipendenti del settore privato e di quello pubblico, in virtù della carenza di personale medico.
Sono stati emanati nel tempo diversi Bandi, ma tutti, compreso l’ultimo attualmente in corso prorogato al 3 novembre, sono andati deserti, non riscontrando interesse da parte del personale sanitario.
Confindustria Macerata sta monitorando la situazione sin dal momento in cui si è verificata la sospensione del servizio, con ripetute sollecitazioni nei confronti della sede Inps, affinchè si facilitasse in ogni modo la soluzione della problematica.
Nelle continue risposte interlocutorie da parte della direzione di sede, Confindustria Macerata è intervenuta anche presso Confindustria Nazionale al fine di interloquire direttamente con la Direzione Generale Inps di Roma e rappresentare il pesante disagio a cui debbono sottostare quelle aziende che desiderano controllare la situazione di malattia dei propri lavoratori.
Purtroppo, nonostante tali interventi, al momento la situazione non è mutata e si attende la scadenza dell’ultimo Avviso, prevista per il 3 novembre, per verificare la situazione che fino ad ora ha visto andare deserti tutti gli Avvisi emanati. Si è evidenziato che nella nostra provincia risulta molto basso il rapporto tra i medici iscritti all’Odine e la popolazione residente, rendendo oggettivamente ancora più problematica l’adesione della categoria agli Avvisi.
Ricordiamo che gli effetti di tale disservizio riguardano sia il settore privato che quello pubblico e ledono fortemente il diritto di aziende ed enti di controllare l’effettivo stato di infermità dei propri dipendenti, nelle fasce orarie previste.
Poiché l’art. 5 della legge 300/70 (Statuto dei lavoratori) prevede che tali accertamenti vengano svolti esclusivamente dal servizio pubblico, impedendo qualsiasi altro tipo di controllo, si sta configurando una palese violazione di legge nei confronti dei datori di lavoro in generale.
Confindustria Macerata non intende soprassedere su quanto si sta verificando e monitorerà attentamente tutti gli sviluppi del caso, interessando le Istituzioni politiche di riferimento, in questo caso anche l’assessorato regionale alla Sanità.
Sarà nostra cura aggiornare le aziende su ogni tipo di sviluppo della situazione.
Il Direttore
Gianni Niccolò
Contratti a termine e “Decreto Lavoro”: Indicazioni del Ministero del Lavoro
Scritto da Elisabetta CristalliniIl Ministero del Lavoro, con circolare n. 9 del 9 ottobre 2023, ha fornito le prime indicazioni sulle novità più significative introdotte dal cd. “Decreto Lavoro” (D. L. n. 48/2023), come modificato in sede di conversione (L. n. 85/2023), in merito alla disciplina del contratto di lavoro a termine.
In particolare, la circolare evidenzia che:
- resta fissato in 24 mesi il limite massimo di durata dei rapporti di lavoro a tempo determinato che possono intercorrere tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore, salvo diversa previsione dei contratti collettivi e la possibilità di un’ulteriore stipula di un contratto a tempo determinato, della durata massima di 12 mesi, presso la sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro;
- il contratto a termine può essere stipulato liberamente, cioè senza alcuna causale, fino a 12 mesi di durata;
- non ha subìto variazioni il numero massimo di proroghe consentite – sempre quattro nell’arco temporale di ventiquattro mesi;
- è rimasto invariato il regime delle interruzioni tra un contratto di lavoro e l’altro (c.d. stop and go).
Quanto alle causali da apporre necessariamente in caso di contratto a termine superiore ai 12 mesi, il Decreto-Lavoro è intervenuto in modo significativo, modificando integralmente l’articolo 19 del D. Lgs. n. 81/2015 e riscrivendo le nuove condizioni legittimanti, valorizzando peraltro il ruolo della contrattazione collettiva.
La novità più importante è stata, tuttavia, introdotta in sede di conversione del Decreto-Lavoro circa la possibilità per i datori di lavoro di stipulare liberamente contratti di lavoro a termine acausali, per un ulteriore periodo massimo di dodici mesi, indipendentemente da eventuali rapporti già intercorsi tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore in forza di contratti stipulati prima del 5 maggio 2023 (l’espressione “contratti stipulati” è riferita sia ai rinnovi di precedenti contratti di lavoro a termine, sia alle proroghe di contratti già in essere). A tal proposito il Ministero del Lavoro, fornisce alcuni esempi all’interno della circolare.
La circolare del Ministero ribadisce, infine, l’esclusione dei lavoratori somministrati assunti dall’agenzia di somministrazione con contratto di apprendistato dal limite del 20%, così come l’esclusione dai limiti quantitativi per la somministrazione a tempo indeterminato di alcune categorie di lavoratori (c.d. lavoratori svantaggiati e lavoratori molto svantaggiati).
Lavoratori stranieri: flussi di ingresso per il triennio 2023-2025 – DPCM 27 settembre 2023
Scritto da Elisabetta CristalliniE’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 231 del 2 ottobre 2023, il DPCM 27 settembre 2023, recante la programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025.
Il DPCM definisce i criteri per la determinazione dei flussi, nell’ambito e al di fuori delle quote, fissa le quote per il triennio e dà disposizioni sulle procedure.
In particolare, il Decreto, stabilisce che, nel triennio di riferimento, saranno ammessi in Italia complessivamente 452 mila cittadini stranieri, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, così suddivisi:
- a) 000cittadini stranieri per l'anno 2023;
b) 151.000 cittadini stranieri per l'anno 2024;
c) 165.000cittadini stranieri per l'anno 2025.
E' confermato che il datore di lavoro interessato ad instaurare un rapporto di lavoro con tali cittadini deve prima verificare l’indisponibilità di un lavoratore già presente in Italia e poi deve chiedere il nulla osta al lavoro.
Per la richiesta di nulla osta il decreto fissa decorrenze differenziate in base alla tipologia di ingresso e al Paese di provenienza.
Nello specifico, per le quote del 2023, le domande potranno essere inviate:
- dal 2 dicembre, per i lavoratori subordinati non stagionali di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
- dal 4 dicembre per gli altri lavoratori subordinati non stagionali;
- dal 12 dicembre per i lavoratori stagionali.
Va evidenziato che, nell’ambito delle quote complessive sopra indicate, il Decreto riserva all’accesso di cittadini stranieri per motivi di lavoro subordinato non stagionale di alcuni settori (autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare, cantieristica navale, trasporto passeggeri con autobus, pesca, acconciatori, elettricisti ed idraulici) le seguenti quote:
- a) 53.450 unità per l’anno 2023, di cui 52.770 per lavoro subordinato e 680 per lavoro autonomo;
- b) 61.950 unità per l’anno 2024, di cui 61.250 per lavoro subordinato e 700 per lavoro autonomo;
- c) 71.450 unità per l’anno 2025, di cui 70.720 per lavoro subordinato e 730 per lavoro autonomo.
Il Ministero informa, infine, che le disposizioni attuative, in particolare quelle relative alla documentazione necessaria per la dimostrazione da parte dei datori di lavoro di aver proceduto alla verifica preventiva presso il Centro per l’Impiego competente dell’indisponibilità di lavoratori già presenti sul territorio nazionale, saranno a breve definite con un’apposita circolare interministeriale.