Congiuntura e previsioni
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Gennaio: migliorano le aspettative nell’industria
La rilevazione di gennaio segnala un miglioramento delle aspettative tra le grandi imprese industriali associate a Confindustria. Più di un quarto delle imprese intervistate (28,7%) prevede una espansione della produzione industriale rispetto all’ultimo quarto del 2024. La maggioranza delle imprese continua a stimare una produzione stabile (59,9%) e solo l’11,4% degli intervistati anticipa una contrazione sia essa significativa o moderata. (Grafico 1).
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Congiuntura Flash - Inizio 2024 con nuove tensioni, dopo un fine 2023 con buoni segnali soprattutto nei servizi
Inizio 2024 con nuove tensioni e rischi, dopo un fine 2023 con buoni segnali, soprattutto nei servizi. Inflazione bassa in Italia, non ancora in Europa, e tassi attesi in calo, ma per ora il credito è più caro. Investimenti meno negativi, ma consumi incerti, mentre cresce il lavoro. Servizi in risalita, ma nell’industria un brusco calo e prospettive incerte per l’export italiano di beni. Nell’Eurozona ritmi divergenti, negli USA qualche segnale di frenata, mentre va bene la Cina.
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CONGIUNTURA FLASH 30 SETTEMBRE 2023 (elaborata da: Centro Studi Confindustria)
Stando al recente rapporto congiunturale elaborato e pubblicato dal Centro Studi di Confindustria, in estrema sintesi:
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L'economia italiana si avvia ad evitare la recessione anche nel 1° trimestre del 2023
L'economia italiana si avvia ad evitare la recessione anche nel 1° trimestre del 2023. Nelle previsioni dei diversi analisti per il 2023, il PIL italiano va meglio dell’atteso.
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Prezzi dell’energia in calo, inflazione ancora alta, tassi in rialzo: economia italiana meglio dell’atteso
Prezzi dell’energia in calo, inflazione ancora alta, tassi in forte rialzo. Tra luci e ombre, l’economia italiana va meglio dell’atteso. Industria in flessione, costruzioni in difficoltà, ma servizi stabili.
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Cresce il rischio stagnazione: a fine 2022 soffrono industria e costruzioni, reggono i servizi
Cresce il rischio di stagnazione a fine 2022: il prezzo del gas è di nuovo in rialzo e balzano i tassi di interesse. L’industria accusa il colpo, le costruzioni sono in calo, ma reggono i servizi e gli occupati totali continuano a crescere. Extra-risparmio accumulato: verrà speso solo in piccola parte per sostenere i consumi. L’export italiano è altalenante, tra la flessione dell’industria nell’Eurozona e la crescita lenta negli USA.
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PREZZO DEL GAS RECORD, INFLAZIONE E TASSI PIÙ SU: CONTESTO DIFFICILE NELLA SECONDA METÀ DEL 2022
Il prezzo del gas non è mai stato così alto, inflazione e tassi di interesse salgono ancora più su. Il contesto è molto difficile nella seconda metà del 2022: lo scenario per l’economia vira al ribasso. Nell’industria italiana si materializza la caduta, sebbene l’export si dimostri resiliente e continui per ora la risalita dei servizi. Rincari del gas e rischio di scarsità mettono in ginocchio l’Europa, che va verso una brusca frenata. Negli USA il quadro è incerto, tra gli emergenti va male solo la Cina.
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SCENARIO MOLTO INCERTO PER L’ITALIA, RISULTANTE DI FATTORI CHE AGISCONO IN DIREZIONI OPPOSTE
Lo scenario è molto incerto per l’Italia, risultante di fattori che agiscono in direzioni opposte. I prezzi dell’energia sono vicini al picco, i tassi e lo spread sono al rialzo. L’Inflazione è più elevata e persistente, determinando rischi per i consumi. L’industria resiste, nei servizi è atteso un rimbalzo, per l’export prospettive difficili. L’Eurozona è in crescita ma con segnali di debolezza, negli USA riviste al ribasso le previsioni.