Ambiente, energia, trasporti (154)
Ambiente
La sostenibilità ambientale è oggi considerata una leva strategica per sviluppare la crescita delle imprese e fonte di innovazione di prodotto, di processo e organizzativa.
La tutela ambientale e l’economia circolare sono i temi su cui maggiormente collaboriamo con le imprese, offrendo loro aggiornamento ed interpretazione normativa, percorsi formativi mirati e progetti di sviluppo sostenibile.
Indichiamo come procedere nella gestione degli impatti ambientali dell’impresa tra cui rifiuti, acque, emissioni in atmosfera Affianchiamo le imprese nel rilascio delle autorizzazioni e certificazioni ambientali e di prodotto.
Ci occupiamo di politiche ambientali in rappresentanza delle imprese industriali presso le Istituzioni e le assistiamo nelle controversie con gli Organi di Controllo.
Energia
Energia Elettrica e gas naturale sono risorse importanti e strategiche per ogni azienda.
Le norme che ne regolamentano la compravendita e la produzione sono complesse e comportano una continua attività di approfondimento, monitoraggio e valutazione.
Con un aggiornamento costante, con una puntuale attività di analisi e comparazione assistiamo le imprese associate nella scelta di percorsi di efficientamento energetico, di ottimizzazione dei costi e nelle agevolazioni legate alla fiscalità energetica.
Curiamo la redazione delle dichiarazioni annuali di consumo dell’energia elettrica e tutti gli adempimenti obbligatori per le aziende produttrici di energia elettrica o con regimi fiscali agevolati.
Attraverso il Consorzio Confindustria Energia Adriatica (creato dalle Associazioni Industriali delle Marche) forniamo alle imprese associate, energia elettrica a condizioni economiche e di servizio vantaggiose, modellabili sulle esigenze della singola realtà produttiva.
Trasporti
Collaboriamo con le imprese di trasporto ed i committenti che hanno necessità di essere aggiornate sul mondo dei trasporti.
Offriamo aggiornamento normativo e consulenze personalizzate sulla circolazione delle merci e delle persone. Assistiamo le imprese in tema di codice della strada, limiti alla circolazione, trasporto di merci in conto proprio e conto terzi e tempi di guida e riposo.
Rappresentiamo le imprese presso le Istituzioni e le assistiamo nelle controversie con gli Organi di Controllo.
ESG/CRSD: dal 25 settembre regole nazionali sulla rendicontazione societaria di sostenibilità
Scritto da Paola BaraDal 25 settembre sarà in vigore il provvedimento nazionale che recepisce la Direttiva comunitaria sulla rendicontazione societaria di sostenibilità.
Il decreto legislativo 125/2024 che recepisce la direttiva 2022/2464/UE, c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), è stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 settembre e rafforza gli obblighi di reporting non strettamente finanziario, prevedendo in particolare:
- l’estensione a tutte le grandi imprese e alle piccole e medie imprese quotate (diverse dalle microimprese) degli obblighi di reporting non finanziario, già a carico degli "enti di interesse pubblico" (imprese quotate, banche e assicurazioni con più di 500 dipendenti,
- la sostituzione della rendicontazione non finanziaria con la rendicontazione di sostenibilità, che consiste in informazioni necessarie alla comprensione dell'impatto dell'impresa sulle questioni di sostenibilità e del modo in cui tali questioni influiscono sull'andamento dell'impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione.
In merito al contenuto, la principale novità consiste nella previsione del principio della cd. doppia materialità, per cui le imprese dovranno riportare le informazioni necessarie a comprendere come le questioni di sostenibilità incidono sulle loro attività (materialità finanziaria), e come queste ultime incidano su persone e ambiente (materialità d’impatto).
Ambito di applicazione (Artt. 1, 2 e 5)
Il Decreto prevede l’estensione dell’obbligo di pubblicare la rendicontazione di sostenibilità a:
- tutte le grandi imprese che superino due dei tre criteri dimensionali:
- più di 250 dipendenti;
- stato patrimoniale > € 25 milioni;
- ricavi netti > € 50 milioni di euro)
- tutte le società quotate in mercati regolamentati (comprese le PMI quotate). Restano escluse le microimprese quotate.
- imprese non europee, che realizzino ricavi netti da vendite e prestazioni superiori a 150 milioni di euro nell’UE e con almeno un’impresa “figlia” o una succursale nell’UE. In tal caso, compete all’impresa figlia (che sia di grandi dimensioni o PMI quotata) o alla succursale (che abbia generato ricavi netti da vendite e prestazioni superiori a 40 milioni di euro nell’esercizio precedente) pubblicare e rendere accessibile la relazione di sostenibilità della società madre extra-europea, redatta a livello di gruppo2.
Le PMI non quotate, non rientrando nel campo di applicazione della CSRD, non hanno l’obbligo di redigere il report di sostenibilità, ma potranno farlo su base volontaria, tenendo conto che i cittadini e il sistema economico e finanziario sono attenti a questi aspetti.
Entrata in vigore della nuova disciplina (Art. 17)
Il Decreto fissa i tempi di attuazione dei nuovi obblighi, da parte delle imprese, secondo il seguente schema:
- i c.d. enti di interesse pubblico - che già oggi redigono la dichiarazione non finanziaria - applicheranno le nuove disposizioni a partire dal 2024 (primo report nel 2025);
- le altre grandi imprese a partire dal 2025 (primo report nel 2026);
- le PMI quotate a partire dal 2026 (primo report 2027, con possibilità di rinvio al 2028);
- le imprese non europee a partire dal 2028 (primo report nel 2029).
E’ disponibile in allegato il testo del decreto e una nota di Confindustria che riepiloga i nuovi obblighi di reportistica di maggior impatto per le imprese.
Il Direttore
Dott. Gianni Niccolò
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Paola Bara
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MATERIE PRIME CRITICHE: Novità nella gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici incentivati
Scritto da Matteo Di Marino
Pubblicato il testo coordinato della legge di conversione del DL 25 giugno 2024 n. 84 recante disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico.
Il testo intende adeguare l’ordinamento nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2024/1252 che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche.
Si riportano di seguito le materie prime individuate dal Regolamento europeo:
- Materie prime strategiche: bauxite/allumina/alluminio; bismuto; boro — grado metallurgico; cobalto; rame; gallio; germanio; litio; magnesio metallico; manganese; grafite; nichel — grado batteria; metalli del gruppo del platino; elementi delle terre rare per magneti permanenti (Nd, Pr, Tb, Dy, Gd, Sm, e Ce); silicio metallico; titanio metallico; tungsteno. (allegato I)
- Materie prime critiche: antimonio; arsenico; bauxite/allumina/alluminio; barite; berillio; bismuto; boro; cobalto; carbon coke; rame; feldspato; fluorite; gallio; germanio; afnio; elio; elementi delle terre rare pesanti; elementi delle terre rare leggere; litio; magnesio; manganese; grafite; nichel; niobio; fosforite; fosforo; metalli del gruppo del platino; scandio; silicio metallico; stronzio; tantali; titanio metallico; tungsteno; vanadio. (allegato II)
Le principali novità del DL 25 giugno 2024 n. 84 inserite in fase di conversione riguardano:
- Gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici incentivati (art. 9-bis).
- Disposizioni per l’approvvigionamento urgente di ulteriori materie prime (art. 14-bis).
NORME IN MATERIA DI CORRETTA GESTIONE DEL FINE VITA DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI INCENTIVATI (art. 9-bis)
L’articolo 9-bis introduce nuove norme per la gestione corretta del fine vita dei pannelli fotovoltaici incentivati, con l'obiettivo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2030 dal regolamento europeo 2024/1252 (CRM Act) in tema di riciclo.
Dal punto di vista normativo, l’articolo 9-bis apporta modifiche al decreto legislativo del 14 marzo 2014, n. 49 (Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)), che riguardano:
- Vigilanza e controllo (art. 10): viene stabilito che i Ministeri competenti possono avvalersi del Gestore dei Servizi Energetici (GSE S.p.A.) per la vigilanza e il controllo delle attività dei sistemi collettivi che gestiscono i rifiuti dei pannelli fotovoltaici.
- Razionalizzazione delle disposizioni per i RAEE da fotovoltaico (art. 24-bis): per gli impianti fotovoltaici di potenza nominale superiore o uguale a 10 kW entrati in esercizio negli anni dal 2006 al 2012, per i quali è già stato avviato il processo di trattenimento delle quote a garanzia, il termine entro il quale i soggetti responsabili possono comunicare la scelta di partecipare a un sistema collettivo al GSE e al sistema collettivo medesimo, nonché inviare a quest'ultimo la relativa documentazione di adesione, viene posticipata dal 30 giugno 2024 al 31 dicembre 2024.
- Istruzioni operative (art. 24-bis): dal 1° gennaio 2025, nell’ambito delle istruzioni operative, il GSE introdurrà due finestre temporali annuali di 60 giorni ciascuna, entro le quali i soggetti responsabili degli impianti fotovoltaici potranno comunicare al GSE la loro scelta di partecipare a un sistema collettivo. Le modalità di invio della documentazione necessaria saranno specificate nelle istruzioni operative del GSE.
DISPOSIZIONI PER L’APPROVVIGIONAMENTO URGENTE DI ULTERIORI MATERIE PRIME (art. 14-bis)
L’articolo 14-bis introduce nuove misure per accelerare e facilitare l'approvvigionamento urgente delle materie prime necessarie alle filiere produttive del "made in Italy" che non sono comprese nel regolamento (UE) 2024/1252. In particolare, l’articolo prevede:
- Individuazione di progetti minerari strategici: il CITE (Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica), su proposta del Comitato tecnico e dopo aver consultato la Conferenza permanente Stato-Regioni, le regioni e le provincie autonome, può identificare progetti minerari di interesse strategico nazionale per i quali si applicano procedure semplificate e i poteri sostitutivi di cui al comma 3 del decreto.
- Criteri di valutazione: la rilevanza strategica di questi progetti viene valutata in base al reale fabbisogno nazionale delle materie prime coinvolte, con particolare attenzione alle filiere strategiche del made in Italy. I progetti possono includere non solo l'estrazione, ma anche la raffinazione e la trasformazione delle materie prime sul territorio nazionale.
- Semplificazione delle procedure: per i progetti strategici individuati (per l’approvvigionamento urgente delle materie prime non comprese nel regolamento (UE) 2024/1252), il rilascio delle autorizzazioni segue i termini definiti dagli articoli 3, 4 e 5 del decreto. In caso di ritardi o inadempienze da parte degli organi competenti, il Comitato tecnico può intervenire, assegnando all’organo competente un termine di 15 giorni per provvedere. Se l'inerzia persiste, il Comitato tecnico trasmette gli atti al punto unico di contatto competente per la categoria alla quale appartiene il progetto, che provvede in sostituzione dell'organo inadempiente entro i successivi 60 giorni.
Il Direttore
Dott. Gianni Niccolò
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Dott.ssa Paola Bara
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F-GAS: Novità sull’etichettatura di prodotti e apparecchiature contenenti gas fluorurati a effetto serra
Scritto da Matteo Di Marino
Con la pubblicazione del Regolamento esecutivo 2024/2174 arrivano le novità per quanto riguarda il formato delle etichette per determinati prodotti e apparecchiature contenenti gas fluorurati a effetto serra.
Il nuovo regolamento intende stabilire le specifiche delle informazioni che devono essere riportate sulle etichette, definendo le prescrizioni relative al design grafico e al posizionamento delle etichette stesse.
Le principali novità riguardano il “Formato delle etichette” (art. 1):
- Le informazioni devono risultare in modo nitido sullo sfondo dell'etichetta, con dimensioni e spaziature tali da renderli chiaramente leggibili.
- Tutta etichetta e il suo contenuto devono essere concepiti in modo da restare saldamente fissati al prodotto o all'apparecchiatura e leggibili in condizioni di normale utilizzo, sia al momento dell'immissione sul mercato che per tutta la durata in cui il prodotto o l'apparecchiatura contengono gas fluorurati a effetto serra o il loro funzionamento dipende da questi gas.
- L’etichetta deve riportare la seguente dicitura: «contiene gas fluorurati a effetto serra».
- Le informazioni sul peso dei gas fluorurati a effetto serra, se necessarie, devono essere espresse in chilogrammi o grammi, e il CO2 equivalente deve essere indicato in tonnellate, utilizzando i valori del potenziale di riscaldamento globale dei gas fluorurati a effetto serra elencati nella colonna «GWP» degli allegati I, II e III del regolamento (UE) 2024/573.
Inoltre, si sottolinea che per i prodotti di piccole dimensioni (come, ad esempio, generatori di aerosol, contenitori e solventi) occorre prevedere "modi praticabili" di trasmettere agli utilizzatori le informazioni necessarie, anche tramite link leggibili da dispositivi elettronici.
Il Regolamento 2024/2174/UE, che entrerà in vigore il 23 settembre 2024, sarà applicabile dal 1° gennaio 2025, in linea con l'entrata in operatività di tutte le novità in materia di etichettatura e informazioni sui prodotti stabilite dall'articolo 12 del regolamento 2024/573/UE e abroga il precedente regolamento di esecuzione 2015/2068/ UE.
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Corso di formazione - Il Regolamento REACH e le Schede Dati di Sicurezza - 25-09-2024
Scritto da Matteo Di Marino
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PROGRAMMA
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Il Sole 24 Ore in collaborazione con Piccola Industria Confindustria, promuove il Premio Impresa Sostenibile che intende raccogliere, raccontare e valorizzare le storie delle imprese che per rispondere alle sfide di questo momento storico hanno intrapreso progetti di crescita e sviluppo in grado di garantire un corretto impiego delle risorse economiche, ambientali e umane. Progetti che offrono risultati durevoli nel tempo, che soddisfano i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli delle generazioni future.
Le candidature sono aperte fino al 22 settembre, scegliendo fino a un massimo di due tra le seguenti categorie:
• “Sostenibilità ambientale” include innovazioni e processi virtuosi con una ricaduta positiva sull’ambiente
• “Sostenibilità digitale” guarda alle tecnologie IT e alla modalità con cui si sviluppano la tecnologia con progetti che contribuiscano creazione di un mondo migliore, sia rispetto alla sua natura, sia rispetto al suo ruolo strumentale verso ambiente, economia e società
• “Sostenibilità economica” riguarda i processi virtuosi per generare lavoro, mantenere sul territorio il valore aggiunto, combinare le risorse in maniera efficace e promuovere una crescita duratura, dando sostentamento al sistema territoriale
• “Sostenibilità sociale” comprende azioni e innovazioni per raggiungere una reale equità nella società, con una diversità di azioni che incidono a livello giuridico, economico e culturale
• “Sostenibilità inclusiva – Design for all” dedicata a progetti e iniziative per la realizzazione di ambienti, prodotti, edifici e soluzioni che siano fruibili da tutte le persone, incluse quelle con disabilità, secondo un approccio di progettazione universale
Per ciascuna categoria, una Commissione appositamente nominata selezionerà 3 vincitori che verranno premiati in occasione del Forum Sostenibilità il 23 ottobre a Roma.
Maggiori informazioni sono disponibili al link: https://premioimpresasostenibile2024.ilsole24ore.com/
ESG/BIODIVERSITA’: in vigore il regolamento UE sul ripristino della natura
Scritto da Paola BaraE’ in vigore dal 18 agosto 2024 il nuovo regolamento Europeo, direttamente applicabile negli Stati Membri, che dovrà garantire il ripristino degli ecosistemi degradati europei e al tempo stesso contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di clima e biodiversità, migliorando anche la sicurezza alimentare.
La Legge europea sul Ripristino della natura, ovvero il Regolamento (UE) 2024/1991 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 29 luglio 2024 e modifica il Regolamento (UE) 2022/869.
L’obiettivo principale del Regolamento è il ripristino, entro il 2030, del “buono stato di salute di almeno il 30% degli habitat” che attualmente versano in uno stato di conservazione “cattivo” o “inadeguato”. Una percentuale che dovrà raggiungere il 60% entro il 2040 e il 90% entro il 2050.
Ogni Stato membro dell’Ue dovrà adottare, entro due anni dall’entrata in vigore del Regolamento, un proprio piano nazionale per il ripristino della natura, che indichi nel dettaglio gli strumenti, inclusi quelli finanziari, con cui intende raggiungere gli obiettivi posti dal Regolamento.
È importante evidenziare che i piani nazionali e la mappatura delle aree prioritarie su cui intervenire saranno di fondamentale importanza per le imprese anche in relazione agli obblighi imposti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) che, come noto, a partire dal 1° gennaio 2025 riguarderà le grandi imprese non quotate con ricavi superiori a 50 milioni e, a partire dal 1° gennaio 2026, le PMI quotate.
La CSRD richiede infatti alle imprese la rendicontazione nel settore della biodiversità e quindi di misurare, ridurre e compensare i propri impatti su di essa. In questo contesto, il criterio spaziale sarà determinante per il mercato dei crediti di biodiversità. La compensazione degli impatti inoltre potrà avvenire solo a livello locale, vale a dire sullo stesso tipo di habitat e specie su cui incidono gli impatti dell’impresa.
Nel dettaglio, nel piano, i Paesi dovranno indicare gli habitat cui dare priorità negli interventi di ripristino, anche se il Regolamento specifica che fino al 2030 dovranno averla gli habitat dei siti di Rete Natura 2000 e quelli con il maggior potenziale di ‘sequestro’ di carbonio e di riduzione dell’impatto dei disastri naturali e degli eventi meteo-climatici estremi.
I Paesi dovranno poi:
- impegnarsi affinché le aree ripristinate non tornino a deteriorarsi in modo significativo in futuro.
- adottare misure per rimuovere le barriere artificiali alla connettività delle acque superficiali per convertire almeno 25 000 km di fiumi in fiumi a scorrimento libero entro il 2030.
- invertire il declino delle popolazioni di impollinatori e a migliorarne la varietà,
- migliorare la biodiversità negli ecosistemi agricoli e di quelli forestali,
- sostenere l’impegno di piantare almeno tre miliardi di alberi aggiuntivi entro il 2030 a livello di Unione europea.
Il Direttore
Dott. Gianni Niccolo
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Paola Bara
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ENERGIA - Webinar “Condizionalità green per le imprese energivore” - 10 settembre 2024 - ore 15
Scritto da Naida CostantiniCon il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dello scorso 10 luglio ( si veda news del 18/07/2024) si è completato il quadro delle regole riguardanti la nuova agevolazione per le aziende energivore.
Come noto la disciplina per le imprese a forte consumo di energia elettrica è stata recentemente aggiornata dal decreto 131 del 2023, sulla base delle nuove linee guida europee per gli aiuti di Stato in materia di energia e ambiente, con la definizione di “condizionalità green” abilitanti all’accesso al beneficio.
Il webinar, organizzato da Confindustria Nazionale, sarà un momento di confronto a cui parteciperanno rappresentanti del MASE, dell’ARERA, della CSEA e di ENEA al fine di chiarire gli aspetti operativi di una importante riforma, volta a garantire contestualmente la competitività dei settori energy intensive fortemente esposti alla concorrenza internazionale e la promozione del loro percorso di transizione energetica.
Adesioni al seguente link: Iscrizione al Webinar - Zoom
Per informazioni: Naida Costantini - 0733/279654 - costantini@confindustriamacerata.it
Cordiali saluti
Il Direttore
Gianni Niccolò
ECONOMIA CIRCOLARE: Mappatura della circolarità delle imprese 2024
Scritto da Paola Bara
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ECODESIGN: pubblicato il regolamento UE sulla progettazione sostenibile dei prodotti
Scritto da Paola BaraE’ in vigore dal 18 luglio 2024 il Regolamento 2024/1781 (c.d. Ecodesign) (Ecodesign for Sustainable Product Regulation, ESPR) che stabilisce i requisiti per la progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili.
Il Regolamento sarà applicato 24 mesi dopo l’entrata in vigore (giugno 2026) e permetterà alla Commissione di istituire una serie di quadri regolatori specifici per tipologia di prodotto, ai quali ci si dovrà conformare entro 18 mesi dalla loro emanazione, che
Atti delegati
I singoli atti delegati, stabiliranno le caratteristiche di progettazione che questi dovranno avere per ritenersi sostenibili dal punto di vista ambientale e dovranno prevedere:
- nuovi requisiti informativi e prestazionali per tipologia di prodotto
- nuovi obblighi quali l’introduzione del Passaporto Digitale di Prodotto (DPP),
- il divieto di distruzione di prodotti invenduti (in particolare per prodotti tessili e AEE),
- tracciamento e limitazioni delle "Substances of Concern" (ex. Art. 57 1907/2006),
- rafforzamento dei controlli doganali e vigilanza di mercato.
Il primo atto delegato non entrerà in vigore prima del 19 luglio 2025.
La Commissione darà priorità ai seguenti gruppi di prodotti:
- Ferro e acciaio
- Alluminio
- Prodotti tessili
- In particolare indumenti e calzature
- Mobilio, compresi i materassi
- Pneumatici
- Detergenti
- Vernici
- Lubrificanti
- Sostanze chimiche
- prodotti connessi all'energia per i quali devono essere definiti per la prima volta requisiti di progettazione ecocompatibile o per i quali le misure esistenti adottate a norma della direttiva 2009/125/CE devono essere riesaminate nel quadro del presente regolamento;
- prodotti della tecnologia dell'informazione e della comunicazione e altri prodotti elettronici.
I criteri di progettazione ecocompatibile saranno applicabili anche negli appalti pubblici per incentivare l’acquisto pubblico di prodotti verdi.
Requisiti di progettazione ecocompatibile
Di seguito i requisiti di progettazione ecocompatibile che saranno contenuti negli atti delegati:
- durabilità
- affidabilità
- riutilizzabilità
- possibilità di miglioramento
- riparabilità
- possibilità di manutenzione e ricondizionamento
- presenza di sostanze che destano preoccupazione
- consumo di energia ed efficienza energetica
- uso dell'acqua ed efficienza idrica;
- uso di risorse ed efficienza delle risorse
- contenuto di riciclato
- possibilità di rifabbricazione
- riciclabilità
- possibilità di recupero dei materiali
- impatti ambientali, comprese l’impronta di carbonio e l’impronta ambientale
- produzione prevista di rifiuti
Passaporto digitale dei prodotti.
Tra gli obblighi definiti dal regolamento vi è quello di rendere disponibile un passaporto digitale di prodotto, uno strumento per mettere le informazioni a disposizione dei soggetti lungo l'intera catena del valore con l’obiettivo di migliori sensibilmente la tracciabilità lungo la catena del valore di un prodotto.
E prevista anche la possibilità di collegare il passaporto digitale del prodotto alle banche dati e agli strumenti esistenti dell‘Unione, come il Registro Europeo dei Prodotti per l’Etichettatura Energetica (EPREL) o la Banca dati per le Informazioni sulle Sostanze Problematiche (SCIP)
Divieto di distruzione prodotti di consumo invenduti
Dal 19 luglio 2026, è vietata la distruzione dei prodotti tessili e calzaturieri invenduti elencati all'allegato VII, con esclusione per le micro e piccole imprese e applicazioni dal 19 luglio 2030 per medie imprese.
Il Direttore
Dott. Gianni Niccolò
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ENERGIA - AZIENDE ELETTRIVORE - Apertura della sessione suppletiva per accedere alle agevolazioni per il 2024
Scritto da Naida CostantiniApertura del Portale per la presentazione delle dichiarazioni per l’anno 2024 – sessione suppletiva – Dal 05 agosto 2024 fino alle ore 23:59 del 10 settembre 2024
La Csea, con la circolare 42 del 1 agosto 2024 detta le regole per l'apertura della sessione suppletiva.
Come noto, con l’art. 3 dell’Allegato A alla deliberazione 619/2023/R/eel l’ARERA ha definito la disciplina prevista per la formazione e gestione degli elenchi delle imprese a forte consumo di energia elettrica, in attuazione del nuovo meccanismo di agevolazione introdotto, a partire dal 2024, con l’art. 3 del decreto-legge n. 131 del 29 settembre 2023.
Si vedano le nostre news del 5 dicembre 2023 e del 2 febbraio 2024.
Il Portale per la presentazione delle dichiarazioni per l’anno 2024 – sessione suppletiva – sarà aperto dal 05 agosto 2024 e fino alle ore 23:59 del 10 settembre 2024.
Decorso comunque tale termine, in assenza delle previste dichiarazioni, decade il diritto al riconoscimento, per l’anno di competenza 2024, delle agevolazioni.
Eccezionalmente per le aziende che presenteranno la dichiarazione nel corso della sessione suppletiva 2024:
- L'agevolazione sarà percepita a partire dal 1° gennaio 2024. Per il 2024, non si applicherà, pertanto, la condizione di perdita di 1/12 dell’agevolazione prevista a regime dal comma 3.10 dell’Allegato A alla deliberazione 619/2023/R/eel.
- Inoltre, non sarà dovuto l’importo del contributo a carico delle imprese a copertura dei costi amministrativi della CSEA.
Si precisa inoltre che per le imprese in classe di agevolazione VALRx ammesse tramite la sessione suppletiva, la contribuzione deve comunque essere versata interamente nella misura prevista dall’Allegato A alla deliberazione 619/2023 R/eel secondo le modalità e le tempistiche comunicate da CSEA a mezzo PEC.
In caso di accertamento di pagamenti in misura non conforme, la mancata regolarizzazione entro 60 giorni dall’invio della contestazione all’impresa da parte della CSEA comporta l’automatica decadenza della dichiarazione e delle agevolazioni eventualmente già godute, con obbligo di restituzione delle stesse.
Dettagli di carattere operativo
Per tutti i dettagli di carattere operativo, si rinvia ai manuali disponibili sul sito nella sezione elettrivori (cfr. Manuale utente 2024 e successivi) ed accessibili dal link che si trova al di sotto del box per le credenziali di accesso, nonché alla Guida alla corretta compilazione delle dichiarazioni richiamata nella precedente Circolare CSEA n. 55/2023/ELT.
Per informazioni: Naida Costantini - 0733/279654 - costantini@confindustriamacerata.it
Cordiali saluti
Il Direttore
Gianni Niccolò
Altro...
SOSTENIBILITA’: pubblicata la Direttiva Due Diligence (CS3D)
Scritto da Paola BaraE’ in vigore dal 25 luglio 2024 la Direttiva (UE) 2024/1760 sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (Corporate Sustainability Due Diligence Directive, in breve CSDDD o CS3D) che dovrà essere recepita dagli Stati Membri entro il 26 luglio 2026.
La nuova direttiva prevede una serie di obblighi rispetto agli impatti negativi su diritti umani e ambiente a carico delle imprese con più di 1.000 dipendenti e 450 milioni di € di fatturato che, ai fini di una condotta aziendale responsabile, devono esercitare il dovere di diligenza in particolare attraverso le seguenti attività:
- integrazione del dovere di diligenza nelle proprie politiche e nei propri sistemi di gestione dei rischi;
- individuazione e valutazione degli impatti negativi effettivi o potenziali;
- prevenzione e attenuazione degli impatti negativi potenziali;
- riparazione degli impatti negativi effettivi;
- svolgimento di un dialogo significativo con i portatori di interessi;
- instaurazione e mantenimento di un meccanismo di notifica e procedura di reclamo;
- monitoraggio dell’efficacia della politica e delle misure relative al dovere di diligenza;
- comunicazione pubblica sul dovere di diligenza.
La direttiva prevede in particolare che, nell'esercitare il dovere di diligenza, le società non considerino solo le proprie attività ma, se collegate alla loro catena del valore, anche le attività dei partner commerciali (sia a monte, per esempio fornitori di prodotti/servizi per progettazione, sviluppo ecc. sia a valle, per operazioni di distribuzione, trasporto ecc.).
Pur riguardando quindi le imprese più grandi, queste disposizioni coinvolgeranno anche aziende di minori dimensioni – incluse le PMI – con cui si interfacciano, alle quali verrà richiesto di fornire periodicamente dati, informazioni e valutazioni, nonché di adeguarsi al rispetto di specifiche politiche e misure.
L’applicazione avverrà in diverse fasi:
- a 3 anni dall'entrata in vigore della direttiva per le imprese con più di 5.000 dipendenti e un fatturato di 1.5 miliardi di euro;
- a 4 anni dall'entrata in vigore per le imprese con più di 3.000 dipendenti e fatturato pari a 900 milioni di euro;
- a 5 anni dall'entrata in vigore della direttiva per le imprese con più di 1000 dipendenti e un fatturato di 450 milioni di euro
Il Direttore
Dott. Gianni Niccolò
Per informazioni:
Dott.ssa Paola Bara
Tel. 0733.27941 / 331.1921246
E-mail: bara@confindustriamacerata.it
Nell’ambito delle attività già da tempo avviate da Confindustria Macerata sul tema dell’economia circolare, si invitano le aziende a partecipare alla raccolta delle Best Practice di simbiosi industriale per la valorizzazione delle risorse.
Le informazioni raccolte saranno utilizzate da Confindustria Macerata per mappare le migliori practiche aziendale e le politiche di simbiosi industriale avviate nel nostro territorio, per stimolare ulteriori progetti finalizzati ad un uso efficiente delle risorse e partecipare alla stesura del primo rapporto di Economia Circolare di Confindustria Nazionale.
Ricordiamo cha la simbiosi industriale è una strategia di economia circolare che attraverso il trasferimento e la condivisione di risorse eccedenti o di scarto (materia, energia, acqua, competenze, logistica, ecc..) tra industrie appartenenti a settori produttivi diversi porta a vantaggi competitivi, nonché benefici economici, ambientali e sociali per le aziende che li implementano e, più in generale, per il territorio in cui esse operano.
Le aziende interessate sono pregate di compilare il questionario online entro l’8 agosto 2024 al seguente link:
Il Direttore
Dott. Gianni Niccolò
Info:
Paola Bara
tel.: 0733 279641 - 331 1921246
E-mail: bara@confindustriamacerata.it
Matteo Di Marino
tel.: 0733 279648
E-mail: ambiente@confindustriamacerata.it
AZIENDE ELETTRIVORE - PUBBLICATO IL DECRETO CHE DISCIPLINA GLI OBBLIGHI GREEN
Scritto da Naida CostantiniSi completa il quadro delle regole per le agevolazioni rivolte alle aziende elettrivore
Come noto oltre all'obbligo di esecuzione della diagnosi energetica, le imprese energivore devono soddisfare una condizionalità green tra le seguenti:
- dare attuazione agli interventi di efficientamento energetico previsti dalla diagnosi che abbiano un “tempo di ritorno” inferiore ai tre anni e un investimento proporzionato all’agevolazione,
- coprire almeno il 30% dei consumi con energia da fonti che non emettono carbonio
- investire almeno il 50% dell’agevolazione in progetti per la riduzione di emissioni di gas serra.
Il decreto nr. 256 del 10/7/2024 completa il quadro delle regole riguardanti la misura agevolativa per le imprese a forte consumo di energia elettrica, introdotta dal decreto 131 del 2023 in linea con le nuove linee guida sugli aiuti di Stato.
Il prossimo passo sarà l’attesa apertura della sessione suppletiva, per l’anno 2024, del portale gestito da CSEA per l’iscrizione dell’Elenco delle imprese energivore.
In allegato il decreto attuativo.
Per informazioni: Naida Costantini - costantini@confindustriamacerata.it - 0733/279654
Cordiali saluti
Il Direttore
Gianni Niccolò
Webinar: RENTRI. Come prepararsi all’avvio dell'operatività - 24 luglio 2024, ore 10.00-12.00
Scritto da Paola Bara
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