Ambiente, energia, trasporti

Ambiente, energia, trasporti (182)


Ambiente

La sostenibilità ambientale è oggi considerata una leva strategica per sviluppare la crescita delle imprese e fonte di innovazione di prodotto, di processo e organizzativa.

La tutela ambientale e l’economia circolare sono i temi su cui maggiormente collaboriamo con le imprese, offrendo loro aggiornamento ed interpretazione normativa, percorsi formativi mirati e progetti di sviluppo sostenibile.

Indichiamo come procedere nella gestione degli impatti ambientali dell’impresa tra cui rifiuti, acque, emissioni in atmosfera Affianchiamo le imprese nel rilascio delle autorizzazioni e certificazioni ambientali e di prodotto.

Ci occupiamo di politiche ambientali in rappresentanza delle imprese industriali presso le Istituzioni e le assistiamo nelle controversie con gli Organi di Controllo.


Energia
Naida Costantini - Referente del servizio "Energia"

Energia Elettrica e gas naturale sono risorse importanti e strategiche per ogni azienda.

Le norme che ne regolamentano la compravendita e la produzione sono complesse e comportano una continua attività di approfondimento, monitoraggio e valutazione.

Con un aggiornamento costante, con una puntuale attività di analisi e comparazione assistiamo le imprese associate nella scelta di percorsi di efficientamento energetico, di ottimizzazione dei costi e nelle agevolazioni legate alla fiscalità energetica.

Curiamo la redazione delle dichiarazioni annuali di consumo dell’energia elettrica e tutti gli adempimenti obbligatori per le aziende produttrici di energia elettrica o con regimi fiscali agevolati.

Attraverso il Consorzio Confindustria Energia Adriatica  (creato dalle Associazioni Industriali delle Marche) forniamo alle imprese associate, energia elettrica a condizioni economiche e di servizio vantaggiose,  modellabili sulle esigenze della singola realtà produttiva.


Trasporti

Collaboriamo con le imprese di trasporto ed i committenti che hanno necessità di essere aggiornate sul mondo dei trasporti.

Offriamo aggiornamento normativo e consulenze personalizzate sulla circolazione delle merci e delle persone. Assistiamo le imprese in tema di codice della strada, limiti alla circolazione, trasporto di merci in conto proprio e conto terzi e tempi di guida e riposo.

Rappresentiamo le imprese presso le Istituzioni e le assistiamo nelle controversie con gli Organi di Controllo.

Facciamo seguito alla nostra precedente comunicazione (ns. circolare del 6 dicembre 2024 ) per informare che la Giunta Regione ha adottato la Proposta di Piano Regionale Rifiuti a seguito della procedura di VAS, per trasmetterla al consiglio regionale e completare l’iter per l’approvazione

Segnaliamo che, in sede di riadozione, sono state accolte le nostre richieste prioritarie di seguito riportate:

  1. aggiornamento dati
  2. Introduzione di disposizioni che annullino o sospendano nel periodo transitorio la riduzione della conferibilità dal 50% al 30% dei rifiuti speciali nelle discariche per gli urbani 
  3. Calibratura del termovalorizzatore ai dati reali dei rifiuti, anche quelli provenienti dai settori produttivi, in modo più ampio ed efficace di quanto sinora disposto e rispetto al fabbisogno dell'intera regione, anche per i rifiuti speciali.

La DGR 646 del 5 maggio 2025 recante "Proposta di deliberazione di competenza del Consiglio regionale concernente Approvazione del “Piano regionale di gestione dei rifiuti - Aggiornamento del Piano approvato con Deliberazione della Assemblea Legislativa n. 128 del 14/04/2015”, reca le seguenti principali modifiche di interesse per le imprese:

  1. La riduzione della conferibilità dal 50% al 30% dei rifiuti speciali nelle discariche per urbani troverà concreta efficacia applicativa solo in esito al monitoraggio del Piano sulla base dei dati al 31/12/2026. Ciò al fine di assumere un quadro di riferimento aggiornato dei dati delle volumetrie di abbancamento disponibili e più in generale dei valori tendenziali degli indicatori di performance e di attuazione del Piano, allo scopo di consentire al meglio il rispetto di un principio di prossimità nello smaltimento dei rifiuti speciali, ferma restando la necessaria e vincolante riserva da garantire per lo smaltimento dei rifiuti urbani. (paragrafo 20.2 e 31.6 All. 1 "Relazione di Piano")
  2.  Il dimensionamento dell'impianto in termini di carico termico autorizzato dovrà essere valutato in base a specifici approfondimenti tecnici da condurre in fase di progettazione ed a partire dai dati della situazione di contesto riportata nel quadro conoscitivo e assunte le ipotesi, i vincoli e gli obiettivi del Piano in relazione sia ai livelli di produzione che ai livelli di RD e di effettivo recupero conseguiti. (paragrafo 22.5 e 28 All. 1 "Relazione di Piano").

Il testo del provvedimento ed i relativi allegati sono disponibili al seguente link:
https://www.norme.marche.it/NormeMarche/atto/download-tutti-files.html?id=2460614

 

Il Direttore

Dott. Gianni Niccolò

 

Per informazioni:

Dott.ssa Paola Bara

Tel. 0733.279641 / 331.1921246

E-mail: bara@confindustriamacerata.it

 

 

 

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato il decreto che modifica la disciplina per l’incentivazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili e delle configurazioni di autoconsumo collettivo. Il provvedimento, finanziato dal PNRR, introduce importanti novità.  Di particolare interesse è  la modifica della soglia demografica dei Comuni dove ubicare gli impianti che possono accedere al contributo a fondo perduto del 40%. Il contributo sarà concedibile per impianti di produzione  ubicati in Comuni con una popolazione inferiore  a 50.000 abitanti (ante modifica la soglia era fino a 5.000 abitanti)

Si ricorda che sarà possibile presentare domanda per accedere al contributo a fondo perduto fino al 30 novembre 2025 alle ore 18:00, fatto salvo il preventivo esaurimento delle risorse disponibili pari a 2.200.000.000 euro che verrà comunicato sul sito del GSE.

Le principali novità del decreto in sintesi:

1) Ampliamento dei beneficiari
La soglia demografica dei Comuni dove sono ubicati gli impianti ammessi al contributo a fondo perduto è stata portata a 50.000 abitanti, rispetto al limite precedente di 5.000. l contributo sarà concedibile per impianti di produzione ubicati in Comuni con una popolazione inferiore  a 50.000 abitanti (ante modifica la soglia era fino a 5.000 abitanti)

2) Maggiore flessibilità sui tempi di realizzazione
Il nuovo decreto stabilisce che:

  • i lavori di realizzazione dovranno essere ultimati entro il 30 giugno 2026;
  • l’entrata in esercizio potrà avvenire entro 24 mesi dal completamento dei lavori, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.

3) Aumento dell’anticipo erogabile 

La quota di anticipo del contributo pubblico potrà arrivare fino al 30%, rispetto al precedente limite del 10%.

 

Il Decreto è ora trasmesso alla Corte dei Conti per le verifiche di competenza e entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sul sito istituzionale del Ministero.

 

Per informazioni: Naida Costantini - 0733/279654 - costantini@confindustriamacerata.it 

 

Cordiali saluti

Il Direttore

Gianni Niccolò

La Regione Marche ha aggiornato la classificazione del territorio regionale ai fini della qualità dell’aria con i  dati raccolti dalla rete regionale di monitoraggio atmosferico nel 2020-2024.

Con la Deliberazione n. 534 del 17 aprile 2025 recante “Proposta di deliberazione di competenza del Consiglio regionale concernente l’approvazione del “Riesame della classificazione del territorio regionale ai fini della qualità dell’aria (art. 4 del D.Lgs. 155/2010) – quinquennio 2020-2024” , la Giunta Regionale ha provveduto all’aggiornamento quinquennale della classificazione delle zone rispetto agli inquinanti sottoposti a monitoraggio.

Dal riesame è emerso che la classificazione:

  • non è cambiata per gli inquinanti Biossido di Zolfo (SO2), Piombo (Pb), Monossido di Carbonio (CO), Arsenico (As), Cadmio (Cd), Nichel (Ni), Benzo(a)Pirene (B(a)P) e Benzene (C6H6) che non hanno superato la soglia di valutazione inferiore in nessuna parte del territorio regionale.
  • è modificata per i seguenti inquinanti:
    • NO2 migliora nella Zona Costiera e valliva riguardo la protezione della salute umana sia per il valore limite orario che per il valore limite annuale: si è passati da un valore compreso tra la soglia di valutazione inferiore e la soglia di valutazione superiore (≤ UAT > LAT) ad un valore minore della soglia di valutazione inferiore (≤LAT);
    • PM2,5 peggiora nella Zona Costiera e valliva in quanto supera la soglia di valutazione superiore (>UAT) mentre precedentemente era compresa tra quella inferiore e superiore (≤ UAT > LAT);
    • PM10 migliora nella Zona collinare montana in quanto passa da essere compreso tra la soglia di valutazione inferiore e superiore (≤ UAT > LAT) ad essere minore della soglia di valutazione inferiore (≤ LAT).
    • L’Ozono (O3) supera il valore obbiettivo a lungo termine in entrambe le zone regionali.

 

Il Direttore

Dott. Gianni Niccolò

 

Per informazioni:

Dott.ssa Paola Bara

Tel. 0733.279641 / 331.1921246

E-mail: bara@confindustriamacerata.it

 

 

 

 

Sono stati posticipati di due anni gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità previsti dalla direttiva CRSD che stabilisce le regole per la comunicazione delle informazioni di sostenibilità secondo le nuove European Sustainability Reporting Standards (ESRS) e di un anno il termine di recepimento e la prima fase di applicazione (per le imprese più grandi) della direttiva sulla dovuta diligenza (due diligence) in materia di sostenibilità delle imprese (CSDDD).  

Lo ha stabilito la Direttiva (UE) 2025/794, pubblicata il 16 arile 2025 che modifica le Direttive (UE) 2022/2464 e (UE) 2024/1760, che dovrà essere recepita dagli Stati Membri entro il 31 dicembre 2025

Tali proroghe sono motivate dalla volontà di evitare che imprese non ancora tenute all’obbligo inizino ad adottare misure che si rivelerebbero premature o inutili, con conseguente dispendio economico e organizzativo.

Riportiamo di seguito le nuove scadenze.

 

Rendicontazione di sostenibilità (CSRD)

Il bilancio di sostenibilità dovrà essere presentato:

  • con pubblicazione dal 2028 per gli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2027, anziché dal 1° gennaio 2025, per le grandi imprese(non enti di interesse pubblico) e imprese madri di grandi gruppi.
  • con pubblicazione dal 2029,per gli esercizi che iniziano dal il 1° gennaio 2028, anziché quelli che iniziano dal 1° gennaio 2026, per le PMI quotate, escluse le microimprese.

Rimane confermata, invece, l’applicazione a partire dagli esercizi avviati dal 1° gennaio 2024 per le grandi imprese che sono enti di interesse pubblico con più di 500 dipendenti

 

Due Diligence (CSDDD)

La nuove disposizione sulla dovuta diligenza in materia di sostenibilità dovranno essere applicate

  • Dal 26 luglio 2028:
  • Società UE con oltre 3.000 dipendenti e fatturato > 900 milioni EUR;
  • Società non UE con fatturato UE > 900 milioni EUR.
  • Dal 26 luglio 2029: Tutte le altre società rientranti nella direttiva.
  • 1° gennaio 2030 a seconda della categoria, per la rendicontazione legata alla due diligence (art. 16)

 

Il Direttore

Dott. Gianni Niccolò

 

Per informazioni:

Dott.ssa Paola Bara

Tel. 0733.279641 / 331.1921246

E-mail: bara@confindustriamacerata.it

 

Dott. Matteo Di Marino

Tel. 0733.279648

E-mail: ambiente@confindustriamacerata.it

 

 

Martedì, 22 Aprile 2025 09:28

Dichiarazione PRTR 2025: scadenza del 30 aprile 2025

Scritto da

Come ogni anno, entro il prossimo 30 aprile deve essere effettuata la dichiarazione E-PRTR 2024 (European Pollutant Release and Transfer Register) relativa alla quantità di inquinanti rilasciati nell'ambiente nell’anno 2024 da parte di tutti i gestori di stabilimenti soggetti all'obbligo ai sensi dell'articolo 4 del D.P.R. n. 157 del 2011, in esecuzione del Regolamento (CE) 166/2006.

 Ricordiamo che l'obbligo di dichiarazione si rivolge, in particolare, ai gestori degli stabilimenti che eseguono una o più delle attività al di sopra delle soglia di capacità così come elencate all'allegato I del Regolamento (CE) 166/2006, nei seguenti casi:

  • se le emissioni totali in aria o in acqua o nel suolo o i trasferimenti fuori sito nelle acque reflue supera il valore soglia di almeno uno degli inquinanti di tab. A2 cfr 3 Appendici
  • se il trasferimento fuori sito dei rifiuti pericolosi superano le 2 t/a;
  • se il trasferimento fuori sito dei rifiuti non pericolosi superano le 2000 t/a.

La comunicazione dei dati 2024 avverrà mediante la compilazione e la trasmissione di un modulo in formato excel, predisposto e aggiornato a tale scopo e anche attraverso l’inserimento degli stessi dati 2024 nel nuovo applicativo online che sarà rilasciato prossimamente, secondo le seguenti tempistiche:

  • Fase 1: entro il 30 aprile 2025 trasmissione tramite PEC del modulo excel firmato digitalmente;
  • Fase 2: Entro il 15 maggio 2025 registrazione come utenti dell’applicativo (seguiranno indicazioni specifiche);
  • Fase 3: Entro il 30 giugno 2025 inserimento dati 2024 nell’applicativo (seguiranno indicazioni specifiche).

Tutte le informazioni e le indicazioni di dettaglio relative alle suddette fasi sono disponibili al seguente link.

FASE 1: COMUNICAZIONE DATI ENTRO IL 30 APRILE

Per l’esercizio 2025 della dichiarazione PRTR (raccolta dei dati relativi all’anno 2024), contenuto (attività, sostanze e valori soglia per la dichiarazione) e criteri della dichiarazione (superamento dei valori soglia) sono invariati rispetto allo scorso anno. Si richiama quindi l’attenzione sulla compilazione della scheda II.b (attività PRTR) all’interno della quale i volumi di produzione dovranno essere riportati secondo le metriche e le unità di misura contenute nel foglio “UM_Produzioni” del modulo excel della dichiarazione.

Si richiede pertanto di osservare le seguenti modalità di invio dei dati 2024:

  • compilare il modulo in formato excel (allegato) che riproduce le schede della dichiarazione PRTR. È necessario compilare un file excel per ciascuno stabilimento dichiarante.
  • applicare la firma digitale valida (basata su un certificato qualificato, rilasciato da un certificatore accreditato ai sensi del DL 82/2005) al modulo xls compiltato, ottenendo così il file con estensione .p7m da allegare al messaggio di posta elettronica certificata
  • Rinominare il file P7M indicando “PRTR2024_RagioneSociale_Provincia” es. “PRTR2024_Rossispa_MC.xlsx.p7m”
  • Inviare il messaggio di posta elettronica certificata con oggetto “Dichiarazione PRTR 2024 Ragione sociale, Provincia” (es. Dichiarazione PRTR 2024 Rossi spa, RM”) con allegata la dichiarazione in formato p7m ai seguenti destinatari:
  • Indirizzo PEC dell’ISPRA: dichiarazioneprtr@ispra.legalmail.it (solo per l’invio della dichiarazione PRTR)
  • Indirizzo PEC della propria autorità competente:

Tutte le informazioni di dettaglio sono disponibili al seguente nel portale portale ISPRA.

Ricordiamo che la normativa di riferimento della dichiarazione, il DPR 157/2011, oltre a chiedere al Gestore di trasmettere la dichiarazione entro il 30 aprile, concede allo stesso Gestore di rettificare/integrare quanto trasmesso per fine aprile entro il 30 giugno. Non si tratta di una proroga ma può essere una disposizione comunque d'aiuto alle aziende che possono avere difficoltà a reperire i dati esatti in tempo utile.

 

FASE 2 E FASE 3

Le successive “FASE 2” e “FASE 3” relative all’accredito e all'uso del nuovo applicativo “PRTR” non sono da intendere come obblighi aggiuntivi per i Gestori, ma l’uso dell’applicativo rappresenta comunque una opportunità che gli stessi Gestori hanno per:

  • familiarizzare con il nuovo applicativo che l’ISPRA intende utilizzare come unica modalità di raccolta delle dichiarazioni PRTR a partire dal 2026;
  • acquisire maggiore consapevolezza su completezza e qualità dei dati comunicati con il modulo excel entro il 30 aprile, perché l’applicativo contiene dei vincoli all’inserimento dati, introdotti per ridurre all’origine molti degli errori di compilazione che continuano ad essere commessi da un numero significativo di Gestori;
  • contribuire al test dell’applicativo stesso in vista dei prossimi cicli di raccolta dati.

 

 

Il Direttore

Dott. Gianni Niccolò

 

INFO:

Dott.ssa Paola Bara      

Tel. 0733.279641 / 331.1921246  

E-mail: bara@confindustriamacerata.it      

 

 

Le imprese che effettuano le operazioni di recupero (art. 216 del D.Lgs. 152/2006) di rifiuti non pericolosi con la procedura semplificata prevista dal D.M. 5 Febbraio 1998 e pericolosi ricompresi nel D.M. 12 giugno 2002, n. 161 devono versare alla Provincia di Macerata entro il 30 aprile il diritto d’iscrizione  annuale al registro per le attività di recupero.

Il versamento del diritto di iscrizione annuale in base agli importi previsti 1 del DM 21 luglio 1998, n. 350, riportati nella tabella riepilogativa, in relazione alle attività e alle quantità di rifiuti trattati.

 

Classe di

attività

 

quantità annua di rifiuti

(in tonnellate)

Recupero

(in Euro)

Classe 1

 

Classe 2

 

Classe 3

 

Classe 4

 

Classe 5

 

Classe 6

maggiore o uguale  a 200mila

 

Superiore o uguale a 60mila  e inferiore a 200mila

 

Superiore o uguale a 15mila  e inferiore a 60mila

 

Superiore o uguale a 6mila  e inferiore a 15mila

 

Superiore o uguale a 3mila  e inferiore a 6mila

 

Inferiore a 3mila

774,69

 

490,63

 

387,34

 

258,23

 

103,29

 

51,65

 

Il pagamento del diritto d’iscrizione dovrà essere effettuato esclusivamente attraverso la modalità pagoPA dalla Home Page del sito istituzionale della provincia di Macerata https://istituzionale.provincia.mc.it/  selezionare la voce in alto a destra “Accedi ai servizi”;

Cliccare sulla voce “Pagamenti on line” e poi sulla voce di menù “Inserimento spontaneo”; Selezionare la voce ” DIRITTI ISCR RECUPERO RIFIUTI”; Compilare quindi il relativo form con i dati richiesti. Nella Causale di versamento vanno indicati i seguenti elementi:

  • Diritto d'iscrizione art. 216 D.Lgs. 152/06
  • Denominazione
  • Sede Legale
  • Attività
  • Classe
  • Versamento relativo all'anno
  • Numero di iscrizione

Il mancato pagamento del diritto annuale entro il termine indicato comporta la sospensione d’ufficio dell’iscrizione dal registro  e in caso di prosecuzione dell’attività di recupero si configurerebbe il reato previsto e punito dall’art. 256, comma 1 del D.Lgs. 152/2006.

 

Il Direttore

Dott. Gianni Niccolò

 

INFO:

Dott.ssa Paola Bara

Tel. 0733.27941 / 331.1921246

E-mail: bara@confindustriamacerata.it

 

Dott. Matteo Di Marino

Tel. 0733.279648

E-mail: ambiente@confindustriamacerata.it

 

 

Il 30 aprile 2024 scadrà il termine per il pagamento del diritto annuale di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali.

L’adempimento riguarda le imprese individuate dall’art. 212 del D.Lgs 152/2006, c.d. Codice Ambientale ed iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali devono pagare i diritti di iscrizione annuale .

Gli importi del diritto annuale variano in base alla categoria di appartenenza, sono fissati dall’art. 24 del DM 3 giugno 2014 n. 120 e sono disponibili al seguente indirizzo:

http://www.albonazionalegestoriambientali.it/Download/it/Documenti/Iscrizione_Diritti.pdf

I produttori iniziali di rifiuti che effettuano la raccolta e trasporto dei propri rifiuti non pericolosi in via ordinaria e regolare e trasporto dei rifiuti pericolosi in quantità che non eccedano 30 chilogrammi al giorno o trenta litri al giorno, che si iscrivono all’Albo si sensi del comma 8 dell’art. 212 del D.Lgs. 152/2006 (categoria 2-bis) devono pagare il diritto annuale di 50 €.

L’omissione del pagamento del diritto annuo nei termini previsti comporta la sospensione d’ufficio dall’Albo, che permane fino a quando non venga effettuato il pagamento e, in caso di prosecuzione dell’attività si configurerebbe il reato previsto dall’at. 258 c.1 D.Lgs 152/2006.

Modalità di pagamento

Entro il 30 aprile le imprese iscritte all’Albo gestori ambientali riceveranno comunicazione di avviso di pagamento del diritto annuale con evidenza dell’importo dovuto per l’anno 2024.

La comunicazione:

  • sarà inviata mediante posta elettronica certificata (pec) all’indirizzo pec attivo delle imprese iscritte
  • conterrà le istruzioni ed riferimenti per effettuare il pagamento dei diritti annuali dovuti, mediante i canali elettronici messi a disposizione

 

Accedendo alla pagina http://www.albonazionalegestoriambientali.it/Impresa/Login.aspx   si entra nell’area riservata dell’impresa dove, nella sezione DIRITTI, viene visualizzato il dettaglio degli importi dovuti e l'accesso al pagamento telematico che potrà avvenire con:

  • Carta di credito su circuito Visa/MasterCard
  • MAV Elettronico Bancario
  • IConto

 

I pagamenti effettuati secondo le modalità indicate nella comunicazione saranno registrati automaticamente e visibili nell’area riservata dell’impresa.

Non saranno accettati pagamenti tramite bollettino postale.

 

Il Direttore

Dott. Gianni Niccolò

 

INFO:

Dott.ssa Paola Bara

Tel. 0733.27941 / 331.1921246

E-mail: bara@confindustriamacerata.it

 

Dott. Matteo Di Marino

Tel. 0733.279648

E-mail: ambiente@confindustriamacerata.it

 

 

 

Segnaliamo l’evento dal titolo “ESG, dialogo imprese e banche” che si terrà il giorno 10 aprile 2025, alle ore 17.00 presso l’Hotel Horizon di Montegranaro.

Di seguito il link per l’iscrizione:

https://forms.gle/H8wcjrLdjaVEo5QD7

 

 

 

 

Cordiali saluti

Segreteria Confindustria Macerata

 

 

Tutti coloro che derivano ed utilizzano acque pubbliche superficiali o sotterranee sono tenuti a presentare la denuncia annuale delle quantità prelevate durante lo scorso anno entro il 31 marzo 2025 al Settore Genio Civile della Regione Marche. 

Ricordiamo che l’ obbligo si è reso necessario ai fini della predisposizione del bilancio idrico, dell’efficace attuazione di misure di risparmio e di razionalizzazione delle risorse idriche, del rispetto del Deflusso Minimo Vitale (DMV), ossia della salvaguardia delle caratteristiche fisiche del corpo idrico e delle caratteristiche  chimico-fisiche delle acque, come previsto dall’articolo 95, comma 3, del d.lgs. 152/06.

L’art. 67 delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano di Tutela delle Acque (PTA) della Regione Marche (Allegate alla Deliberazione 26 gennaio 2010 n. 45), stabilisce pertanto che  sono tenuti a presentare alla Provincia territorialmente competente la denuncia annuale dei prelievi di acque pubbliche superficiali o sotterranee, tutti coloro che derivano ed utilizzano acque pubbliche ed in particolare:

  • i titolari di Concessione di derivazione di acque pubbliche
  • i titolari di licenze di attingi mento di acque pubbliche da corpi idrici superficiali (art. 17 LR 5/2006)

Modalità di trasmissione

Per le aziende che hanno ricevuto il Decreto di riconoscimento del pozzo, che equivale ad una concessione di attingimento d’ufficio della durata di 5 anni, o che collegandosi a Siar Regione Marche  troveranno la loro derivazione inserita  in stato “Approvato”, dovranno comunicare i prelievi attraverso la piattaforma regionale SIAR-Marche, disponibile al seguente indirizzo internet: https://siar.regione.marche.it/web/HomePage.aspx

Se non ancora presenti nel SIAR, la comunicazione deve essere trasmessa al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: regione.marche.geniocivile.mc@emarche.it utilizzando il modulo predisposto dalla Regione Marche.

Se nella concessione o nella licenza è prescritta dall’Autorità concedente l’installazione di un dispositivo di misura, è obbligatorio  trasmettere i risultati delle misure dei quantitativi idrici derivati altrimenti è possibile comunicare la stima dei volumi mensili ed annui derivati l’anno precedente.

Sanzioni

La mancata comunicazione della quantità di acqua prelevata è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 a 6.000 Euro. Nei casi di particolare tenuità la sanzione è ridotta ad un quinto e, costituendo inadempimento alle condizioni essenziali della concessione o della licenza, comporta anche la diffida ad ottemperare entro il tempo stabilito dall’Autorità concedente, nonché, in caso di inadempimento alla diffida, la decadenza della concessione o della licenza.

Il Direttore

Dott. Gianni Niccolò

 

Per informazioni:

Dott.ssa Paola Bara

Tel. 0733.279641 / 331.1921246

E-mail: bara@confindustriamacerata.it

 

Dott. Matteo Di Marino

Tel. 0733.279648

E-mail: ambiente@confindustriamacerata.it

 

La Commissione Europe ha pubblicato il Clean Industrial Deal, un piano strategico che rappresenta la nuova politica industriale europea  2024-2029 che delinea azioni concrete per trasformare la decarbonizzazione in un motore di crescita per le industrie europee. Ciò include:

  • l'abbassamento dei prezzi dell'energia,
  • la creazione di posti di lavoro di qualità
  • le giuste condizioni affinché le aziende prosperino
  • La riduzione della burocrazia

Il Deal presenta misure per potenziare ogni fase della produzione, con un focus su:

  • industrie ad alta intensità energetica come acciaio, metalli e prodotti chimici, che hanno urgente bisogno di sostegno per decarbonizzare, passare all'energia pulita e affrontare costi elevati, concorrenza globale sleale e normative complesse
  • il settore delle tecnologie pulite che è al centro della futura competitività e necessario per la trasformazione industriale,
  • la circolarità che mira a ridurre gli sprechi e prolungare la vita dei materiali promuovendo il riciclaggio, il riutilizzo e la produzione sostenibile. Massimizzare le risorse limitate dell'UE e ridurre le dipendenze eccessive dai fornitori di materie prime di paesi terzi è fondamentale per un mercato competitivo e resilient 

Il piano proposto include misure mirate a rafforzare l'intera catena del valore e fornisce un quadro di riferimento utile per adattare le azioni a specifici settori industriali. La Commissione intende poi presentare un piano d'azione per l'industria automobilistica a marzo, seguito da un piano d'azione per l'acciaio e i metalli in primavera. Altre azioni specifiche sono in programma per l'industria chimica e delle tecnologie pulite. 

Di seguito gli elementi principali del Clean Industrial Deal:

Energia Accessibile 

Abbassare le bollette energetiche per industrie, aziende e famiglie, promuovendo, al contempo, la transizione a un'economia a basse emissioni di carbonio. A tal proposito, sempre nella giornata di mercoledì, la Commissione UE ha adottato il Piano d'azione per l'energia a prezzi accessibili p, i cui pilastri sono

  • Abbassare i costi energetici per tutti;
  • Completare l’Unione Energetica;  
  • Attrarre investimenti e garantire la consegna;
  • Essere pronti per potenziali crisi energetiche. 

 

Stimolare la domanda di prodotti puliti

L'Industrial Decarbonisation Accelerator Act aumenterà la domanda di prodotti puliti realizzati nell'UE, introducendo criteri di sostenibilità, resilienza e "made in Europe" negli appalti pubblici e privati.

La Commissione riesaminerà inoltre il quadro degli appalti pubblici nel 2026 per introdurre criteri di sostenibilità, resilienza e preferenza europea negli appalti pubblici per i settori strategici.

Con la legge sull'acceleratore della decarbonizzazione industriale dovrebbe inoltre essere lanciata un'etichetta volontaria sull'intensità di carbonio per i prodotti industriali, a partire dall'acciaio nel 2025, seguita dal cemento. Così, la Commissione mira a semplificare ed armonizzare le metodologie di contabilizzazione del carbonio. Queste etichette informeranno i consumatori e consentiranno ai produttori di ottenere un premio per i loro sforzi di decarbonizzazione. 


Finanziamento della transizione pulita

A breve termine, il Clean Industrial Deal punta a mobilitare oltre 100 miliardi di euro per sostenere la produzione pulita dell'UE. Questo importo comprende un ulteriore miliardo di euro di garanzie nell'ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale.

In particolare, la Commissione intende:

  • Adottare un nuovo quadro per gli aiuti di Stato per il Clean Industrial Deal, nell’ottica di consentire un'approvazione semplificata e più rapida degli aiuti di Stato per l'introduzione delle energie rinnovabili, per la decarbonizzazione industriale e per garantire una sufficiente capacità di produzione di tecnologie pulite. 
  • Rafforzare il Fondo per l'innovazione e proporre una Banca per la decarbonizzazione industriale, con l'obiettivo di ottenere un finanziamento di 100 miliardi di euro, basato sulle risorse disponibili nel Fondo per l'innovazione, sulle entrate aggiuntive derivanti da parti del sistema Ets e sulla revisione di InvestEU. 
  • Modificare il regolamento di InvestEU per aumentare la capacità di sopportazione dei rischi di InvestEU. La modifica modificherebbe fino a 50 miliardi di euro di investimenti privati e pubblici aggiuntivi, anche nei settori della tecnologia pulita, della mobilità pulita e della riduzione dei rifiuti. 

La Banca europea per gli investimenti (Bei) è intenzionata a lanciare poi una serie di nuovi strumenti di finanziamento concreti a sostegno del Clean Industrial Deal. Si tratterà, in particolare, di:

  • un “pacchetto per la produzione di reti” per fornire controgaranzie e altri tipi di sostegno al rischio ai produttori di componenti di rete;
  • un programma pilota congiunto Commissione europea-Bei di controgaranzie per i contratti di acquisto di energia (Ppa) stipulati da Pmi e industrie ad alta intensità energetica;
  • uno strumento di garanzia per le tecnologie pulite nell'ambito del programma Tech EU promosso da InvestEU.


Circolarità e accesso ai materiali

Data la centralità delle materie prime critiche per l’industria europea, l'UE deve garantire l'accesso a tali materiali e ridurre l'esposizione a fornitori inaffidabili. Allo stesso tempo, porre la circolarità al centro della strategia di decarbonizzazione europea contribuisce a massimizzare le risorse limitate dell'UE. Pertanto, la Commissione intende: 

  • Istituire un meccanismo che consenta alle aziende europee di riunirsi e di aggregare la loro domanda di materie prime critiche
  • Creare un Centro europeo per le materie prime critiche che le acquisti congiuntamente per conto delle aziende interessate, nell’ottica di creare economie di scala e offrire una maggiore leva per negoziare prezzi e condizioni migliori; 
  • Adottare una legge sull'economia circolare nel 2026 per accelerare la transizione circolare e garantire che i materiali scarsi siano utilizzati - e riutilizzati - in modo efficiente, ridurre le dipendenze globali e creare posti di lavoro di alta qualità. L'obiettivo è di rendere circolare il 24% dei materiali entro il 2030. 

 

Agire su scala globale

In funzione del sostegno a nuove partnership globali affidabili, la Commissione si prefigge di:

  • lanciare i primi Clean Deal Investing Partnership(CDIP -Partenariati per il Commercio e gli Investimenti Puliti-) per diversificare le catene di approvvigionamento e concludere accordi reciprocamente vantaggiosi. 
  • introdurre nuovi strumenti di difesa commerciale e altre misure affini;
  • semplificare e rafforzare il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM).

Garantire l’accesso a una forza lavoro qualificata

 La Commissione punta a sostenere il rafforzamento di nuove competenze in tecnologie pulite, digitalizzazione e imprenditorialità, lavorando sulle seguenti linee programmatiche:

  • istituzione dell'Unione delle Competenze;
  • rafforzamento del programma Erasmus+ con un finanziamento fino a 90 milioni di euro.

Contenuto riservato agli associati. 

 

Il Direttore

Dott. Gianni Niccolò

 

INFO:

Dott.ssa Paola Bara      

Tel. 0733.279641 / 331.1921246  

E-mail: bara@confindustriamacerata.it      

 

 

Pagina 1 di 13