Finanza agevolata

Finanza agevolata (84)

Finanza Agevolata

L’instabile e complicato contesto sociale ed economico nel quale le imprese agiscono, evidenzia la necessità di un nuovo approccio verso gli strumenti di sostegno e di servizio finanziario alle imprese.


Confindustria Macerata accompagna le imprese: le incoraggiamo a crescere ed a promuovere l’innovazione; valutiamo insieme i percorsi da intraprendere, guidandole nelle varie possibilità della finanza agevolata e favorendo lo strumento più vantaggioso e coerente con il progetto di investimento.

Ascolto, esperienza, conoscenza normativa, i nostri associati hanno a disposizione una rete di qualità e competenze che li facilita e supporta quotidianamente nell’essere e fare impresa.

Con Determina n. 43 del 10.06.2024 è stata apportata la seguente integrazione (in corsivo) al comma 2 art. 5 del bando: 

"Ciascuna impresa potrà presentare massimo due domande in totale per il periodo considerato per le tipologie di fiere previste (A, B, C, D, E). Le due domande non potranno fare riferimento alla medesima tipologia di fiera, salvo il caso di fiere per cui è ufficialmente prevista una doppia sessione fieristica dell’evento nel semestre di riferimento".

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La Camera di Commercio delle Marche, in collaborazione con la Regione Marche, intende continuare a sostenere le imprese del territorio che prenderanno parte a manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali che si svolgeranno nel primo semestre 2024.

DESTINATARI E REQUISITI

Sono ammesse ai contributi le MPMI delle Marche che al momento della presentazione della domanda:

  • risultino iscritte e attive al Registro delle Imprese;
  • abbiano sede legale o unità locale, almeno una delle quali operativa con addetti, nel territorio regionale;
  • non siano sottoposte a fallimento, concordato fallimentare, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria, concordato preventivo con effetti liquidatori;
  • non abbiano in corso contratti di fornitura di beni-servizi, anche a titolo gratuito, con la Camera di Commercio delle Marche.

I requisiti sopra richiesti dovranno essere posseduti al momento della presentazione della domanda e mantenuti fino all'erogazione del contributo. L’impresa non dovrà aver beneficiato o beneficiare di altri contributi o vantaggi economici per l’abbattimento delle spese, per la partecipazione alla medesima iniziativa, da parte di amministrazioni pubbliche. 

Gli aiuti sono concessi in regime “de minimis”. Allo scopo di verificare il rispetto delle condizioni e dei limiti previsti dai regolamenti se ne consiglia la consultazione prima della presentazione della domanda al link https://www.rna.gov.it/sites/PortaleRNA/it_IT/home (sezione Trasparenza/Gli Aiuti Individuali: inserire Partita Iva o Codice Fiscale ed effettuare la ricerca).

L’impresa beneficiaria del contributo è tenuta ad esporre in maniera evidente nel proprio stand fieristico una targa, un manifesto, una vela o un banner, di dimensioni proporzionate agli spazi occupati, che riporti l’immagine coordinata a 3 loghi. L’impresa dovrà quindi fornire alla CCIAA le foto in formato .jpg dello stand (nel caso di fiera virtuale il PDF dello screenshot) a riprova di quanto sopra.

N.B. L'immagine da esporre non è più a 4 loghi bensì a 3 loghi. Il vettoriale dell'immagine a 3 loghi è disponibile a fondo pagina, nella sezione allegati. L’immagine dovrà sempre rispettare l’orientamento e la posizione dei 3 loghi, ai quali andrà sempre sottoposto il colore bianco pieno. L'’immagine dovrà essere esposta in maniera decorosa (ad es. non affissa con nastro adesivo) e non saranno ammesse immagini rabberciate.

MANIFESTAZIONI AMMESSE

● fiere in presenza svolte in un paese estero;
● fiere internazionali in presenza svolte in Italia, consultabili al sito www.regioni.it/home/calendario-manifestazioni-fieristiche-2662/;
● fiere in presenza svolte nelle regione Marche che promuovano le eccellenze regionali;
● fiere digitali.

SPESE AMMISSIBILI

Per le fiere in presenza:

1. noleggio spazi espositivi (la presentazione della fattura per tale spesa è vincolante ai fini del contributo) ed allestimento stand;

2. realizzazione immagini coordinate a 3 loghi per stand fisico;

3. assicurazioni collegate all’esposizione in fiera;

4. iscrizione al catalogo ufficiale;

5. servizio di trasporto del materiale fatturato da soggetti terzi e relativo a soli mezzi commerciali (non ammesse spese per pedaggi, carburanti, parcheggi, ecc.);

6. spese per l’impiego di hostess, steward e interpreti con personale esterno all’impresa incaricato per l’evento fieristico;

7. assistenza tecnica e partecipazione a corsi di formazione specialistica per la preparazione ai mercati internazionali;

8. partecipazione ad iniziative promozionali e di marketing a pagamento previste dal programma ufficiale della fiera;

9. biglietti aerei A/R per massimo due persone e collegati all’acquisto dello spazio fieristico in un paese estero. L’impresa dovrà allegare copia dei biglietti aerei nominativi con l’importo speso debitamente quietanzato e relative carte d’imbarco. Sono ammissibili i biglietti intestati al legale rappresentante dell'impresa e/o suo/suoi delegati (amministratori, dipendenti e collaboratori allegando per questi ultimi casi documentazione adeguata). In caso di delega dovrà essere allegata copia della dichiarazione di delega con firma autografa del delegante e delegato per accettazione con carte d’identità allegate. Il paese estero di destinazione e il periodo di viaggio devono coincidere con la sede della fiera e con il suo periodo di svolgimento. L’importo massimo riconosciuto per questa voce di spesa è pari a € 2.500,00 tasse e oneri compresi.

Per le fiere digitali:

1. costi di iscrizione alla fiera e ai relativi servizi (hosting, produzione di contenuti digitali);

2. realizzazione immagini coordinate a 3 loghi per stand virtuale.

INTENSITA' DI AIUTO

A. Fiere in Italia: 60% dei costi ammissibili, al netto dell’IVA, fino ad un massimo di € 4.500,00;

B. Fiere all’estero (in paesi UE): 60% dei costi ammissibili, al netto dell’IVA, fino ad un massimo di € 4.500,00;

C. Fiere all’estero (in paesi EXTRA UE): 60% dei costi, ammissibili, al netto dell’IVA, fino ad un massimo di € 5.500,00;

D. Fiere nelle Marche: 60% dei costi ammissibili, al netto dell’IVA, fino ad un massimo di € 400,00;

E. Fiere digitali: 60% dei costi ammissibili, al netto dell’IVA, fino ad un massimo di € 1.500,00.

Il contributo è erogato con l'applicazione della ritenuta d’acconto del 4% ai sensi dell’art. 28, comma 2, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 salvo diversa ed esplicita richiesta dell’impresa debitamente giustificata.

MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO

Ogni domanda dovrà essere inviata per via telematica e riferita ad una singola fiera. Nel caso di domande inviate più volte, per la medesima fiera, sarà presa in esame solo l’ultima domanda pervenuta. Ciascuna impresa potrà presentare massimo due domande, le quali non potranno fare riferimento alla medesima tipologia di fiera (A, B, C, D, E). La domanda dovrà fare riferimento alle fiere tenutesi nel primo semestre 2024. La precompilazione delle pratiche e il caricamento degli allegati saranno possibili dalle 10:00 dell' 08.07.2024, all'interno della piattaforma WebTelemaco di Infocamere (in allegato il Manuale della pratica telematica). A pena di esclusione le domande potranno essere inviate dalle 10:00 del 16.07.2024 alle 16:00 del 22.07.2024. Le domande verranno accolte secondo il criterio cronologico sino ad esaurimento della disponibilità finanziaria (€ 800.000,00).

Per maggiori dettagli circa allegati da presentare e la procedura da seguire per effettuare l'invio telematico si fa riferimento al bando e ai suoi allegati.

Per Informazioni:

Anna Ruffini – telefono 0733 279651 – mail a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – telefono 0733 279654 – mail costantini@confindustriamacerata.it
Leonardo Spernanzoni – telefono 0733 279628 – mail area.finanziaria@confindustriamacerata.it 

Il Direttore
Gianni Niccolò

Venerdì, 31 Maggio 2024 13:17

IL PIANO TRANSIZIONE 5.0 – Le ultime novità

Scritto da

In attesa del decreto attuativo si riepilogano le ultime novità

Con la legge di conversione del decreto legge 39 del 29 marzo 2024[1] sono state introdotte alcune importanti novità:

  • È stato chiarito che sono agevolate le imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025
  • È stata introdotta, tra le comunicazioni periodiche previste quella  volta  a  dimostrare l'effettuazione degli ordini accettati dal venditore,  con  pagamento di acconto in misura almeno  pari  al  20%  del  costo  di acquisizione sia per gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 che  per  gli investimenti in autoproduzione di energia da fonte rinnovabile, da  trasmettere,  entro trenta giorni dalla  prenotazione  del  credito  d'imposta,  pena  la decadenza dal  beneficio
  • È stata modificata, da quotidiana a mensile, la periodicità con cui il GSE, previa verifica della completezza della documentazione, trasmette , al Mimit, l'elenco delle imprese che hanno validamente chiesto di fruire dell'agevolazione e l'importo del credito prenotato, assicurando che l'importo complessivo dei progetti ammessi a prenotazione non ecceda il limite di spesa previsti

 

Tali modifiche si aggiungono a quella introdotta in sede di conversione del decreto legge 19/2024[2] istitutivo del Piano, con la quale si introduce un costo massimo ammissibile, calcolato in euro/kW, per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e, in euro/kWh, per i sistemi di accumulo da quantificare con il decreto attuativo.

Per un riepilogo completo della normativa si rinvia alla news aggiornata con le modifiche riportate sopra

Per Informazioni: Naida Costantini – 0733/279654 – costantini@confindustriamacerata.it

Cordiali saluti

Il Direttore

Gianni Niccolò

 

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[1] Legge di conversione 23 maggio 2024, n. 67 pubblicata in Gu 123 del 28 maggio 2024

[2] Legge di conversione 29 aprile 2024, n. 56 pubblicata in Gu 100 del 30 aprile 2024

 

 

Borse di ricerca di dottorato innovativo con caratterizzazione industriale

Bando regionale per il finanziamento di 40 Borse di studio a totale carico della Regione Marche. Scadenza 31 maggio 2024.


Al fine di rafforzare il rapporto tra ricerca e tessuto economico/imprenditoriale, la Regione Marche ha emanato un bando per il finanziamento di 40 Borse di studio per Dottorati di ricerca innovativi a caratterizzazione industriale, con inizio nell’a.a 2024/2025, che prevedano attività di ricerca applicata per imprese rientranti in Cluster economici, nell’intento di contribuire a qualificare laureati inoccupati o disoccupati al fine di ampliare le competenze di giovani laureati e rafforzare le loro potenzialità occupazionali.

Gli ambiti d’intervento privilegiati individuati dalla Strategia di specializzazione intelligente 2021 – 2027, in riferimento alle politiche regionali per la promozione dello sviluppo economico del territorio di cui alla DGR n. 42/2022, sono i seguenti:

  1. Sistema casa arredo e ambienti di vita
  2. Sistema moda e persona
  3. Meccanica ed engineering
  4. Sistema agroalimentare
  5. Prodotti e servizi per la cultura e l’educazione
  6. Prodotti e servizi per la salute
  7. Economia dei servizi e del turismo

Poiché i progetti di ricerca vanno proiettati verso l’intero sistema produttivo marchigiano e sviluppati in settori economici individuati dalla Regione Marche come strategici per la crescita di medio periodo del nostro territorio, la borsa di studio da riconoscere al dottorando sarà a totale carico della Regione stessa, che mantiene la governance dei percorsi di ricerca attivati.

Destinatari delle borse di studio di cui al presente Avviso sono laureati inattivi, inoccupati o disoccupati residenti o domiciliati nella regione Marche che non abbiano ancora compiuto i 36 anni di età.

Potranno presentare la domanda di partecipazione al presente Avviso Pubblico esclusivamente quelle Università, come sopra descritte, che abbiano una sede tecnico-scientifica nell’ambito del territorio della regione Marche, pena l’esclusione dal presente intervento formativo.


I progetti proposti dovranno:

- prevedere l’avvio del percorso di dottorato a decorrere dal 1° novembre 2024, quindi dall’a.a. 2024/2025, e svilupparsi nell’arco di tre anni da tale data;

- programmare l’attuazione dell’intero percorso di dottorato, formazione, ricerca e valutazione nell’ambito del territorio regionale delle Marche, presso la sede amministrativa ed operativa dell’Università beneficiaria e presso le sedi delle imprese e dei Cluster coinvolti, ubicate nella regione Marche, fatti salvi i periodi di studio e ricerca all’estero;

- prevedere un periodo di studio e ricerca all’estero;

- favorire la valorizzazione dei risultati della ricerca e garantire la tutela della proprietà intellettuale;

- favorire nella definizione del percorso formativo e di ricerca il coinvolgimento delle imprese, con almeno una sede operativa nel territorio marchigiano, e dei Cluster.

 

L’entità massima del contributo assegnabile per ciascun dottorato di ricerca a caratterizzazione industriale è pari ad € 77.580,00 così determinata:

– Annualità di dottorato: € 21.000,00, per ciascuna delle tre annualità di dottorato, comprensiva di oneri previdenziali e altri costi per l’attività di ricerca, per un totale di € 63.000,00;

– Mese di maggiorazione all’estero: € 810,00, per ogni mese effettivamente svolto all’estero, per un periodo compreso tra un minimo di 6 mesi ed un massimo di 18 mesi, per un massimale di € 14.580.00.


La domanda di partecipazione andrà presentata esclusivamente per via telematica entro e non oltre il giorno 31 maggio 2024 direttamente dall’Università.

Le aziende possono rivolgersi al Dipartimento universitario di proprio interesse di una delle Università marchigiane per definire obiettivi, dottorando e modalità del dottorato.

Confindustria Macerata può affiancare le imprese per far emergere progetti innovativi di ricerca in uno degli ambiti d’intervento individuati dalla Strategia di specializzazione intelligente regionale e attivare i rapporti con l’Università.

 

Info:

Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it

Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindustriamacerata.it

 

Il Direttore
Gianni Niccolò

 

 

 

 

 

EVENTO DI PRESENTAZIONE DEI NUOVI BANDI REGIONALI

 

Mercoledì 15 Maggio - ore 15,00

Confindustria Macerata, Via Weiden 35, Macerata

 

 

Mercoledì 15 Maggio si terrà l’evento, organizzato dalla Regione Marche, di presentazione dei nuovi bandi POR FESR per conoscere le nuove opportunità agevolative.

Sono tre i bandi di prossima emanazione oggetto dell’incontro:

  • Strategie innovative di internazionalizzazione
  • Sostegno a progetti di investimento in rete delle PMI per il rafforzamento e la competitività delle filiere produttive marchigiane
  • Sostegno all’avvio e al consolidamento delle start up innovative

 

In allegato il programma dettagliato dell’incontro.

Link per la registrazione http://eepurl.com/iOe5g-/

 

Info:

Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it

Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindustriamacerata.it

 

Il Direttore
Gianni Niccolò

 

 

Martedì, 09 Aprile 2024 10:42

NUOVO BANDO ISI INAIL

Scritto da

 

NUOVO BANDO ISI INAIL

Il bando ISI INAIL 2023 mette a disposizione oltre mezzo miliardo di contributi a fondo perduto.
A
pertura della procedura informatica per la compilazione della domanda dal 15 aprile 2024 al 30 maggio 2024

 

L’INAIL attraverso la pubblicazione di singoli Avvisi pubblici regionali/provinciali, anche per il 2024 (con il bando 2023) finanzia investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Rispetto alle edizioni precedenti sono state introdotte diverse novità sia per quanto riguarda i requisiti soggettivi che l’articolazione degli assi di finanziamenti (scheda in allegato).

Vediamo gli aspetti principali del bando

 

BENEFICIARI 

L’iniziativa è rivolta: 

  • alle imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale/provinciale e iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA), secondo le distinzioni specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento.
  • agli enti del terzo settore, di cui al decreto legislativo n. 117/2017, come modificato dal decreto legislativo n. 105/2018, possono accedere all’Asse 1.1 limitatamente all’intervento di tipologia d) per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone. 

 

INVESTIMENTI AMMISSIBILI 

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese, per la parte relativa agli stanziamenti, in 5 Assi di finanziamento: 

  • Progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici (di cui all’allegato 1.1) - Asse di finanziamento 1
  • Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (di cui all’allegato 1.2) - Asse di finanziamento 1; 
  • Progetti per la riduzione dei rischi infortunistici (di cui all’allegato 2) - Asse di finanziamento 2
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto (di cui all’allegato 3) – Asse di finanziamento 3; 
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (di cui all’allegato 4) - Asse di finanziamento 4. I settori inclusi sono i seguenti: Pesca e Acquacoltura; Produzione di olio di oliva da olive prevalentemente non di produzione propria; Produzione dei derivati del latte; Molitura del frumento; Molitura di altri cereali; Industrie tessili; Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia; Fabbricazione di articoli in pelle e simili; Taglio e piallatura del legno; Lavorazione di vetro a mano e a soffio artistico; Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali; Segagione e lavorazione delle pietre e del marmo; Fabbricazione di mobili; Fabbricazione di oggetti di gioielleria e oreficeria e articoli connessi; Fabbricazione di bigiotteria e articoli simili; Fabbricazione di strumenti musicali; Fabbricazione di articoli sportivi; Fabbricazione di giochi e giocattoli; Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza;
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli (di cui all’allegato 5) - Asse di finanziamento 5.

 

INTENSITÀ DI AGEVOLAZIONE 

La misura prevede un finanziamento a fondo perduto

  • per gli Assi 1 (1.1 e 1.2), 2, 3, 4 nella misura del 65% dell’importo delle spese ritenute ammissibili
  • per l’Asse 5 (5.1 e 5.2) nella misura: 
    • 65% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole); 
    • 80% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.2 (giovani agricoltori). 

Il finanziamento è concesso in regime de minimis ed è calcolato sulle spese sostenute al netto dell’iva.

L’ammontare del finanziamento è compreso tra un importo minimo di 5.000 euro e un importo massimo erogabile pari a 130.000 euro. Non è previsto il limite minimo di finanziamento per le imprese che hanno meno di 50 dipendenti che presentino progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.

 

MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA 

Sul portale Inail - nella sezione Accedi ai Servizi Online - le imprese avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro, attraverso un percorso guidato, di inserire la domanda di finanziamento con le modalità indicate negli Avvisi regionali.

La domanda compilata e registrata, esclusivamente in modalità telematica, dovrà essere inoltrata allo sportello informatico per l’acquisizione dell’ordine cronologico, secondo quanto riportato nel documento “Regole Tecniche e modalità di svolgimento”.

Le domande di finanziamento registrate per un determinato Asse/regione in cui le risorse economiche complessivamente stanziate risultino sufficienti a soddisfare tutte le richieste di finanziamento in elenco sono direttamente ammesse alla fase di upload della documentazione a completamento della domanda. Tali domande verranno riportate negli elenchi regionali/provinciali (elenchi No Click Day - NCD).

Le domande ammesse agli elenchi cronologici dovranno essere confermate, a pena di decadenza dal beneficio, attraverso l’apposita funzione online di upload/caricamento della documentazione, come specificato negli Avvisi regionali/provinciali.

Le date di apertura e chiusura della procedura informatica, in tutte le sue fasi, sono pubblicate sul portale dell’Istituto, nella sezione dedicata alle scadenze dell’Avviso Isi 2023:

 

Apertura della procedura informatica per la compilazione della domanda

15 aprile 2024

Chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda

30 maggio 2024 ore 18:00

Pubblicazione Regole tecniche per l'invio del codice domanda tramite sportello informatico - Click Day

16 maggio 2024

Pubblicazione tabella temporale

30 maggio 2024

Inizio periodo download codici identificativi per le domande partecipanti allo sportello informatico

3 giugno 2024

 

  • Per Informazioni e per la presentazione della domanda di finanziamento:

Dott.ssa Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it

Dott.ssa Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindustriamacerata.it

 

  • Per approfondimenti tecnici inerenti la sicurezza sul lavoro:

Ing. Danilo Fava – 0733/279637 -333/9367612 – fava@confindustriamacerata.it

 

Il Direttore
Gianni Niccolò

 

 

 

Per approfondimenti si rinvia all'infografica allegata ed alla nostra news del 28 marzo 2024

 

Per Informazioni

Naida Costantini – 331/1907180 – costantini@confindustriamacerata.it 

Anna Ruffini – 340/2885525-  a.ruffini@confindustriamacerata.it

 

Cordiali saluti

 

Il Direttore

Gianni Niccolò

 

Giovedì, 28 Marzo 2024 09:33

IL PIANO TRANSIZIONE 5.0

Scritto da

In attesa del decreto attuativo si riepilogano le regole introdotte dal Decreto PNRR

L’art. 38 del Decreto PNRR disciplina il Piano Transizione 5.0 istituendo un nuovo credito d’imposta per sostenere il processo di transizione digitale ed energetica delle imprese[1].

Lo stesso articolo prevede l'emanazione, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge , di un decreto attuativo da parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e sentito il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica

Le disposizioni del decreto attuativo saranno fondamentali per la verifica dei requisiti di accesso alle agevolazioni. Il decreto dovrà definire, infatti, le modalità di calcolo della riduzione dei consumi energetici necessari per accedere al Piano 5.0 e i contenuti delle certificazioni obbligatorie.

Attualmente il decreto è in fase di elaborazione presso i ministeri interessati.

In attesa della sua pubblicazione riepiloghiamo il quadro generale introdotto dalla norma.

Per informazioni: Naida Costantini - 0733/279654 – costantini@confindustriamacerata.it - Anna Ruffini - 0733/279651 – a.ruffini@confindustriamacerata.it

Cordiali saluti

Il Direttore

Gianni Niccolò

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IL PIANO TRANSIZIONE 5.0

(aggiornato con Legge di conversione 23 maggio 2024, n. 67 pubblicata in Gu 123 del 28 maggio 2024 -  Legge di conversione 29 aprile 2024, n. 56 pubblicata in Gu 100 del 30 aprile 2024)

 

DOTAZIONE

6,3 miliardi di euro

  • 3.118,5 milioni di euro per il 2024
  • 3.118.5 milioni di euro per il 2025
  • 63 milioni di euro per la gestione della piattaforma

 

SOGGETTI BENEFICIARI

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale

Sono escluse le imprese in liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o sottoposte ad altre procedure concorsuali[2] o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di tali situazioni. Sono escluse anche le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del Dlgs 231/2021.

La norma richiede, inoltre, che le imprese ammesse al credito d’imposta siano in regola con le norme sulla sicurezza del lavoro e con gli obblighi connessi al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali (Durc).

 

OGGETTO DELL’AGEVOLAZIONE

Sono agevolati gli investimenti, a titolo di proprietà o in leasing, effettuati negli anni 2024 e 2025 in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti d’innovazione, da cui consegua una riduzione dei consumi energetici.

È stato chiarito che sono agevolate le imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025

 

Pre-requisito di accesso

Investimento in beni strumentali nuovi materiali e immateriali previsti rispettivamente nell'allegato A e nell'allegato B del piano Transizione 4.0, interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura

 

Condizione necessaria per accedere al credito 5.0

Il passaggio dal 4.0 al più premiante credito 5.0 avviene quando con i nuovi investimenti in beni 4.0 si consegue una riduzione dei consumi energetici[3] almeno pari a:

  • al 3% dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale

oppure

  • al almeno il 5% dei consumi energetici dei processi produttivi interessati dall’investimento.

Ai fini del piano transizione 5.0 tra i beni immateriali agevolabili dell’allegato B vengono aggiunti i seguenti beni:

  1. software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);
  2. i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui al punto precedente.

 

Ulteriori spese ammissibili

Nell’ambito dei progetti di innovazione sopradescritti che conseguono il risparmio energetico previsto  sono in aggiunta agevolabili:

  • Gli impianti per l’autoproduzione dell’energia per autoconsumo e i sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta

Sono agevolabili i beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.

Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, l’incentivo è limitato ai soli impianti che utilizzano i moduli fotovoltaici  previsti dall’art. 12 comma 1 lettere a), b) e c) del Dl 181/2023 (cd Dl Energia):

  1. moduli fotovoltaici prodotti negli Stati membri dell'Unione europea con un'efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5%;
  2. moduli fotovoltaici con celle, prodotti negli Stati membri dell'Unione europea con un'efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5 %;
  3. moduli prodotti negli Stati membri dell'Unione europea composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem prodotte nell'Unione europea con un'efficienza di cella almeno pari al 24,0%.

Nel caso in cui gli impianti includono i moduli di cui alla lettera b) e c), l’intero costo dell’impianto partecipa alla base di calcolo del credito d’imposta con una maggiorazione rispettivamente del 120% e 140% . Si precisa che questa maggiorazione non è limitata al costo dei moduli, ma si estende al costo dell’intero impianto fotovoltaico.

L ’ENEA sta predisponendo un registro, previsto dal D.L Energia, nel quale iscrivere, su istanza del produttore o del distributore interessato, i moduli fotovoltaici sopradescritti alle voci a), b) e c). Nelle more della formazione del registro, sono agevolabili gli impianti con moduli fotovoltaici che, sulla base di apposita attestazione rilasciata dal produttore, rispettino i requisiti di carattere tecnico e territoriale previsti dalle lettere a), b) e c) del medesimo articolo 12.

  • La formazione

Per quanto riguarda le spese per la formazione del personale, sono ammesse

  • se sono finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi
  • nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali (compresi gli impianti da fonti rinnovabili)
  • fino a un massimo di 300 mila euro

Le spese devono inoltre essere necessariamente erogate da soggetti esterni che saranno individuati con decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

 

INVESTIMENTI ESCLUSI

nel rispetto del principio DNSH "Do Not Significant Harm" sono esclusi gli investimenti destinati a:

  1. Attività direttamente connesse ai combustibili fossili,
  2. attività nell'ambito ETS che generano emissioni effetto serra oltre ai parametri di riferimento,
  3. attività connesse a inceneritori/discariche/impianti trattamento meccanico biologico,
  4. attività che generano un'elevata dose di sostanze inquinanti classificabili come rifiuti pericolosi e il cui smaltimento nel lungo termine potrebbe causare danni all'ambiente.

Sono esclusi, inoltre, gli investimenti in beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell'energia, dell'acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti.

 

MISURA DEL CREDITO D’IMPOSTA

Sono previste aliquote decrescenti all’aumentare dell’importo dell’investimento e crescenti all’aumentare della percentuale di riduzione dei consumi

Di seguito al tabella riepilogativa

 

L’agevolazione è prevista anche per gli investimenti effettuati mediante contratti di leasing. in tal caso si assume come costo quello sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni. Inoltre per gli investimenti in beni immateriali utilizzati mediante soluzioni di cloud computing si assume il costo relativo alle spese per servizi imputabili per competenza.

 

IL CALCOLO DEL RISPARMIO ENERGETICO

Il testo della norma prevede:

La riduzione dei consumi, riproporzionata su base annuale, è calcolata con riferimento ai consumi energetici registrati nell'esercizio precedente a quello di avvio degli investimenti, al netto delle variazioni dei volumi produttivi e delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico. Per le imprese di nuova costituzione, il risparmio energetico conseguito è calcolato rispetto ai consumi energetici medi annui riferibili a uno scenario controfattuale, individuato secondo i criteri definiti nel decreto di cui al comma 17”.

Si attende il decreto attuativo per avere i dettagli sulle modalità di calcolo

 

PROCEDURA PER ACCEDERE ALL’AGEVOLAZIONE

Possiamo suddividere la procedura di accesso all’agevolazione in tre fasi:

  • Prenotazione

Per accedere al beneficio le imprese presentano in via telematica sulla base di un modello standardizzato messo a disposizione dal Gse:

  • una “comunicazione ex ante” con la descrizione del progetto ed il costo dello stesso su cui calcolare il credito d'imposta
  • una “certificazione ex-ante” attestante la riduzione dei consumi energetici conseguibili

Il Gse, previa verifica della completezza della documentazione, trasmette quotidianamente con modalità telematiche al Mimit l’elenco delle imprese che hanno validamente richiesto l’agevolazione e l’importo del credito “prenotato”, nei limiti dei limiti delle risorse disponibili.

  • Stato avanzamento del progetto

L’impresa invia al Gse comunicazioni periodiche relativa all’avanzamento dell’investimento. In base a tali comunicazioni sarà definito l’importo del credito effettivamente spettante, nel limite massimo di quello prenotato (non sono possibili variaioini in aumento). Il decreto attuativo dovrà stabilirne le modalità operative. 

È stata introdotta, tra  le comunicazioni periodiche previste quella  volta  a  dimostrare l'effettuazione degli ordini accettati dal venditore,  con  pagamento di acconto in misura almeno  pari  al  20%  del  costo  di acquisizione sia per gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 che  per  gli investimenti in autoproduzione di energia da fonte rinnovabile, da  trasmettere,  entro trenta giorni dalla  prenotazione  del  credito  d'imposta,  pena  la decadenza dal  beneficio

 

  • Conclusione del progetto

Al termine dell’investimento l’impresa comunica la conclusione. A tale comunicazione deve essere allegata, a pena decadenza, la “certificazione ex post “che attesta l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex-ante.

Il GSE trasmette all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese beneficiarie e l’ammontare del relativo credito d’imposta definitivo, utilizzabile in compensazione.

La norma richiede che i beni agevolati siano interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

 

LE CERTIFICAZIONI

Le certificazioni ex-ante ed ex-post devono essere redatte da un valutatore indipendente i cui requisiti di indipendenza, imparzialità, onorabilità e professionalità saranno stabiliti dal decreto attuativo.

La norma istitutiva individua già due categorie di soggetti che sono abilitati al rilascio delle certificazioni:

  • gli Esperti in Gestione dell'Energia (EGE) certificati da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11339;
  • le Energy Service Company (ESCo) certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11352. 

Il Decreto attuativo dovrebbe individuare altre categorie di soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni.

La norma prevede per le sole PMI la possibilità di aggiungere al credito d’imposta anche le spese sostenute per le certificazioni fino a un massimo di 10.000 euro.

 

LA FRUIZIONE DEL CREDITO

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24 presentato tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entratedecorsi 5 giorni dalla trasmissione da parte del Gse all’Agenzia delle Entrate dell’elenco delle imprese beneficiarie che hanno comunicato la conclusione dell’investimento con indicazione dell’ammontare del credito utilizzabile in compensazione.

La compensazione deve essere avviata ENTRO IL 31/12/2025.

L’ammontare non ancora utilizzato alla predetta data è riportato in avanti ed è utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo.

Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile Irap e non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi / componenti negativi ex artt. 61 e 109, comma 5, TUIR;

Non si applicano i limiti annuali di compensazione di cui all’articolo 1, comma 53, L. 244/2007 e di cui all’articolo 34 L. 388/2000 e non si applica la preclusione all’autocompensazione del credito in presenza di debiti iscritti a ruolo di ammontare superiore a 1.500 euro di cui all’articolo 31 D.L. 78/2010.

Il credito d’imposta non può formare oggetto di cessione o trasferimento neanche all’interno del consolidato fiscale.

 

DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE E ULTERIORI ADEMPIMENTI

La norma richiede di conservare, pena la revoca del beneficio, la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili.

A tal fine fatture, ddt e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devono contenere riferimento all’articolo 38 del D.L. 19 del 02/03/2024.

L’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza della stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa deve risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.

Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, la certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione iscritti negli appositi albi. Per tali imprese le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 5.000 euro.

 

I CONTROLLI

Sarà il Gse ad effettuare i controlli finalizzati alla verifica dei requisiti tecnici e dei presupposti.

In caso di indebita fruizione dell’incentivo il Gse lo comunica all’Agenzia delle Entrate per i conseguenti atti di recupero del relativo importo maggiorato di interessi e sanzioni.

Il Gse, inoltre, partecipa obbligatoriamente nel processo tributario avverso gli atti di recupero relativi al credito in esame.

 

RECAPTURE

Se i beni agevolati sono ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione anche se appartenenti allo stesso soggetto, nonché in caso di mancato esercizio dell’opzione per il riscatto nelle ipotesi di beni acquisiti in locazione finanziaria, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di completamento degli investimenti, il credito d’imposta è corrispondentemente ridotto escludendo dall’originaria base di calcolo il relativo costo.

Il maggior credito d’imposta eventualmente compensato deve essere riversato, senza sanzioni e interessi, entro il termine del versamento delle imposte a saldo del periodo d’imposta in cui si sono verificate le situazioni descritte sopra. Si applicano, in quanto compatibili, le norme sui beni sostitutivi previste per il credito 4.0.

 

CUMULABILITÀ

Il credito d’imposta Transizione 5.0 è cumulabile con altri incentivi che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che il cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.

Non è invece cumulabile, in relazione ai medesimi costi ammissibili, con il credito d’imposta Transizione 4.0 né con il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica.

 

IL DECRETO ATTUATIVO

Il decreto attuativo dovrà essere emanato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e sentito il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge in esame.

Nella tabella si riepilogano i contenuti previsti.

Il decreto attuativo dovrà inoltre quantificare il costo massimo ammissibile, calcolato in euro/kW, per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e, in euro/kWh, per i sistemi di accumulo.

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[1] Decreto legge “Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”  del 2 marzo 2024 nr. 19 – Pubblicato in Gu nr. 52 del 2 marzo 2024

[2] Si intendono altre procedure concorsuali ai sensi del regio decreto 267/1942, del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza di cui al dlgs 14/2019 o da altre leggi speciali.

[3] NB: se attraverso i beni indicati non è possibile raggiungere la riduzione dei consumi e quindi fruire delle migliori aliquote del credito 5.0 è comunque possibile accedere ai minori benefici del piano transizione 4.0.

 

La Camera di Commercio delle Marche, con comunicazione del 22.03.2024, ha fatto recapitare via PEC alle aziende che hanno presentato domanda per il "Bando Internazionalizzazione - II° semestre 2023" il CUP, secondo quanto prevede il D.L. n.13 del 24.02.2023, convertito con modificazioni dalla Legge n.41 del 21.04.2023 e successive modificazioni intervenute con Legge n.21 del 30.12.2023.

L'attribuzione del CUP non costituisce graduatoria di ammissione al contributo, essendo ancora in corso l'istruttoria.

Le aziende dovranno provvedere entro il 04.04.2024 a regolarizzare fatture e quietanze secondo le modalità previste:

- le fatture elettroniche andranno regolarizzate mediante la predisposizione di un altro documento elettronico ad importo zero, da allegare al file della fattura in questione, contenente i dati necessari per l'integrazione, gli estremi della fattura stessa, secondo le modalità indicate dalla circolare n.14/E del 2019 dell’AdE, punti 6.2 e 6.4. In particolare, dovrà essere utilizzato il codice di autofattura/integrazione TD01 o TD20; unitamente al CUP dovrà essere apposta la dicitura:
● Spesa a valere sul Bando Internazionalizzazione 2023 secondo semestre
● Integrazione fattura n° __ del __________ di € __________________ (totale lordo)
● Numero di protocollo/anno

- le fatture e i documenti di spesa cartacei (nei casi in cui il fornitore non sia obbligato per legge all’emissione di fatture elettroniche) dovranno essere regolarizzati mediante l’apposizione del CUP sull’originale, sia di acconto che di saldo, con scrittura indelebile, anche mediante l’utilizzo di un apposito timbro; unitamente al CUP dovrà essere apposta la dicitura:
● Spesa a valere sul Bando Internazionalizzazione 2023 secondo semestre
● Numero di protocollo/anno

- le fatture estere (nei casi in cui il fornitore sia privo di stabile organizzazione nel territorio italiano) dovranno essere regolarizzate mediante l’apposizione del CUP sull’originale di ogni fattura cartacea, sia di acconto che di saldo, con scrittura indelebile, anche mediante l’utilizzo di un apposito timbro; unitamente al CUP dovrà essere apposta la dicitura:
● Spesa a valere sul Bando Internazionalizzazione 2023 secondo semestre
● Numero di protocollo/anno

Per quanto riguarda i pagamenti invece andrà apposto il CUP sulla copia cartacea di ogni quietanza con scrittura indelebile anche mediante l'utilizzo di timbro apposito.

I documenti citati devono essere trasmessi alla Camera di Commercio alla PEC cciaa@pec.marche.camcom.it entro il 04.04.2024 pena l'inammissibilità della spesa. L'oggetto da indicare nella PEC sarà "Nome dell'impresa Bando Fiere 2023 S2 CUP".

Per completezza, si riportano di seguito la guida alla compilazione delle fatture dell'AdE e la circolare n. 14/E dell'AdE.

Guida compilazione fatture: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/451259/Guida_compilazione-FE_2021_07_07.pdf/e6fcdd04-a7bd-e6f2-ced4-cac04403a768 

Circolare n.14/E: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/1547896/Circolare%2Bn.%2B14_17062019.pdf/5ca1cc20-cd57-c9d3-8c71-9747c430d6f6 

PROROGATA LA SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI

Con decreto del Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico n. 112 del 19.03.2024, la nuova scadenza è fissata alle ore 13:00 del 10.05.2024, termine ultimo per inviare le domande.

 

In allegato si rende disponibile il decreto sopracitato, comprensivo di integrazione.

 

PER INFORMAZIONI

Anna Ruffini
tel.: 0733 279651 - 340 2885525
E-mail: a.ruffini@confindustriamacerata.it

Naida Costantini
tel.: 0733 279654 - 331 1907180
E-mail: costantini@confindustriamacerata.it

 

 

 

L’evento, organizzato da Confindustria nazionale, ha l’obiettivo di fornire alle imprese un aggiornamento sulle principali misure di sostegno agli investimenti in ricerca, innovazione e beni strumentali.

L’appuntamento costituirà anche l’occasione per un aggiornamento sulle novità del cosiddetto Piano 5.0, a seguito della rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, concordata con le istituzioni europee alla fine del 2023.

Al termine del webinar sarà possibile sottoporre ai relatori specifiche richieste di chiarimento e dedicare spazio al dibattito sulle questioni ancora aperte.

Il webinar affronterà i seguenti temi:

  • gli strumenti a sostegno degli investimenti in R&S;
  • le novità sul credito di imposta R&S;
  • il Piano 4.0;
  • il nuovo Piano 5.0;
  • le altre misure a sostegno degli investimenti innovativi

 

Il webinar sarà ripetuto nelle seguenti date:

  • mercoledì 28 febbraio 2024 ore 10
  • giovedì 7 marzo 2024 ore 10

In allegato i programmi dei lavori con, all’interno, il link ed il QR-Code per l’adesione. La partecipazione è gratuita

Per informazioni:

 

Cordiali saluti

Il Direttore

Gianni Niccolò

 

 

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