Finanza agevolata (84)
Finanza Agevolata
L’instabile e complicato contesto sociale ed economico nel quale le imprese agiscono, evidenzia la necessità di un nuovo approccio verso gli strumenti di sostegno e di servizio finanziario alle imprese.
Confindustria Macerata accompagna le imprese: le incoraggiamo a crescere ed a promuovere l’innovazione; valutiamo insieme i percorsi da intraprendere, guidandole nelle varie possibilità della finanza agevolata e favorendo lo strumento più vantaggioso e coerente con il progetto di investimento.
Ascolto, esperienza, conoscenza normativa, i nostri associati hanno a disposizione una rete di qualità e competenze che li facilita e supporta quotidianamente nell’essere e fare impresa.
In allegato delle brevi schede di sintesi di bandi in uscita e di prossima pubblicazione.
Per informazioni, valutazione di fattibilità e preparazione della pratiche agevolative contattare il Servizio Finanziario
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
BANDI “LIFE” 2023 - Webinar sui nuovi bandi il 2 maggio 2023
Scritto da Stefano grandinettiIl 18 aprile 2023 l’Agenzia esecutiva per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA) ha pubblicato i nuovi bandi del Programma LIFE (fanno eccezione le call del sottoprogramma «Transizione verso l'energia pulita», che verranno pubblicate l’11 maggio 2023).
Il programma LIFE è l'unico programma di finanziamento dedicato in maniera specifica all'ambiente e all'azione per il clima e svolge un ruolo cruciale nel sostenere l'attuazione della legislazione e delle politiche dell'Unione in tali settori. La dotazione finanziaria per l'attuazione del programma LIFE per il periodo 2021 - 2027 è fissata a 5.4 miliardi di euro (a prezzi correnti).
L'obiettivo generale del programma LIFE consiste nel contribuire al passaggio a un'economia sostenibile, circolare, efficiente in termini di energia, basata sulle energie rinnovabili, climaticamente neutra e resiliente ai cambiamenti climatici. Il fine ultimo è quello di tutelare, ripristinare e migliorare la qualità dell'ambiente, di interrompere e invertire il processo di perdita della biodiversità, nonché di contrastare il degrado degli ecosistemi in modo da favorire lo sviluppo sostenibile.
Il programma LIFE è diviso in due sezioni, ognuna delle quali è suddivisa a sua volta in due sottoprogrammi. Più precisamente, il programma è così strutturato:
- il settore «Ambiente», che include:
- il sottoprogramma «Natura e biodiversità»;
- il sottoprogramma «Economia circolare e qualità della vita»;
- il settore «Azione per il clima», che include:
- il sottoprogramma «Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici»;
- il sottoprogramma «Transizione verso l'energia pulita».
Le call 2023 del sottoprogramma “Economia circolare e qualità della vita” hanno un budget complessivo indicativo di 81 000 000 euro; quelle del sottoprogramma “Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici” hanno una dotazione finanziaria di 66 350 000 euro.
Le scadenze per presentare le proposte sono le seguenti
- Economia circolare e qualità della vita: 6 settembre 2023;
- Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: 21 settembre 2023;
- Transizione verso l'energia pulita: 16 novembre 2023.
Confindustria ha organizzato un webinar di approfondimento sui nuovi bandi 2023, le principali novità ed i temi prioritari, in cui interverrà l’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA)
Il webinar si svolgerà il 2 maggio 2023, dalle ore 11:00 alle ore 13:00.
Per partecipare è necessario compilare il form di iscrizione al seguente link:
https://confindustria.zoom.us/webinar/register/WN_Lqp27y3DRV-m7dK9kMrSdQ
Per trovare tutte le informazioni potete consultare la pagina web dedicata ai bandi LIFE 2023
Per Informazioni:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
NUOVO BANDO LEGGE 181/89 Area di crisi industriale complessa del Fermano e del Maceratese - Civitanova Marche 27 aprile 2023 - h. 15:30
Scritto da Naida CostantiniRegione Marche, Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed Invitalia organizzano l’evento informativo
“NUOVO BANDO LEGGE 181/89 Area di crisi industriale complessa del Fermano e del Maceratese”
L’iniziativa si terrà giovedì 27 aprile p.v. alle ore 15:30 presso il Cinema Teatro Cecchetti, Viale Vittorio Veneto 128, Civitanova Marche, come da programma allegato.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emanerà a breve il nuovo avviso e l’evento sarà quindi l’occasione per illustrarne le modalità di gestione e partecipazione.
Per Informazioni:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
BANDO REGIONALE PER LA CREAZIONE D’IMPRESA
Scritto da Stefano grandinettiLE DOMANDE PER LA SECONDA FINESTRA POSSONO ESSERE INVIATE
DAL 1 MAGGIO 2023 FINO ALLA SCADENZA DEL 31 LUGLIO 2023
La Regione Marche ha approvato nel corso del 2022 il bando per il sostegno alla creazione di nuove imprese finalizzate a favorire l’occupazione nella regione Marche.
Le domande pervenute al 31 dicembre 2022 sono state 813.
La finalità è quella di sostenere la creazione di nuove realtà produttive o di servizio compresi gli studi professionali, singoli o associati, e liberi professionisti con sede operativa nella regione Marche, in grado di creare nuova occupazione.
Le imprese, i liberi professionisti e gli studi professionali ammissibili a contributo devono costituirsi dopo la presentazione della domanda di contributo da parte di un soggetto disoccupato avente i requisiti di cui all’art.4 (per costituzione si intende l’acquisizione della P.IVA e l’iscrizione alla Camera di Commercio nel caso di imprese).
BENEFICIARI
I soggetti che possono presentare domanda di contributo devono essere:
- Disoccupati (inclusi gli inoccupati), ai sensi del D. Lgs. n. 150/2015 e ss.mm.ii. iscritti ai CPI, con le seguenti caratteristiche:
- residenti nei comuni della regione Marche;
- avere un’età compresa tra 18 e 65 anni.
CONTRIBUTI
Ciascuna impresa (inclusi liberi professionisti e gli studi professionali) può accedere ad un solo contributo per un importo pari ad euro 20.000,00, da erogare in regime “DE MINIMIS”
Le domande per la seconda finestra possono essere inviate dal 1 Maggio 2023 fino alla scadenza del 31 luglio 2023, utilizzando il formulario presente su SIFORM2.
SINTESI DELLA NORMATIVA - LINK
Per Informazioni:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
RIAPERTURA OPERATIVITÀ SIMEST A SOSTEGNO DELLE IMPRESE COLPITE DAL CONFLITTO IN UCRAINA
Scritto da Stefano grandinettiRipartono due strumenti Simest a supporto delle imprese colpite dal conflitto in Ucraina, sono due linee di finanziamento con rimborso a tasso zero e una quota a fondo perduto fino al 40%
Dalle ore 12:00 del 3 maggio 2023 e fino alle ore 18:00 del 31 ottobre 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, sarà infatti possibile presentare domanda di finanziamento attraverso il portale Simest.
1) Il primo strumento intende sostenere le imprese con esportazioni dirette verso l’Ucraina e/o la Federazione Russa e/o la Bielorussia che a seguito dello scoppio del conflitto hanno subito una perdita di fatturato nei predetti Paesi nell’esercizio 2022.
Possono accedere allo strumento le imprese che, alla data di presentazione della domanda, abbiano realizzato un fatturato estero verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 10% del fatturato estero complessivo e che abbiano conseguito, nell’esercizio 2022, un calo del fatturato estero verso l’Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia di almeno il 20% rispetto al valore del fatturato estero medio complessivo realizzato nel biennio precedente verso le medesime geografie.
2) Il secondo strumento invece è destinato alle imprese con approvvigionamenti da Ucraina
e/o Federazione Russa e/o Bielorussia per fare fronte agli impatti negativi sulle esportazioni derivanti dalle difficoltà o dai rincari degli approvvigionamenti, a seguito della crisi in atto in Ucraina.
Possono accedere a tale intervento agevolativo le imprese che, alla data di presentazione della domanda:
- presentino un rapporto fatturato medio estero totale / fatturato medio totale (relativamente agli anni 2020-2021) pari almeno al 10%;
- dichiarino di aver registrato, sulla base dei bilanci relativi agli anni 2020 e 2021, approvvigionamenti diretti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia (anche funzionali alla realizzazione del fatturato estero);
- in assenza di approvvigionamenti diretti, dichiarino, in alternativa: a) di approvvigionarsi da fornitori che hanno approvvigionamenti diretti e/o indiretti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, sulla base dei bilanci relativi agli anni 2020 e 2021; b) di fare parte di un gruppo comprendente almeno un’impresa che si è approvvigionata direttamente e/o indirettamente da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, sulla base dei bilanci relativi agli anni 2020 e 2021. In tale ipotesi, il requisito è soddisfatto se è posseduto da almeno una delle imprese del gruppo (anche diversa dall’impresa richiedente).
L’impresa dovrà inoltre dichiarare, in relazione all’esercizio 2022, il rispetto di almeno uno dei seguenti requisiti:
- un aumento del costo medio unitario degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del biennio 2020-2021;
- una riduzione dei quantitativi di approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 20% rispetto alla media del biennio 2020-2021.
Caratteristiche degli strumenti:
- Duplice tipologia di agevolazione: finanziamento con rimborso a tasso zero in regime de minimis, accompagnato da un’eventuale quota di cofinanziamento a fondo perduto, in regime di Temporary Crisis Framework, fino al 40% dell’intervento complessivo;
- soggetti beneficiari: PMI e MidCap ovvero quelle imprese non qualificabili come PMI con un numero di dipendenti non superiore alle 1.500 unità;
- importo dell’intervento agevolativo: è pari al massimo al 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci ed è compreso tra un minimo di 50.000 euro ed un massimo di 1 o 2 milioni di euro, a seconda della classe di scoring. Fermo restando l’importo massimo dell’intervento agevolativo, l’esposizione complessiva dell’impresa verso il Fondo 394/81 non potrà superare il 50% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci;
- durata del finanziamento: il finanziamento ha una durata complessiva di 6 anni, suddivisi in due periodi: preammortamento e ammortamento. Il periodo di preammortamento decorre dalla data di erogazione del finanziamento e termina alla fine del secondo esercizio intero successivo a tale data. Il periodo di ammortamento decorre invece dal termine del periodo di preammortamento e dura per i successivi 4 anni;
- tasso del finanziamento: durante il periodo di preammortamento gli interessi sono corrisposti al tasso di riferimento mentre nel periodo di ammortamento viene applicato un tasso di interesse agevolato pari allo 0%;
- rimborso: avviene in 8 rate semestrali posticipate a capitale costante;
- garanzie: il finanziamento può essere assistito da idonee garanzie la cui misura varia, in funzione della classe di scoring, tra un minimo dello 0% ed un massimo del 40% per le società di capitali, tra lo 0% e il 60% per le società non di capitali;
- erogazione: in una sola tranche pari al 100% dell’importo complessivo;
- spese ammissibili: a titolo esemplificativo, sono ammissibili spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia; spese per investimenti per la sostenibilità in Italia; spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale; spese per consulenze; spese di natura promozionale; ecc.
Documentazione di riferimento:
- Delibera quadro del Comitato Agevolazioni Simest;
- Circolare 1/394/2023 – Sostegno alle imprese italiane esportatrici in Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia;
- Circolare 2/394/2023 – Sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia.
Per Informazioni e per la predisposizione della pratica:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
CONTRIBUTI ALLA DECARBONIZZAZIONE DEI SETTORI "HARD TO ABATE"
Scritto da Stefano grandinettiLa misura Hard To Abate (HTA) sostiene progetti di investimento e progetti di ricerca e di sviluppo per la decarbonizzazione dei processi industriali, principalmente attraverso l’utilizzo di idrogeno a basse emissioni di carbonio, nei settori oggi più inquinanti e difficili da riconvertire e che utilizzano i combustibili fossili come fonte di energia (cemento, cartiere, ceramica, industrie del vetro, ecc.).
L’incentivo promosso dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, è gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria, a valere sulle risorse disposizione della Missione 2, Componente 2 PNRR per l’Investimento 3.2 “Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate”, è pari ad 1 miliardo di euro.
PROGETTI AMMISSIBILI
Sono ammessi Piani di decarbonizzazione che prevedano in alternativa, uno dei seguenti progetti:
1. Ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l'uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in
processi industriali, eventualmente abbinato ad un progetto di tipo 3.
2. Investimento per l'uso di idrogeno a basse emissioni in processi industriali, eventualmente abbinato a un
progetto di tipo 1. o 3.
3. Investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione all'idrogeno grigio.
Decorrenza spese: dalla domanda, ultimati entro 36 mesi dalla concessione, e comunque entro l'11 maggio 2026 - Importo spesa: minimo 500.000 euro
BENEFICIARI
Imprese di qualsiasi dimensione che intendono realizzare un Piano di decarbonizzazione industriale, costituite e attive al Registro Imprese, che dispongano di almeno due bilanci o dichiarazione dei redditi, in regola con gli obblighi contributivi.
Per i progetti di cui ai punti 1. e 2. l'attività deve essere riferita ai seguenti codici ATECO 2007:
Codice ATECO Descrizione
• 10 • Industrie alimentari
• 11 • Industria delle bevande
• 13 • Industria tessile
• 17 • Fabbricazione di carta e di prodotti di carta
• 19.2 • Fabbricazione di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
• 20 • Fabbricazione di prodotti chimici
• 21 • Fabbricazione prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
• 22 • Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
• 23.1 • Fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro
• 23.2 • Prodotti refrattari
• 23.3 • Piastrelle di ceramica, mattoni e tegole
• 23.4 • Fabbricazione di altri prodotti in porcellana e in ceramica
• 23.5 • Produzione di cemento, calce e gesso
• 24 • Metallurgia
• 25.5 • Fucinatura, imbottitura, stampatura e profilatura di metalli
• 26.1 • Microelettronica
Per progetti afferenti ad attività industriali non rientranti tra gli Ateco previsti, l'ammissibilità è valutata da Invitalia in fase istruttoria.
Per i progetti di cui al punto 1 sono ammissibili anche le imprese produttrici di tecnologie impiegabili nelle attività riferibili ai codici ATECO 2007 di cui sopra, oppure gli organismi di ricerca in qualità di coproponenti.
Sono ammessi i progetti congiunti fino ad un massimo di 5 soggetti.
1) RICERCA INDUSTRIALE E/O SVILUPPO SPERIMENTALE PER L'USO DI IDROGENO A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO IN PROCESSI INDUSTRIALI
Interventi ammissibili
Realizzazione di un prototipo di macchinario o linea produttiva che utilizzi idrogeno anche a basse emissioni di carbonio per almeno il 10% del fabbisogno termico del prototipo stesso.
Spese ammissibili
a) personale, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca e
sviluppo, anche in rapporto di collaborazione
b) strumenti e attrezzature nuove di fabbrica
c) ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti, consulenze e servizi
d) spese generali forfettarie del 25%
e) materiali
Agevolazione
Contributi alla spesa, in misura del 50% per la ricerca industriale e 25% per lo sviluppo sperimentale.
Le agevolazioni sono maggiorate fino ad un'intensità massima dell'80%, nelle seguenti misure:
- 10% per le medie imprese, 20% per piccole imprese, solo per la quota di costi sostenuti dalle imprese di
tali dimensioni
- 15% se il progetto comporta una collaborazione effettiva fra imprese o uno o più organismi di ricerca, purché questi ultimi sostengano almeno il 10% dei costi ammissibili; oppure se il progetto prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una è PMI e non prevede che una singola impresa sostenga da sola più del 70% dei costi ammissibili.
L'aiuto massimo non può in ogni caso superare 35 milioni di euro per i progetti in prevalenza di ricerca
industriale, 25 milioni di euro per i progetti in prevalenza di ricerca sperimentale.
Regime: Regolamento GBER art. 25
2) INVESTIMENTO PER L'USO DI IDROGENO A BASSE EMISSIONI IN PROCESSI INDUSTRIALI
Interventi ammissibili
Investimenti di sostituzione o modifica di macchinari o linee produttive alimentati da fonti fossili con macchinari o linee produttive che utilizzano idrogeno a basse emissioni di carbonio nella misura minima del
10% del fabbisogno termico del macchinario o della linea produttiva, ed eventualmente in via residuale o
garantendo un costo di investimento inferiore al 40% dell'intero progetto, all'elettrificazione dei processi
produttivi.
L'intervento inoltre deve consentire di ridurre alternativamente:
- di almeno il 40%, rispetto alla situazione precedente la concessione delle agevolazioni, le emissioni dirette
di gas a effetto serra dell'investimento;
- di ameno il 20%, rispetto alla situazione precedente la concessione delle agevolazioni, il consumo medio
annuo di energia primaria totale non rinnovabile riferito all'investimento (risparmio energetico).
Spese ammissibili
Macchinari impianti e attrezzature varie nuove di fabbrica
Agevolazione
Contributo in conto impianti pari al:
- 60% dei costi per interventi finalizzati all'uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio, o del 30% in caso
di progetti di risparmio energetico;
- 30% dei costi per gli interventi finalizzati all'elettrificazione dei processi produttivi, anche in caso di
progetti di risparmio energetico
L'aiuto massimo concedibile non può essere superiore a 200 milioni di euro per impresa.
Regime: Temporary Crisis Framework Russia Ucraina sezione 2.6
3) INVESTIMENTO PER LA PRODUZIONE DI IDROGENO RINNOVABILE IN SOSTITUZIONE ALL'IDROGENO GRIGIO
• Interventi ammissibili
Progetti che prevedano uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile e relativi sistemi
ausiliari necessari al processo produttivo, incluso i sistemi di stoccaggio ed eventualmente uno o più impianti addizionali asserviti agli elettrolizzatori ed uno o più sistemi di stoccaggio (behind-the-meter) dell'energia elettrica prodotta dagli impianti asserviti. Gli impianti di produzione di idrogeno rinnovabile devono garantire un consumo di energia elettrica minore uguale a 58 MWh/tH2.
Spese ammissibili
a) opere murarie e assimilate, nei limiti del 10%
b) macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica
c) programmi informatici, brevetti, licenze, know how, conoscenze tecniche, nei limiti del 10% dei costi
d) progettazione degli impianti, nel limite del 20% dei costi
Agevolazione
Contributo in conto impianti nella misura del:
- 45% dei costi per elettrolizzatori, sistemi ausiliari e di stoccaggio, e impianti addizionali asserviti;
- 30% dei costi per sistemi di stoccaggio dell'energia elettrica
Sono previste maggiorazioni pari al 10% per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese.
L'aiuto massimo concedibile non può essere superiore a 30 milioni di euro per impresa per progetto
PRESENTAZIONE E VALUTAZIONE DELLA DOMANDA
I progetti devono essere predisposti sulla piattaforma web di Invitalia, firmati digitalmente e inviati alla PEC avviso_mase_hardtoabate@postacert.invitalia.it a partire dal 20 marzo e fino alle ore 10.00 del 30 giugno 2023. Procedura negoziale con procedimento valutativo a sportello.
Link Https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/sosteniamo-grandi-investimenti/hard-to-abate
Per Informazioni:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
S3 - Strategia di specializzazione Intelligente “PRODOTTI PER LA CULTURA E L’EDUCAZIONE” - Macerata 13 Marzo 2023, ore 17:00 - Quinto appuntamento dei Tavoli Tematici della S3
Scritto da Stefano grandinettiLunedì 13 Marzo alle h 17:00, si svolgerà presso la Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, Piazza V. Veneto, 2 a Macerata il Tavolo dedicato ai Prodotti per la Cultura e l'Educazione.
Per partecipare all'evento è necessario registrarsi al seguente link
Il Direttore
Gianni Niccolò
Dal 2 maggio al 16 giugno 2023 è aperta la procedura informatica per la compilazione delle domande del bando ISI 2022
L’AVVISO ISI 2022 ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, nonché incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.
· DESTINATARI DEI FINANZIAMENTI:
L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, secondo le distinzioni specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento; in particolare, quale intervento sistemico per la sicurezza sul lavoro, l’Asse 1.2 permette di sostenere gli investimenti per l’adozione di modelli organizzativi e responsabilità sociale anche alle imprese impegnate nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola lavoro)
· INIZIATIVE AMMISSIBILI
Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:
- Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale - Assi di finanziamento 1.1 e 1.2;
- Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) - Asse di finanziamento 2;
- Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto - Asse di finanziamento 3;
- Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività - Asse di finanziamento 4;
- Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli - Asse di finanziamento 5.
· CONTRIBUTI
Le risorse finanziarie destinate dall’Inail, ai progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sono ripartite per regione/provincia autonoma e per assi di finanziamento.
Il finanziamento, in conto capitale, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’iva, come di seguito riportato.
a) Per gli Assi 1, 2, 3 e 4 il finanziamento è pari al 65% delle predette spese, fermo restando i seguenti limiti:
- Assi 1, 2, 3, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 5.000,00 euro né superiore a 130.000,00 euro. Non è previsto alcun limite minimo di finanziamento per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale di cui all’allegato (Asse di finanziamento 1.2);
- Asse 4, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 2.000,00 euro né superiore a 50.000,00 euro.
b) Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:
- 40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1);
- 50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2),
e per ciascun progetto il finanziamento non potrà essere inferiore a 1.000,00 euro né superiore a 60.000,00 euro.
· PROCEDURE E TERMINI
Sul portale Inail - nella sezione Accedi ai Servizi Online - le imprese hanno a disposizione una procedura informatica che consente di inserire la domanda di finanziamento con le modalità indicate negli Avvisi regionali. La domanda compilata e registrata, esclusivamente, in modalità telematica, dovrà essere inoltrata allo sportello informatico per l’acquisizione dell’ordine cronologico, secondo quanto riportato nel documento “Regole Tecniche e modalità di svolgimento”.
Dal giorno 2 maggio 2023 al giorno 16 giugno 2023, ore 18:00, è aperta la procedura informatica per la compilazione delle domande relative al bando Isi 2022.
Entro il 16 giugno 2023 il calendario sarà aggiornato con la pubblicazione delle successive date.
Per Informazioni e per la presentazione della domanda di finanziamento:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
FONDI EUROPEI, OPPORTUNITÀ E NUOVE SFIDE - INCONTRO PROVINCIALE DI PRESENTAZIONE E APPROFONDIMENTO DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2021-2027
Scritto da Stefano grandinettiSi terrà venerdì 24 febbraio 2023, alle ore 15:30, a Macerata, presso la sede dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione, via Giovan Battista Velluti, 41 – fraz. Piediripa un incontro di presentazione delle misure della nuova programmazione comunitaria 2021-2027.
In allegato il programma dell’incontro.
Il Direttore
Gianni Niccolò
FINANZA AGEVOLATA: Bonus Export Digitale
Scritto da Leonardo SpernanzoniIl Ministero degli Esteri e l’Agenzia ICE mirano a sostenere le attività di internazionalizzazione, sostenute attraverso soluzioni digitali.
Il contributo stanziato, in precedenza rivolto solo alle microimprese, con provvedimento del 14.12.2022 è divenuto accessibile anche alle piccole imprese manifatturiere (dimensioni inferiori a 50 dipendenti e con un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di Euro).
L'impresa richiedente deve possedere i seguenti requisiti:
- Codice ATECO primario compreso tra i codici 10 e 33;
- Sede in Italia, anche costituita in forma di reti o consorzi.
Il bonus finanzia le spese per l’acquisto di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate, che comprendono:
- realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile;
- realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedono l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;
- realizzazione di servizi accessori all’e-commerce;
- realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale;
- digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione;
- servizi di CMS (Content Management System);
- iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing;
- servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano;
- upgrade delle dotazioni di hardware necessarie alla realizzazione dei servizi sopra elencati.
Il contributo è concesso in "de minimis" per i seguenti importi:
- 4.000 Euro a fronte di spese ammissibili pari ad almeno 5.000 Euro (IVA esclusa);
- 22.500 Euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili pari ad almeno 25.000 Euro (IVA esclusa).
Gli step per la compilazione della domanda sono i seguenti:
- accesso mediante SPID nell’apposita sezione “Bonus Export Digitale” del sito web di Invitalia;
- inserimento delle informazioni richieste;
- generazione del modulo di domanda;
- presentazione della domanda;
Invitalia valuterà prioritariamente le imprese che abbiano partecipato o partecipino ad iniziative e programmi governativi per l’inserimento delle aziende italiane nelle piattaforme E-Commerce internazionali e per la transizione digitale delle aziende esportatrici.
Il contributo viene erogato in un’unica soluzione in seguito all'ammissione all'elenco dei beneficiari e alla rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dedicato.
Per maggiori dettagli circa gli allegati da presentare e la procedura da seguire si fa riferimento al bando e ai suoi allegati, disponibili a fondo pagina.
Per Informazioni:
Anna Ruffini – telefono 0733 279651 – mail a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – telefono 0733 279654 – mail costantini@confindustriamacerata.it
Leonardo Spernanzoni – telefono 0733 279628 – mail area.finanziaria@confindustriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
Altro...
FINANZA AGEVOLATA: Bando Internazionalizzazione I° Semestre 2023
Scritto da Leonardo SpernanzoniLa Regione Marche, l'Agenzia per il Turismo e l'Internazionalizzazione (ATIM) e la Camera di Commercio delle Marche intendono continuare a sostenere le imprese del territorio che parteciperanno alle fiere nazionali ed internazionali che si svolgeranno nel primo semestre 2023.
DESTINATARI E REQUISITI
Sono ammesse ai contributi le MPMI delle Marche che al momento della presentazione della domanda:
● risultino iscritte e attive al Registro delle Imprese;
● abbiano sede legale o unità locale, almeno una delle quali con addetti, nel territorio delle Marche;
● non siano sottoposte a fallimento, concordato fallimentare, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria, concordato preventivo con effetti liquidatori;
● non abbiano in corso contratti di fornitura di beni-servizi, anche a titolo gratuito, con la Camera di Commercio delle Marche.
L’impresa non dovrà aver beneficiato o beneficiare di altri contributi o vantaggi economici di qualunque genere per l’abbattimento delle spese, per la partecipazione alla medesima iniziativa, da parte di amministrazioni pubbliche.
L’impresa beneficiaria del contributo è tenuta ad esporre in maniera evidente nel proprio stand nell’ambito dell’evento fieristico, una targa, un manifesto, una vela o un banner, di dimensioni proporzionate agli spazi occupati, che riporti l’immagine coordinata a 4 loghi. L’impresa dovrà pertanto fornire alla Camera di Commercio le foto in JPG dello stand (nel caso di fiera virtuale il PDF dello screenshot) a riprova di quanto sopra.
MANIFESTAZIONI AMMESSE A CONTRIBUTO
● fiere in presenza svolte in un paese estero;
● fiere in presenza a carattere internazionale che si svolgono in Italia, “certificate” e “non certificate” consultabili nei calendari pubblicati sul sito www.marche.camcom.it;
● le fiere in presenza che si svolgono nelle Marche e che promuovano le eccellenze della Regione;
● le fiere digitali a prescindere dalla territorialità e dall'iscrizione al calendario fiere internazionali.
SPESE AMMISSIBILI
Per le fiere in presenza:
1. noleggio spazi espositivi ed allestimento stand;
2. realizzazione immagini coordinate a 4 loghi per stand fisico presso il quartiere fieristico;
3. assicurazioni collegate all’esposizione in fiera;
4. iscrizione al catalogo ufficiale;
5. servizio di trasporto del materiale da allestimento ed espositivo fatturato da soggetti terzi e relativo a soli mezzi commerciali (non sono ammesse spese a carico del beneficiario per pedaggi, carburanti, parcheggi, ecc.);
6. attività di interpretariato e segreteria con personale esterno all’impresa incaricato specificamente per l’evento fieristico;
7. assistenza tecnica e partecipazione a corsi di formazione specialistica per la preparazione ai mercati internazionali;
8. partecipazione ad iniziative promozionali e di marketing a pagamento previste dal programma ufficiale della fiera (workshop, BtoB, outgoing, ecc.), comprese quelle rivolte all’incontro con buyer esteri proposte, organizzate o partecipate da ITA (Italian Trade Agency) in Italia o in Paesi esteri;
9. biglietto aereo, A/R per una sola persona e collegato all’acquisto a titolo oneroso dello spazio fieristico in una paese estero. L’impresa dovrà allegare alla domanda copia del biglietto aereo nominativo con l’importo speso e debitamente quietanzato. Il biglietto dovrà essere intestato al legale rappresentante dell'impresa o suo delegato. In caso di delega dovrà essere allegata copia della dichiarazione di delega con firma autografa del delegante e delegato per accettazione con carte d’identità allegate. Il paese estero di destinazione e il periodo di viaggio devono sostanzialmente coincidere con la sede della fiera e con il periodo di svolgimento dell'evento fieristico per cui si richiede il contributo. La spesa massima riconosciuta per il volo estero A/R è pari a € 1.500 inclusi tasse e oneri.
Per le fiere digitali:
1. costi di iscrizione alla fiera e ai relativi servizi (hosting, produzione di contenuti digitali);
2. realizzazione immagini coordinate a 4 loghi per stand virtuale.
Il contributo viene concesso in base alle seguenti tipologie di fiere:
A. Fiere in Italia: 60% dei costi ammissibili e quietanzati, al netto dell’IVA, per le voci di cui sopra fino ad un massimo di € 4.500;
B. Fiere all’estero (in paesi UE): 60% dei costi ammissibili e quietanzati, al netto dell’IVA, per le voci di cui sopra fino ad un massimo di € 4.500;
C. Fiere all’estero (in paesi EXTRA UE): 60% dei costi, ammissibili e quietanzati, al netto dell’IVA, per le voci di cui sopra fino ad un massimo di € 5.500;
D. Fiere nelle Marche: 60% dei costi ammissibili e quietanzati, al netto dell’IVA, per le voci di cui sopra fino ad un massimo di € 400;
E. Fiere digitali: 60% dei costi ammissibili e quietanzati, al netto dell’IVA, per le voci di cui sopra fino ad un massimo di € 1.500.
MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO
Ogni domanda potrà essere inviata solo per via telematica e riferita ad una singola fiera fino ad un massimo di tre domande, di cui massimo due domande per lo stesso tipo di fiera (A, B, C, D, E). La domanda si dovrà riferire alle fiere tenutesi nel primo semestre 2023. Il bando sarà accessibile dalle 10:00 del 07.07.2023 per consentire la precompilazione della pratica mentre l'invio sarà possibile dalle 10:00 del 12.07.2023 alle 16:00 del 19.07.2023 attraverso il sistema WebTelemaco di Infocamere (in allegato il Manuale della pratica telematica). Le domande verranno accolte secondo il criterio cronologico sino ad esaurimento della disponibilità finanziaria (€ 800.000).
Per maggiori dettagli circa gli allegati da presentare e la procedura da seguire per effettuare l'invio telematico si fa riferimento al bando e ai suoi allegati.
Per Informazioni:
Anna Ruffini – telefono 0733 279651 – mail a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – telefono 0733 279654 – mail costantini@confindustriamacerata.it
Leonardo Spernanzoni – telefono 0733 279628 – mail area.finanziaria@confindustriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
Il Decreto interministeriale MISE-MEF 22 aprile 2022 concernente la “Nuova disciplina per l’acquisto di beni strumentali (Nuova Sabatini)” stabilisce i requisiti, le condizioni di accesso e la misura massima dei contributi e ne disciplina le modalità di concessione, erogazione e controllo, per gli investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali, tenuto conto delle modifiche disposte e delle linee di intervento definite dalla nuova normativa.
In particolare, gli interventi agevolativi sono articolati, in conformità con le predette disposizioni, nelle seguenti linee di intervento:
- agevolazioni per investimenti in beni strumentali;
- agevolazioni per investimenti 4.0;
- agevolazioni per investimenti green.
Per le domande presentate anteriormente ai termini iniziali previsti dal provvedimento (1° Gennaio 2023), continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 25 gennaio 2016 e alle relative circolari operative.
NUOVA SABATINI PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI, 4.0 E GREEN (Nuova Sabatini Green)
La Circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823 detta termini e modalità di presentazione delle domande per la concessione e l’erogazione dei contributi di cui al decreto 22 aprile 2022, recante la disciplina dei contributi e dei finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di micro, piccole e medie imprese (c.d. Nuova Sabatini Green), per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023.
L’articolo 1, comma 227, della legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio 2020) ha disposto l’attribuzione di una specifica dotazione finanziaria nell’ambito delle risorse destinate alla misura Nuova Sabatini per investimenti a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese.
Nello specifico, si tratta di «investimenti green» correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento. In attuazione della predetta norma, il decreto interministeriale 22 aprile 2022 prevede, ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.
BENEFICIARI
Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese; le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo registro delle imprese;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea, ferma restando la possibilità per l’impresa di regolarizzare la propria posizione, anche successivamente alla data di presentazione della domanda;
- non si trovano in condizioni tali da risultare “imprese in difficoltà”.
Le imprese di cui sopra devono avere al momento della presentazione della domanda la sede legale o una unità locale in Italia. Possono, inoltre, presentare domanda di agevolazione le imprese non residenti nel territorio italiano, con sede legale in uno Stato membro dell’Unione Europea e che alla data di presentazione della domanda non hanno una unità locale in Italia. In tal caso, il possesso dell’unità locale in Italia deve essere dimostrato, pena la revoca delle agevolazioni concesse, in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.
Non possono beneficiare delle agevolazioni le imprese operanti nei settori delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).
INIZIATIVE AMMISSIBILI
L'agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n. 16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità); a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
- autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
- correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Gli «investimenti green» sono quelli correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Con riferimento alle imprese operanti in settori diversi da quelli agricolo, forestale, della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, i programmi d’investimento devono essere riconducibili, nei limiti e alle condizioni stabiliti nel regolamento GBER, a una delle tipologie di cui all’articolo 17 “Aiuti agli investimenti a favore delle PMI” del regolamento stesso:
- creazione di un nuovo stabilimento;
- ampliamento di uno stabilimento esistente;
- diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
- trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
- acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
- lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;
- gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
- l’operazione avviene a condizioni di mercato.
Nel caso di imprese attive nel settore dei trasporti, le spese relative al solo acquisto dei mezzi e delle attrezzature sono ammissibili qualora sostenute nell’ambito di un programma d’investimento rientrante nelle tipologie di cui sopra.
Fatta eccezione per le imprese che svolgono:
- attività di produzione di energia elettrica (codice 35.11), per le quali è ammissibile il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia;
- attività agricola ai sensi dell’art. 2135, C.c., per le quali è ammissibile il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili;
per le imprese esercenti attività diverse dalle predette l’acquisto di un impianto di produzione energetica (ad esempio impianto fotovoltaico, di cogenerazione, mini eolico o micro-generatori, ecc.), per risultare ammissibile, deve far parte di un più ampio programma di investimento che:
-deve risultare organico / funzionale / coerente con l’attività svolta dall’impresa;
-deve essere riconducibile ad una delle tipologie di investimento previste nei Regolamenti UE applicabili per settore.
Il programma d’investimento, unitariamente considerato, deve essere avviato in data successiva - ossia in data non coincidente né antecedente - alla data di trasmissione, tramite posta elettronica certificata, della domanda di accesso al contributo al soggetto finanziatore, pena la revoca totale delle agevolazioni. Il programma si considera avviato se si verifica una delle seguenti condizioni:
- l’impresa ha assunto impegni giuridicamente vincolanti, ivi inclusa la stipula di contratti o l’emissione di conferme d’ordine, atti a ordinare macchinari, attrezzature, impianti, software o qualsiasi altro impegno che renda irreversibile il programma, a seconda di quale condizione si verifichi prima;
- sono state emesse fatture relative a uno o più beni che compongono il programma;
- sono stati effettuati pagamenti, anche in acconto, relativi a uno o più beni che compongono il programma d’investimento.
I programmi d’investimento previsti nella domanda di agevolazione devono fare riferimento ad una sola unità locale e non possono, in ogni caso, essere frazionati su più sedi o unità locali dell’impresa. Qualora la PMI voglia effettuare programmi d’investimento riferiti a più unità produttive deve presentare per ogni unità locale una diversa domanda di agevolazione.
I beni oggetto del programma d’investimento non possono essere alienati, ceduti o distratti dall’uso produttivo previsto nei tre anni successivi alla data di ultimazione del programma medesimo.
Non sono ammesse le spese:
- riguardanti l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti;
- per l’acquisto di componenti, impianti e attrezzature che non soddisfano il requisito dell’autonomia funzionale;
- relative a macchinari / impianti e attrezzature usati, fatti salvi i beni “ad uso mostra” e quelli venduti “con riserva di gradimento” o “a prova” ai sensi degli artt. 1520 e 1521, C.c., consegnati in “conto visione” o in “prova” all’acquirente beneficiario anche preventivamente alla presentazione della domanda, purché acquistati dal beneficiario, sempreché la vendita si sia perfezionata dopo la presentazione della domanda;
- relative a macchinari/impianti/ attrezzature e software acquistati con permute e contributi in natura;
- connesse a commesse interne;
- per l’acquisto / locazione di terreni e fabbricati, incluse le opere murarie di qualsiasi genere;
- che si riferiscono a “immobilizzazioni in corso e acconti”;
- di funzionamento, ivi incluse quelle per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere;
- per prestazione di servizi e consulenze di qualsiasi genere;
- relative alla formazione del personale impiegato dal soggetto proponente, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal programma;
- imputabili a imposte e tasse;
- relative al contratto di finanziamento e a spese legali di qualsiasi genere;
- relative a utenze di qualsiasi genere (compresa la fornitura di energia elettrica e gas);
- per pubblicità e promozioni di qualsiasi genere;
- ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a € 516,46 al netto IVA. Qualora, nell’ambito della medesima fornitura, siano previsti più beni strumentali, nel loro complesso funzionali e necessari per la realizzazione del programma d’investimento, di valore inferiore al predetto importo, gli stessi sono da considerarsi ammissibili purché riferibili a un’unica fattura di importo non inferiore a € 516,46;
- relative a macchinari / impianti e attrezzature rigenerati;
- per impianti generici non strumentali rispetto all’attività tipica dell’impresa, non strettamente funzionali al processo produttivo della stessa, non realizzati nel complesso di un più ampio programma di investimento né al servizio dell’investimento stesso;
- relative a beni non classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’art. 2424, C.c., fatti salvi i software applicativi classificabili alla voce B.I.3 e B.I.4. dell’attivo dello Stato patrimoniale.
AGEVOLAZIONE
L’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari a:
- 2,75% per gli investimenti in beni strumentali;
- 3,575% per gli investimenti 4.0;
- 3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).
Le agevolazioni rientrano fra gli aiuti di Stato comunicati in esenzione a valere sui regolamenti di settore. Tali aiuti non sono concessi a titolo di “de minimis”.
Con riferimento ai settori diversi da quelli agricolo, forestale, della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, le agevolazioni sono concesse, nei limiti e condizioni di cui al comma 6 dell’articolo 17 del regolamento GBER, nel rispetto delle seguenti intensità di aiuto massime:
- il 20% dei costi ammissibili nel caso delle piccole imprese;
- il 10% dei costi ammissibili nel caso delle medie imprese.
Le agevolazioni sono cumulabili con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell'intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all'aiuto in questione in base ai regolamenti di esenzione applicabili in funzione dell’attività svolta dall’impresa beneficiaria.
Le intensità di aiuto sono calcolate in termini di equivalente sovvenzione lordo (ESL), che esprime il valore in percentuale dell’aiuto come rapporto dei valori attualizzati delle erogazioni sui costi agevolabili. Il tasso di attualizzazione e rivalutazione è calcolato applicando al tasso base, pubblicato dalla Commissione europea nel sito internet https://competition-policy.ec.europa.eu/state-aid/legislation/reference-discount-rates-and-recovery-interest-rates/reference-and-discount-rates_en, una maggiorazione pari a 100 punti base.
Qualora l’ESL del contributo previsto, per effetto del cumulo con altre agevolazioni pubbliche ivi incluse quelle a valere sul Fondo di garanzia, superi l’ESL massimo concedibile per l’impresa, il Ministero procede alla rideterminazione dello stesso nella misura massima concedibile, fermo restando il finanziamento.
Il finanziamento, cui è subordinato il riconoscimento del contributo da parte del Ministero, deve essere deliberato da un soggetto finanziatore aderente alla convenzione.
Il finanziamento, da stipularsi solo successivamente alla data di presentazione della domanda, deve avere le seguenti caratteristiche:
- essere deliberato a copertura del programma d’investimento e fino al 100% dello stesso;
- avere durata massima, comprensiva di un periodo di preammortamento non superiore a dodici mesi, di cinque anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento oppure, nel caso di leasing finanziario, decorrenti dalla data di consegna del bene o dalla data di collaudo se successiva. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi una pluralità di beni, la predetta durata massima decorre dalla data di consegna dell’ultimo bene, oppure dalla data di collaudo, se successiva;
- essere deliberato e contrattualizzato per un valore non inferiore a euro 20.000,00 e non superiore a euro 4.000.000,00, anche se frazionato in più iniziative di acquisto, per ciascuna impresa beneficiaria, fermo restando quanto previsto per i programmi nel settore della pesca e acquacoltura. Nel caso di richieste di agevolazione successive presentate dalla medesima impresa, ai fini della verifica del rispetto del predetto limite di euro 4.000.000,00, rileva l’importo complessivo dei finanziamenti già ammessi alle agevolazioni riferiti all’impresa beneficiaria, per i quali non siano ancora scaduti i termini di durata come comunicati dal soggetto finanziatore in sede di stipula dei relativi contratti;
- essere erogato in un’unica soluzione, entro trenta giorni dalla stipula del contratto di finanziamento oppure, nel caso di leasing finanziario, essere erogato al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene oppure dalla data di collaudo se successiva. Nell’ambito dei contratti di leasing, dopo la presentazione della domanda, l’impresa richiedente o l’intermediario finanziario può, altresì, procedere al versamento di un acconto al fornitore per bloccare il bene; l’importo di tale acconto, che è oggetto di apposita fattura, è da intendersi ricompreso nell'importo complessivo del contratto di leasing finanziario. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi una pluralità di beni, l’erogazione avviene entro trenta giorni dalla data di consegna di ciascun bene o dalla data di collaudo, se successiva;
- in caso di leasing finanziario, l’impresa locataria deve esercitare anticipatamente, al momento della stipula del contratto, l’opzione di acquisto prevista dal contratto medesimo, i cui effetti decorrono dal termine della locazione finanziaria, fermo restando l’adempimento di tutte le obbligazioni contrattuali. Il suddetto impegno può essere assunto attraverso un’appendice contrattuale che costituisce parte integrante del contratto stesso.
Il soggetto finanziatore, nel deliberare il finanziamento, può ridurre l’importo e/o rideterminare la durata e/o il profilo di rimborso indicati dall’impresa proponente in sede di richiesta del finanziamento, in ragione del merito creditizio dell’impresa proponente stessa.
PROCEDURE E TERMINI
Le domande di accesso alle agevolazioni previste dalla circolare 6 dicembre 2022, n. 410823 possono essere presentate da parte delle PMI ai soggetti finanziatori a partire dal 1° gennaio 2023.
Per le domande presentate anteriormente alla data indicata sopra, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al decreto del Ministero dello sviluppo economico 25 gennaio 2016 e alle relative circolari applicative.
Per le domande presentate anteriormente alla data indicata sopra per le quali alla predetta data non risulta trasmessa la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’avvenuta ultimazione dell’investimento (modulo DUI) e/o la richiesta unica di erogazione del contributo secondo le disposizioni operative stabilite nella circolare direttoriale 15 febbraio 2017, n. 14036 e ss.mm.ii., trovano applicazione le disposizioni di cui all’articolo 14 del decreto 22 aprile 2022, ad eccezione di quelle contemplate dal comma 11.
Pertanto non è richiesto che le fatture elettroniche, sia in acconto che a saldo, riguardanti i beni per i quali sono state ottenute le agevolazioni devono riportare nell’apposito campo il «Codice unico di progetto - CUP», reso disponibile in sede di perfezionamento della domanda di accesso al contributo, unitamente al riferimento alla norma istitutiva dell’intervento “art. 2, comma 4, decreto- legge n. 69/2013” da riportare separatamente nelle fatture.
Come previsto nella Circolare n. 14036 , esclusivamente in relazione all’obbligo di apposizione della specifica dicitura sulle fatture oggetto dell’agevolazione, per le predette domande continuano ad applicarsi le disposizioni di cui all’art. 10, comma 6, DM 25.1.2016, in base alle quali, sull’originale di ogni fattura, sia in acconto che a saldo, va riportata, la dicitura “Spesa di euro … realizzata con il concorso delle provvidenze previste dall’art. 2, comma 4, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69”.
Le PMI hanno diritto alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie.
La domanda di agevolazione, da presentare in bollo deve essere compilata dall’impresa in formato elettronico e inviata esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata (PEC) agli indirizzi dei soggetti finanziatori aderenti alla convenzione.
EROGAZIONE AGEVOLAZIONI
Nella recente Circolare n. 410823 il MiMIT precisa che il contributo è erogato:
- in quote annuali secondo il piano temporale, riportato nel Provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento;
- in un’unica soluzione per le domande presentate a decorrere dall’1.1.2022, relative ad un finanziamento deliberato di importo non superiore a € 200.000, come disposto dal citato art. 1, comma 47, Legge n. 234/2021, Finanziaria 2022.
L’impresa beneficiaria deve:
- completare l’investimento entro il periodo massimo di 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione. A tale fine, va considerata: la data dell’ultimo titolo di spesa riferito all’investimento; la data dell’ultimo verbale di consegna dei beni, in caso di leasing finanziario.
- compilare, a programma d’investimento ultimato e previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’agevolazione, in via esclusivamente telematica utilizzando la procedura disponibile nella specifica piattaforma (https://benistrumentali.dgiai.gov.it/Imprese ), inserendo le credenziali trasmesse via PEC dal Ministero o attraverso ulteriori modalità di autenticazione che potranno essere comunicate sul sito Internet del Ministero nella Sezione dedicata all’incentivo, l’apposita richiesta di erogazione del contributo sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (modello RU);
- inviare al MiMIT, tramite la predetta piattaforma, il modello RU firmato digitalmente dal legale rappresentante / procuratore dell’impresa beneficiaria entro 120 giorni dall’ultimazione del programma d’investimento, a pena di revoca del contributo concesso.
Il modulo RU deve essere trasmesso al MiMIT tramite la suddetta piattaforma, corredato della seguente documentazione:
- liberatorie (Allegato n. 4 Circolare n. 410823) generate attraverso la piattaforma, rese dai fornitori sotto forma di dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà attestanti, altresì, il requisito di nuovo di fabbrica, nonché, nel caso di investimenti green relativi a beni “a basso impatto ambientale”, che in riferimento ai medesimi sussista un’idonea certificazione ambientale di prodotto riconosciuta a livello europeo oppure un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni, tra quelle indicate nelle Sezioni 2A e 2B (Allegato 6/C Circolare n. 410823);
- in caso di contributo superiore a € 150.000, qualora vi siano state variazioni rispetto alle informazioni fornite in sede di domanda, dichiarazioni in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica, rese utilizzando gli appositi modelli.
Nel modello RU, in caso di domande di agevolazione per la realizzazione di:
- investimenti 4.0, il legale rappresentante dell’impresa beneficiaria deve, altresì, attestare che i beni possiedono le caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui all’Allegato 6/A o all’Allegato 6/B Circolare n. 410823. Nel caso di beni materiali rientranti nella prima sezione “Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti” dell’allegato 6/A, nella medesima dichiarazione, il legale rappresentante è tenuto ad attestare che gli stessi sono oggetto di interconnessione e integrazione, ossia che sono interconnessi ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program e integrati con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
- investimenti green, il legale rappresentante dell’impresa beneficiaria deve, altresì, dichiarare alternativamente:
1) il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo rilasciata / convalidata da un organismo indipendente accreditato, tra quelle indicate nella Sezione 1 del citato Allegato 6/C;
2) che i beni rientranti in tali interventi sono corredati da una delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello comunitario oppure da un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori / distributori dei beni, tra quelle indicate nelle Sezioni 2A e 2B dell’Allegato 6/C, unitamente al possesso delle dichiarazioni liberatorie rese dai fornitori sotto forma di dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà attestanti le predette certificazioni / autodichiarazioni.
A seguito della ricezione del modulo RU, il Ministero, entro 60 giorni, eroga in un’unica soluzione (al sussistere dei predetti requisiti) o in alternativa la prima quota del contributo, in caso di domande che non presentano i requisiti per ottenere il contributo in un’unica soluzione.
Per le domande che non presentano i requisiti per ottenere il contributo in un’unica soluzione, al fine di attivare le verifiche necessarie al pagamento delle successive quote di contributo, già richieste tramite il modello RU, l’impresa beneficiaria deve trasmettere al MiMIT, esclusivamente in via telematica mediante la predetta piattaforma, la richiesta di pagamento (modello RP).
Tale procedura di compilazione telematica del modello RP deve avvenire con cadenza annuale
- non prima di 12 mesi dalla precedente richiesta di erogazione;
- entro i 12 mesi successivi a tale termine;
confermando l’assenza di modifiche delle informazioni già fornite al MiMIT in sede di domanda / fasi precedenti del procedimento amministrativo.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Decreto interministeriale MISE-MEF 22 aprile 2022
Per Informazioni e per la predisposizione della pratica:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
COMUNICAZIONE AL MISE PER CREDITI D’IMPOSTA
Scritto da Stefano grandinettiEntro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi occorre comunicare al Ministero dello sviluppo economico le informazioni circa i crediti di imposta per investimenti in beni strumentali 4.0, per la formazione 4.0 e per le attività di ricerca e sviluppo
Entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi occorre comunicare al Ministero dello sviluppo economico le informazioni circa i crediti di imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 materiali e immateriali, per la formazione 4.0 e per le attività di ricerca e sviluppo, con riferimento al periodo di imposta 2021 (investimenti effettuati nell’anno 2021).
L’invio dei modelli di comunicazione approvati con gli specifici decreti direttoriali non costituisce presupposto per l’applicazione del credito d’imposta ed i dati e le informazioni in essi indicati sono acquisiti dal Ministero dello sviluppo economico al solo fine di valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative.
L’eventuale mancato invio del modello non determina comunque effetti in sede di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria della corretta applicazione della disciplina agevolativa.
Con appositi decreti direttoriali sono stati stabiliti i modelli, i contenuti, le modalità e i termini di invio della comunicazioni.
Il modello di comunicazione va firmato digitalmente dal legale rappresentante e inviato via PEC.
Modello di comunicazione credito d'imposta beni strumentali
Per Informazioni:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
FINANZA AGEVOLATA: Fondo per il sostegno alle imprese italiane danneggiate dalla crisi Ucraina
Scritto da Leonardo SpernanzoniRIFERIMENTI NORMATIVI
Decreto MISE del 09.09.2022 pubblicato in GU il 31.10.2022
SINTESI DELL’AGEVOLAZIONE
Il Fondo, con una dotazione finanziaria di 120 milioni di euro, è finalizzato alla concessione di aiuti sotto forma di contributo a fondo perduto a favore delle PMI nazionali che hanno subìto ripercussioni economiche negative derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina.
DESTINATARI E REQUISITI
Possono accedere al contributo le PMI, diverse da quelle agricole, che presentano i seguenti requisiti:
1. hanno realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni o servizi, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con Ucraina, Russia e Bielorussia, pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale;
2. nel corso dell’ultimo trimestre antecedente al 18.05.2022 hanno sostenuto un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati incrementato almeno del 30% rispetto al costo di acquisto medio dello stesso periodo del 2019 o, per le imprese costituite dal 01.01.2020, rispetto al costo di acquisto medio dello stesso periodo del 2021;
3. hanno subìto nel corso del trimestre antecedente al 18.05.2022, un calo di fatturato pari almeno al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Ai fini della quantificazione della riduzione del fatturato rilevano i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b), del Testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
Inoltre, le medesime imprese devono possedere i seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:
1. avere sede legale od operativa nel territorio italiano e risultare regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese;
2. non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
3. non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
RICHIESTA
Le domande possono essere presentate dalle 12 del 10.11.2022 alle 12 del 30.11.2022, tramite la piattaforma online di Invitalia, il cui link verrà comunicato in prossimità dell’apertura dello sportello. Si potrà accedere alla piattaforma mediante SPID, CNS o CIE. L’ordine temporale di presentazione delle domande non determina alcun vantaggio né penalizzazione nell’ iter di trattamento delle stesse.
AGEVOLAZIONE
Le risorse finanziarie destinate all’intervento agevolativo sono ripartite tra gli aventi diritto, riconoscendo ad ognuno di essi un importo determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre anteriore al 18.05.2022 e l’ammontare dei medesimi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019, come segue:
· 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a euro 5.000.000,00 (cinque milioni/00);
· 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a euro 5.000.000,00 (cinque milioni/00) e fino a euro 50.000.000,00 (cinquanta milioni/00).
Per le imprese costituite dal 01.01.2020, bisogna far riferimento al periodo di imposta 2021.
Il contributo non può superare il tetto dei 400.000,00 euro per singolo beneficiario, e sono attribuiti nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea 2022/C131 I/01, recante «Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina».
È comunque escluso il cumulo con i benefici a favore di imprese esportatrici.
Per Informazioni:
Anna Ruffini – telefono 0733 279651 – mail a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – telefono 0733 279654 – mail costantini@confindustriamacerata.it
Leonardo Spernanzoni – telefono 0733 279628 – mail area.finanziaria@confindustriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò