
Finanza agevolata (114)
Finanza Agevolata
L’instabile e complicato contesto sociale ed economico nel quale le imprese agiscono, evidenzia la necessità di un nuovo approccio verso gli strumenti di sostegno e di servizio finanziario alle imprese.
Confindustria Macerata accompagna le imprese: le incoraggiamo a crescere ed a promuovere l’innovazione; valutiamo insieme i percorsi da intraprendere, guidandole nelle varie possibilità della finanza agevolata e favorendo lo strumento più vantaggioso e coerente con il progetto di investimento.
Ascolto, esperienza, conoscenza normativa, i nostri associati hanno a disposizione una rete di qualità e competenze che li facilita e supporta quotidianamente nell’essere e fare impresa.
BANDO PR FESR MARCHE RICERCA E SVILUPPO
Scritto da Stefano grandinettiLe domande di agevolazione dovranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 29 maggio 2023 e fino alle ore 13:00 del 24 luglio 2023
Il bando “Ricerca e sviluppo per innovare le Marche”, in attuazione dell’Azione 1.1.1 del PR FESR MARCHE 2021-2027, si propone di incentivare gli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale rivolti ad un effettivo trasferimento di conoscenze, competenze e tecnologie innovative nei processi produttivi.
Il bando, infatti, prevede la concessione di contributi in conto capitale alle imprese per la realizzazione di progetti di ricerca applicata finalizzati allo sviluppo di innovazioni di prodotto o di processo aventi un livello di maturità tecnologica avanzato.
Le risorse finanziarie attivate con il presente bando sono pari a 45.000.000,00 di euro di cui:
- a) 10.000.000,00 euro riservati ai progetti realizzati in forma singola (graduatoria 1);
- b) 35.000.000,00 euro riservati ai progetti realizzati in forma aggregata (graduatoria 2).
BENEFICIARI
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente bando le micro, piccole, medie e grandi imprese.
I progetti devono essere realizzati dalle imprese in una delle seguenti modalità:
- a) in forma singola (solo per PMI);
- b) in forma aggregata attraverso la collaborazione effettiva tra almeno tre imprese indipendenti, cioè non associate e non collegate di cui almeno una micro o piccola impresa e ciascuna impresa sostiene almeno il 10% e non oltre il 50% della spesa complessiva ammissibile del progetto. La collaborazione deve essere formalizzata attraverso la stipula di un Accordo di partenariato, redatto mediante atto notarile nella forma di contratto di rete, associazione temporanea di scopo o raggruppamento temporaneo.
Le grandi Imprese possono beneficiare delle agevolazioni previste solo se l’aiuto che viene loro concesso ha un effetto di incentivazione da dimostrare attraverso una relazione da presentare a corredo del progetto che dovrà contenere un’analisi dettagliata della fattibilità dello stesso in presenza e in assenza di aiuto nonché la descrizione dell’effetto incrementale dell’agevolazione. Per “aumento delle dimensioni” del progetto si intende l’aumento dei costi totali del progetto (senza diminuzione delle spese sostenute dal beneficiario rispetto a una situazione senza aiuti) e l’incremento del numero di persone assegnate alle attività previste.
PROGETTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti che prevedono la compresenza di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.
I progetti devono risultare coerenti con gli ambiti di specializzazione produttiva e le traiettorie di innovazione emerse durante il processo di scoperta imprenditoriale della “Strategia regionale di specializzazione intelligente 2021-2027” indicati al link: https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Marche-Innovazione/Strategia-di-Specializzazione-Intelligente-per-Ricerca-e-Innovazione
Inoltre, i progetti devono essere finalizzati allo sviluppo di innovazioni di prodotto/servizio o di processo aventi un livello di maturità tecnologica avanzato pari ad almeno TRL 6: “Tecnologia dimostrata in ambiente rilevante (o industriale)”. Il progetto deve prevedere la realizzazione di un prototipo ingegneristico o di un prodotto pilota, attraverso cui si dimostrano i risultati della tecnologia in diversi ambienti ed ambiti rilevanti o industriali. Il prototipo o il prodotto pilota vengono sviluppati con l’obiettivo di confrontare i risultati dei test di laboratorio con quelli assunti nella fase iniziale della ricerca, al fine di ridurre i rischi ingegneristici.
DURATA DEI PROGETTI
I progetti devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di partecipazione e comunque entro 30 giorni dalla data in cui le imprese ricevono la comunicazione di concessione delle agevolazioni. In caso di partecipazione in forma aggregata, i progetti devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di partecipazione e alla data di stipula e sottoscrizione dell’Accordo di partenariato e comunque entro 30 giorni dalla data in cui le imprese ricevono la comunicazione di concessione delle agevolazioni.
Per “avvio del progetto” si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento o la data di inizio delle attività del personale, a seconda di quale condizione si verifichi prima.
I progetti devono essere realizzati e conclusi entro 18 mesi successivi alla data di avvio.
MASSIMALI DI INVESTIMENTO
Il costo complessivo del progetto varia in base all’ambito della Strategia regionale di specializzazione intelligente riguardante il progetto
Ambiti della Strategia regionale di specializzazione intelligente |
Il costo complessivo del progetto dovrà essere: |
1) Sistema casa e arredo Sistema moda e persona Meccanica ed Engineering Sistema agroalimentare Prodotti e servizi per la salute |
a. superiore a 250.000,00 euro e fino ad un massimo di 800.000,00 euro per i progetti realizzati in forma singola; b. superiore a 900.000,00 euro e fino ad un massimo di 2.500.000,00 euro per i progetti realizzati in forma aggregata; |
2) Prodotti e servizi per la cultura e l’educazione Economia dei servizi e del turismo |
c. superiore a 100.000,00 euro e fino ad un massimo di 320.000,00 euro per i progetti realizzati in forma singola; d. superiore a 360.000,00 euro e fino ad un massimo di 1.000.000,00 euro per i progetti realizzati in forma aggregata. |
CONTRIBUTI
L’agevolazione si sostanzia in un contributo in conto capitale alla spesa sostenuta dalle imprese per la realizzazione dei progetti, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art. 25 del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 e ss.mm., secondo le intensità di seguito indicate:
Dimensione impresa |
Tipologia di partecipazione |
Ricerca industriale |
Sviluppo sperimentale |
Micro e piccola |
In forma aggregata (collaborazione effettiva con altre imprese) |
75% |
55% |
In forma singola |
65% |
40% |
|
Media |
In forma aggregata (collaborazione effettiva con altre imprese) |
70% |
45% |
In forma singola |
55% |
30% |
|
Grande |
In forma aggregata (collaborazione effettiva con altre imprese) |
60% |
35% |
Le intensità di aiuto sono maggiorate fino ad un max del 5% di cui:
- 2% per le imprese che, entro la data di conclusione del progetto, adottino o abbiano adottato almeno tre iniziative rivolte al miglioramento del welfare aziendale che vadano oltre gli obblighi di legge;
- 3% per le imprese che provvedono, entro la data di conclusione del progetto, ad almeno una nuova assunzione, tramite contratto a tempo indeterminato, di personale qualificato: ricercatori, dottorati, laureati (laurea magistrale o triennale), apprendisti in alta formazione e ricerca e tecnici qualificati.
Il limite massimo di contributo concedibile per ciascuna impresa è di euro 500.000,00.
SPESE AMMISSIBILI
Saranno ammesse a contributo le spese per il personale, l’acquisizione di nuove strumentazioni ed attrezzature, servizi di consulenza, prestazioni di terzi, beni immateriali, materie prime e prodotti analoghi e le spese generali sostenute per la realizzazione dei progetti.
RENDICONTAZIONE DEI COSTI
Sono previste due modalità di rendicontazione, la prima con procedura standard e la seconda con procedura semplificata, in base alle novità introdotte dalla normativa in materia di costi semplificati, attraverso l’applicazione dei costi standard unitari e dei tassi forfettari. In caso di opzione per la modalità semplificata, è ammesso il costo del personale, al quale possono essere aggiunte altre spese calcolate con tasso forfettario fino al 40% della spesa del personale impegnato nella realizzazione del progetto.
PROCEDURE E TERMINI
La domanda di partecipazione con i relativi allegati richiesti dal bando, per il tramite del beneficiario, dovrà obbligatoriamente essere presentata in modalità telematica tramite sistema informativo (https://sigef.regione.marche.it), pena l’esclusione.
La domanda di agevolazione deve essere presentata a partire dalle ore 10:00 del 29 maggio 2023 e fino alle ore 13:00 del 24 luglio 2023 (fa fede la data della ricevuta rilasciata dal sistema informatico). La procedura di selezione delle domande è “valutativa a graduatoria” in base ai criteri definiti nel bando, per cui non rileva l’ordine di presentazione delle domande.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Per Informazioni e per la predisposizione della pratica:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
BONUS ENERGIA REGIONE MARCHE – PUBBLICATO IL BANDO
Scritto da Naida CostantiniSportello al via alle ore 12 del 18 maggio 2023
Come anticipato nella nostra news del 27 aprile 2023, la Regione Marche ha pubblicato un bando che prevede contributi destinati a PMI e liberi professionisti con sede nelle Marche per la mitigazione degli effetti prodotti dalla crisi internazionale, con riferimento all’incremento delle spese energetiche.
Il contributo è pari al 50% dell´incremento delle spese tra il periodo Gennaio-Dicembre 2021 e Febbraio-Dicembre 2022, con un limite massimo in funzione della dimensione di impresa (Euro 8.500,00 per microimprese, 15.000,00 per piccole imprese, 20.000,00 per medie imprese)
La dotazione complessiva iniziale del bando è di Euro 5,4 mln così suddivisi:
- 2,7 mln con vincolo geografico al cratere del sisma e ai Comuni limitrofi (vedi allegato)
- 2,7 mln per il restante territorio regionale
Le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 12 dell’18 maggio 2023, con ordine cronologico di arrivo. E' pertanto importante caricare la domanda sul portale Sigef nei primi minuti utili.
Di seguito trovate una sintesi del bando.
Per informazioni:
Leonardo Spernanzoni – 0733/279628 – area.finanziaria@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 – costantini@confindustriamacerata.it
Anna Ruffini – 0733/279651 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Allegati:
- Bando
- Fac-simile di domanda
- File Excel di calcolo
- Dichiarazione Deggendorf
- Elenco aree sisma e limitrofe
- Istruzioni per la presentazione tramite Sigef
Cordiali saluti
Il Direttore
Gianni Niccolò
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“BONUS ENERGIA MARCHE - Contributi per i maggiori costi energetici delle imprese”
Dotazione finanziaria
5,4 milioni di euro (2,7 milioni per l’intero territorio regionale e altri 2,7 milioni con vincolo geografico al cratere del sisma e ai Comuni limitrofi). Regione Marche ritiene che le risorse possano incrementarsi nel corso del 2023 a fronte di eventuali economie da progetti FESR; di conseguenza si riserva la possibilità di incrementare la dotazione finanziaria.
Tipologia contributo
Contributo a fondo perduto erogato come aiuto per i costi aggiuntivi dovuti agli aumenti eccezionali dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica necessario per affrontare la crisi energetica derivante dall'impatto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina
Beneficiari
PMI, inclusi le microimprese ed i liberi professionisti, ad esclusione del settore agricolo e della pesca. La sede operativa per la quale si chiede l’agevolazione deve essere censita presso il registro imprese, o Ente equivalente, in data antecedente al 01 febbraio 2021. Il contributo viene erogato come aiuto per i costi aggiuntivi dovuti agli aumenti eccezionali dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica nel quadro del regime di aiuti TF Ucraina. In tutti i casi in cui non sia applicabile il regime sopra indicato, si riserva di utilizzare, come base giuridica, la disciplina prevista dal Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e ss.mm.ii. relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis».
Determinazione del costo massimo ammissibile
L’incremento del costo dei consumi energetici è individuato dalla Regione nei periodi seguenti:
- Periodo ammissibile dal 01/02/2022 al 31/12/2022
- Periodo riferimento dal 01/01/2021 al 31/12/2021
L’aiuto ammonta al 50% del costo massimo ammissibile sull’aumento del costo energetico.
La tabella che segue riporta, per dimensione di impresa, l’aiuto massimo concedibile e la soglia minima di incremento di spesa energetica per accedere al contributo:
Dimensione |
Incremento minimo di spesa ammissibile (*) |
Contributo massimo erogabile |
Micro impresa |
€ 3.000,00 |
€ 8.500,00 |
Piccola impresa |
€ 5.000,00 |
€ 15.000,00 |
Media impresa |
€ 7.500,00 |
€ 20.000,00 |
(*) Equivalente del valore minimo del Costo massimo ammissibile
Le fatture devono essere emesse nei confronti dell’impresa che presenta la domanda. In caso di impresa con più sedi operative nelle Marche, l’impresa presenterà un’unica domanda dichiarando i consumi fino ad un massimo di tre sedi.
L’intervento non si sovrappone ad altri interventi attivati in ambito nazionale, quanto piuttosto è considerato complementare ad altri interventi finanziati con altre fonti in ambito comunitario, nazionale o regionale.
La differenza di costo mensile del periodo ammissibile (2022) sul periodo di riferimento (2021) è moltiplicata per il consumo mensile del beneficiario nel periodo ammissibile (2022), come indicato nella formula seguente.
Costo massimo ammissibile: stabilito secondo la formula di seguito riportata:
(p(t) - p(ref) * 1,5) * q
dove: t = stabilito dalla Regione tra il 1º febbraio 2022 e il 31 dicembre 2022 ("periodo ammissibile")
ref = stabilito dall’UE tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021 ("periodo di riferimento")
p(t) = prezzo medio per unità consumata dal beneficiario nel periodo ammissibile (in EUR/MWh per Energia e in EUR/SMC per il Gas)
p(ref) = prezzo medio per unità consumata dal beneficiario nel periodo di riferimento (in EUR/MWh per Energia e in EUR/SMC per il Gas)
1,5 = parametro fisso stabilito dalla UE
q = quantitativo acquistato da fornitori esterni e consumato dal beneficiario in qualità di consumatore finale. È determinato dalla Regione Marche come q(t), vale a dire il consumo del beneficiario nel periodo ammissibile
Per il calcolo del Costo massimo ammissibile i richiedenti dovranno scaricare da SIGEF una tabella già impostata in cui inserire gli imponibili delle fatture pagate, i consumi di gas ed energia, il numero e la data delle fatture. La tabella compilata andrà inserita nel sistema informatico SIGEF. La spesa ammissibile include unicamente il costo della materia prima energia, esclusi oneri di trasporto, ecc.
Ulteriori caratteristiche
- Le domande saranno presentate “a sportello”, dalle 12:00 dell’18.05.2023 alle 12:00 del 06.06.2023. La domanda (FAC-SIMILE riportato nell’Allegato B) dovrà essere compilata on line (https://sigef.regione.marche.it) mediante specifica smart card abilitata al sistema. La domanda è resa nella forma di autocertificazione e deve essere presentata esclusivamente dal titolare/legale rappresentante dell’attività economica richiedente.
- Al raggiungimento del limite della dotazione finanziaria, si terrà in ogni caso aperta la possibilità di fare domanda, al fine di avere una graduatoria per eventuali nuove risorse assegnabili all’intervento nel corso del 2023, senza che questo comporti alcun impegno finanziario da parte della Regione Marche;
- Tali domande potranno accedere alla fase di istruttoria qualora si rendessero disponibili le necessarie risorse a valere sulla dotazione finanziaria;
- L’aiuto è calcolato e concesso sulla base di quanto dichiarato dai partecipanti nella domanda. Inoltre, a dimostrazione della spesa, in fase di domanda andranno indicati gli estremi, gli importi e i dati di consumo delle fatture e presentate le fatture stesse;
- I quantitativi consumati su cui si effettueranno i calcoli della spesa, sono esclusivamente quelli acquistati da fornitori esterni e consumati dall’impresa (sono escluse le vendite e la produzione propria);
- I contributi devono essere concessi e liquidati entro la data del 31.12.2023, data di fine ammissibilità della spesa del POR FESR 14-20;
- La concessione e l’erogazione del contributo in favore delle imprese è subordinato al perfezionamento dell’impegno sul bilancio della Regione Marche a seguito della approvazione della graduatoria dei Beneficiari;
- L’intervento è gestito dalla Direzione Attività produttive, Imprese – Settore Industria, Artigianato, Credito in collaborazione con la Direzione Programmazione integrata Risorse comunitarie e nazionali e con il supporto di SVEM per quanto riguarda la gestione, concessione e liquidazione del contributo.
In allegato delle brevi schede di sintesi di bandi in uscita e di prossima pubblicazione.
Per informazioni, valutazione di fattibilità e preparazione della pratiche agevolative contattare il Servizio Finanziario
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
BANDI “LIFE” 2023 - Webinar sui nuovi bandi il 2 maggio 2023
Scritto da Stefano grandinettiIl 18 aprile 2023 l’Agenzia esecutiva per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA) ha pubblicato i nuovi bandi del Programma LIFE (fanno eccezione le call del sottoprogramma «Transizione verso l'energia pulita», che verranno pubblicate l’11 maggio 2023).
Il programma LIFE è l'unico programma di finanziamento dedicato in maniera specifica all'ambiente e all'azione per il clima e svolge un ruolo cruciale nel sostenere l'attuazione della legislazione e delle politiche dell'Unione in tali settori. La dotazione finanziaria per l'attuazione del programma LIFE per il periodo 2021 - 2027 è fissata a 5.4 miliardi di euro (a prezzi correnti).
L'obiettivo generale del programma LIFE consiste nel contribuire al passaggio a un'economia sostenibile, circolare, efficiente in termini di energia, basata sulle energie rinnovabili, climaticamente neutra e resiliente ai cambiamenti climatici. Il fine ultimo è quello di tutelare, ripristinare e migliorare la qualità dell'ambiente, di interrompere e invertire il processo di perdita della biodiversità, nonché di contrastare il degrado degli ecosistemi in modo da favorire lo sviluppo sostenibile.
Il programma LIFE è diviso in due sezioni, ognuna delle quali è suddivisa a sua volta in due sottoprogrammi. Più precisamente, il programma è così strutturato:
- il settore «Ambiente», che include:
- il sottoprogramma «Natura e biodiversità»;
- il sottoprogramma «Economia circolare e qualità della vita»;
- il settore «Azione per il clima», che include:
- il sottoprogramma «Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici»;
- il sottoprogramma «Transizione verso l'energia pulita».
Le call 2023 del sottoprogramma “Economia circolare e qualità della vita” hanno un budget complessivo indicativo di 81 000 000 euro; quelle del sottoprogramma “Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici” hanno una dotazione finanziaria di 66 350 000 euro.
Le scadenze per presentare le proposte sono le seguenti
- Economia circolare e qualità della vita: 6 settembre 2023;
- Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: 21 settembre 2023;
- Transizione verso l'energia pulita: 16 novembre 2023.
Confindustria ha organizzato un webinar di approfondimento sui nuovi bandi 2023, le principali novità ed i temi prioritari, in cui interverrà l’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA)
Il webinar si svolgerà il 2 maggio 2023, dalle ore 11:00 alle ore 13:00.
Per partecipare è necessario compilare il form di iscrizione al seguente link:
https://confindustria.zoom.us/webinar/register/WN_Lqp27y3DRV-m7dK9kMrSdQ
Per trovare tutte le informazioni potete consultare la pagina web dedicata ai bandi LIFE 2023
Per Informazioni:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
NUOVO BANDO LEGGE 181/89 Area di crisi industriale complessa del Fermano e del Maceratese - Civitanova Marche 27 aprile 2023 - h. 15:30
Scritto da Naida CostantiniRegione Marche, Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed Invitalia organizzano l’evento informativo
“NUOVO BANDO LEGGE 181/89 Area di crisi industriale complessa del Fermano e del Maceratese”
L’iniziativa si terrà giovedì 27 aprile p.v. alle ore 15:30 presso il Cinema Teatro Cecchetti, Viale Vittorio Veneto 128, Civitanova Marche, come da programma allegato.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emanerà a breve il nuovo avviso e l’evento sarà quindi l’occasione per illustrarne le modalità di gestione e partecipazione.
Per Informazioni:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
BANDO REGIONALE PER LA CREAZIONE D’IMPRESA
Scritto da Stefano grandinettiLE DOMANDE PER LA SECONDA FINESTRA POSSONO ESSERE INVIATE
DAL 1 MAGGIO 2023 FINO ALLA SCADENZA DEL 31 LUGLIO 2023
La Regione Marche ha approvato nel corso del 2022 il bando per il sostegno alla creazione di nuove imprese finalizzate a favorire l’occupazione nella regione Marche.
Le domande pervenute al 31 dicembre 2022 sono state 813.
La finalità è quella di sostenere la creazione di nuove realtà produttive o di servizio compresi gli studi professionali, singoli o associati, e liberi professionisti con sede operativa nella regione Marche, in grado di creare nuova occupazione.
Le imprese, i liberi professionisti e gli studi professionali ammissibili a contributo devono costituirsi dopo la presentazione della domanda di contributo da parte di un soggetto disoccupato avente i requisiti di cui all’art.4 (per costituzione si intende l’acquisizione della P.IVA e l’iscrizione alla Camera di Commercio nel caso di imprese).
BENEFICIARI
I soggetti che possono presentare domanda di contributo devono essere:
- Disoccupati (inclusi gli inoccupati), ai sensi del D. Lgs. n. 150/2015 e ss.mm.ii. iscritti ai CPI, con le seguenti caratteristiche:
- residenti nei comuni della regione Marche;
- avere un’età compresa tra 18 e 65 anni.
CONTRIBUTI
Ciascuna impresa (inclusi liberi professionisti e gli studi professionali) può accedere ad un solo contributo per un importo pari ad euro 20.000,00, da erogare in regime “DE MINIMIS”
Le domande per la seconda finestra possono essere inviate dal 1 Maggio 2023 fino alla scadenza del 31 luglio 2023, utilizzando il formulario presente su SIFORM2.
SINTESI DELLA NORMATIVA - LINK
Per Informazioni:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
RIAPERTURA OPERATIVITÀ SIMEST A SOSTEGNO DELLE IMPRESE COLPITE DAL CONFLITTO IN UCRAINA
Scritto da Stefano grandinettiRipartono due strumenti Simest a supporto delle imprese colpite dal conflitto in Ucraina, sono due linee di finanziamento con rimborso a tasso zero e una quota a fondo perduto fino al 40%
Dalle ore 12:00 del 3 maggio 2023 e fino alle ore 18:00 del 31 ottobre 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, sarà infatti possibile presentare domanda di finanziamento attraverso il portale Simest.
1) Il primo strumento intende sostenere le imprese con esportazioni dirette verso l’Ucraina e/o la Federazione Russa e/o la Bielorussia che a seguito dello scoppio del conflitto hanno subito una perdita di fatturato nei predetti Paesi nell’esercizio 2022.
Possono accedere allo strumento le imprese che, alla data di presentazione della domanda, abbiano realizzato un fatturato estero verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 10% del fatturato estero complessivo e che abbiano conseguito, nell’esercizio 2022, un calo del fatturato estero verso l’Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia di almeno il 20% rispetto al valore del fatturato estero medio complessivo realizzato nel biennio precedente verso le medesime geografie.
2) Il secondo strumento invece è destinato alle imprese con approvvigionamenti da Ucraina
e/o Federazione Russa e/o Bielorussia per fare fronte agli impatti negativi sulle esportazioni derivanti dalle difficoltà o dai rincari degli approvvigionamenti, a seguito della crisi in atto in Ucraina.
Possono accedere a tale intervento agevolativo le imprese che, alla data di presentazione della domanda:
- presentino un rapporto fatturato medio estero totale / fatturato medio totale (relativamente agli anni 2020-2021) pari almeno al 10%;
- dichiarino di aver registrato, sulla base dei bilanci relativi agli anni 2020 e 2021, approvvigionamenti diretti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia (anche funzionali alla realizzazione del fatturato estero);
- in assenza di approvvigionamenti diretti, dichiarino, in alternativa: a) di approvvigionarsi da fornitori che hanno approvvigionamenti diretti e/o indiretti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, sulla base dei bilanci relativi agli anni 2020 e 2021; b) di fare parte di un gruppo comprendente almeno un’impresa che si è approvvigionata direttamente e/o indirettamente da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, sulla base dei bilanci relativi agli anni 2020 e 2021. In tale ipotesi, il requisito è soddisfatto se è posseduto da almeno una delle imprese del gruppo (anche diversa dall’impresa richiedente).
L’impresa dovrà inoltre dichiarare, in relazione all’esercizio 2022, il rispetto di almeno uno dei seguenti requisiti:
- un aumento del costo medio unitario degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del biennio 2020-2021;
- una riduzione dei quantitativi di approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 20% rispetto alla media del biennio 2020-2021.
Caratteristiche degli strumenti:
- Duplice tipologia di agevolazione: finanziamento con rimborso a tasso zero in regime de minimis, accompagnato da un’eventuale quota di cofinanziamento a fondo perduto, in regime di Temporary Crisis Framework, fino al 40% dell’intervento complessivo;
- soggetti beneficiari: PMI e MidCap ovvero quelle imprese non qualificabili come PMI con un numero di dipendenti non superiore alle 1.500 unità;
- importo dell’intervento agevolativo: è pari al massimo al 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci ed è compreso tra un minimo di 50.000 euro ed un massimo di 1 o 2 milioni di euro, a seconda della classe di scoring. Fermo restando l’importo massimo dell’intervento agevolativo, l’esposizione complessiva dell’impresa verso il Fondo 394/81 non potrà superare il 50% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci;
- durata del finanziamento: il finanziamento ha una durata complessiva di 6 anni, suddivisi in due periodi: preammortamento e ammortamento. Il periodo di preammortamento decorre dalla data di erogazione del finanziamento e termina alla fine del secondo esercizio intero successivo a tale data. Il periodo di ammortamento decorre invece dal termine del periodo di preammortamento e dura per i successivi 4 anni;
- tasso del finanziamento: durante il periodo di preammortamento gli interessi sono corrisposti al tasso di riferimento mentre nel periodo di ammortamento viene applicato un tasso di interesse agevolato pari allo 0%;
- rimborso: avviene in 8 rate semestrali posticipate a capitale costante;
- garanzie: il finanziamento può essere assistito da idonee garanzie la cui misura varia, in funzione della classe di scoring, tra un minimo dello 0% ed un massimo del 40% per le società di capitali, tra lo 0% e il 60% per le società non di capitali;
- erogazione: in una sola tranche pari al 100% dell’importo complessivo;
- spese ammissibili: a titolo esemplificativo, sono ammissibili spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia; spese per investimenti per la sostenibilità in Italia; spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale; spese per consulenze; spese di natura promozionale; ecc.
Documentazione di riferimento:
- Delibera quadro del Comitato Agevolazioni Simest;
- Circolare 1/394/2023 – Sostegno alle imprese italiane esportatrici in Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia;
- Circolare 2/394/2023 – Sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia.
Per Informazioni e per la predisposizione della pratica:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
CONTRIBUTI ALLA DECARBONIZZAZIONE DEI SETTORI "HARD TO ABATE"
Scritto da Stefano grandinettiLa misura Hard To Abate (HTA) sostiene progetti di investimento e progetti di ricerca e di sviluppo per la decarbonizzazione dei processi industriali, principalmente attraverso l’utilizzo di idrogeno a basse emissioni di carbonio, nei settori oggi più inquinanti e difficili da riconvertire e che utilizzano i combustibili fossili come fonte di energia (cemento, cartiere, ceramica, industrie del vetro, ecc.).
L’incentivo promosso dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, è gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria, a valere sulle risorse disposizione della Missione 2, Componente 2 PNRR per l’Investimento 3.2 “Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate”, è pari ad 1 miliardo di euro.
PROGETTI AMMISSIBILI
Sono ammessi Piani di decarbonizzazione che prevedano in alternativa, uno dei seguenti progetti:
1. Ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l'uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in
processi industriali, eventualmente abbinato ad un progetto di tipo 3.
2. Investimento per l'uso di idrogeno a basse emissioni in processi industriali, eventualmente abbinato a un
progetto di tipo 1. o 3.
3. Investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione all'idrogeno grigio.
Decorrenza spese: dalla domanda, ultimati entro 36 mesi dalla concessione, e comunque entro l'11 maggio 2026 - Importo spesa: minimo 500.000 euro
BENEFICIARI
Imprese di qualsiasi dimensione che intendono realizzare un Piano di decarbonizzazione industriale, costituite e attive al Registro Imprese, che dispongano di almeno due bilanci o dichiarazione dei redditi, in regola con gli obblighi contributivi.
Per i progetti di cui ai punti 1. e 2. l'attività deve essere riferita ai seguenti codici ATECO 2007:
Codice ATECO Descrizione
• 10 • Industrie alimentari
• 11 • Industria delle bevande
• 13 • Industria tessile
• 17 • Fabbricazione di carta e di prodotti di carta
• 19.2 • Fabbricazione di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
• 20 • Fabbricazione di prodotti chimici
• 21 • Fabbricazione prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
• 22 • Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
• 23.1 • Fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro
• 23.2 • Prodotti refrattari
• 23.3 • Piastrelle di ceramica, mattoni e tegole
• 23.4 • Fabbricazione di altri prodotti in porcellana e in ceramica
• 23.5 • Produzione di cemento, calce e gesso
• 24 • Metallurgia
• 25.5 • Fucinatura, imbottitura, stampatura e profilatura di metalli
• 26.1 • Microelettronica
Per progetti afferenti ad attività industriali non rientranti tra gli Ateco previsti, l'ammissibilità è valutata da Invitalia in fase istruttoria.
Per i progetti di cui al punto 1 sono ammissibili anche le imprese produttrici di tecnologie impiegabili nelle attività riferibili ai codici ATECO 2007 di cui sopra, oppure gli organismi di ricerca in qualità di coproponenti.
Sono ammessi i progetti congiunti fino ad un massimo di 5 soggetti.
1) RICERCA INDUSTRIALE E/O SVILUPPO SPERIMENTALE PER L'USO DI IDROGENO A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO IN PROCESSI INDUSTRIALI
Interventi ammissibili
Realizzazione di un prototipo di macchinario o linea produttiva che utilizzi idrogeno anche a basse emissioni di carbonio per almeno il 10% del fabbisogno termico del prototipo stesso.
Spese ammissibili
a) personale, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca e
sviluppo, anche in rapporto di collaborazione
b) strumenti e attrezzature nuove di fabbrica
c) ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti, consulenze e servizi
d) spese generali forfettarie del 25%
e) materiali
Agevolazione
Contributi alla spesa, in misura del 50% per la ricerca industriale e 25% per lo sviluppo sperimentale.
Le agevolazioni sono maggiorate fino ad un'intensità massima dell'80%, nelle seguenti misure:
- 10% per le medie imprese, 20% per piccole imprese, solo per la quota di costi sostenuti dalle imprese di
tali dimensioni
- 15% se il progetto comporta una collaborazione effettiva fra imprese o uno o più organismi di ricerca, purché questi ultimi sostengano almeno il 10% dei costi ammissibili; oppure se il progetto prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una è PMI e non prevede che una singola impresa sostenga da sola più del 70% dei costi ammissibili.
L'aiuto massimo non può in ogni caso superare 35 milioni di euro per i progetti in prevalenza di ricerca
industriale, 25 milioni di euro per i progetti in prevalenza di ricerca sperimentale.
Regime: Regolamento GBER art. 25
2) INVESTIMENTO PER L'USO DI IDROGENO A BASSE EMISSIONI IN PROCESSI INDUSTRIALI
Interventi ammissibili
Investimenti di sostituzione o modifica di macchinari o linee produttive alimentati da fonti fossili con macchinari o linee produttive che utilizzano idrogeno a basse emissioni di carbonio nella misura minima del
10% del fabbisogno termico del macchinario o della linea produttiva, ed eventualmente in via residuale o
garantendo un costo di investimento inferiore al 40% dell'intero progetto, all'elettrificazione dei processi
produttivi.
L'intervento inoltre deve consentire di ridurre alternativamente:
- di almeno il 40%, rispetto alla situazione precedente la concessione delle agevolazioni, le emissioni dirette
di gas a effetto serra dell'investimento;
- di ameno il 20%, rispetto alla situazione precedente la concessione delle agevolazioni, il consumo medio
annuo di energia primaria totale non rinnovabile riferito all'investimento (risparmio energetico).
Spese ammissibili
Macchinari impianti e attrezzature varie nuove di fabbrica
Agevolazione
Contributo in conto impianti pari al:
- 60% dei costi per interventi finalizzati all'uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio, o del 30% in caso
di progetti di risparmio energetico;
- 30% dei costi per gli interventi finalizzati all'elettrificazione dei processi produttivi, anche in caso di
progetti di risparmio energetico
L'aiuto massimo concedibile non può essere superiore a 200 milioni di euro per impresa.
Regime: Temporary Crisis Framework Russia Ucraina sezione 2.6
3) INVESTIMENTO PER LA PRODUZIONE DI IDROGENO RINNOVABILE IN SOSTITUZIONE ALL'IDROGENO GRIGIO
• Interventi ammissibili
Progetti che prevedano uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile e relativi sistemi
ausiliari necessari al processo produttivo, incluso i sistemi di stoccaggio ed eventualmente uno o più impianti addizionali asserviti agli elettrolizzatori ed uno o più sistemi di stoccaggio (behind-the-meter) dell'energia elettrica prodotta dagli impianti asserviti. Gli impianti di produzione di idrogeno rinnovabile devono garantire un consumo di energia elettrica minore uguale a 58 MWh/tH2.
Spese ammissibili
a) opere murarie e assimilate, nei limiti del 10%
b) macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica
c) programmi informatici, brevetti, licenze, know how, conoscenze tecniche, nei limiti del 10% dei costi
d) progettazione degli impianti, nel limite del 20% dei costi
Agevolazione
Contributo in conto impianti nella misura del:
- 45% dei costi per elettrolizzatori, sistemi ausiliari e di stoccaggio, e impianti addizionali asserviti;
- 30% dei costi per sistemi di stoccaggio dell'energia elettrica
Sono previste maggiorazioni pari al 10% per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese.
L'aiuto massimo concedibile non può essere superiore a 30 milioni di euro per impresa per progetto
PRESENTAZIONE E VALUTAZIONE DELLA DOMANDA
I progetti devono essere predisposti sulla piattaforma web di Invitalia, firmati digitalmente e inviati alla PEC avviso_mase_hardtoabate@postacert.invitalia.it a partire dal 20 marzo e fino alle ore 10.00 del 30 giugno 2023. Procedura negoziale con procedimento valutativo a sportello.
Link Https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/sosteniamo-grandi-investimenti/hard-to-abate
Per Informazioni:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
S3 - Strategia di specializzazione Intelligente “PRODOTTI PER LA CULTURA E L’EDUCAZIONE” - Macerata 13 Marzo 2023, ore 17:00 - Quinto appuntamento dei Tavoli Tematici della S3
Scritto da Stefano grandinettiLunedì 13 Marzo alle h 17:00, si svolgerà presso la Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, Piazza V. Veneto, 2 a Macerata il Tavolo dedicato ai Prodotti per la Cultura e l'Educazione.
Per partecipare all'evento è necessario registrarsi al seguente link
Il Direttore
Gianni Niccolò
Dal 2 maggio al 16 giugno 2023 è aperta la procedura informatica per la compilazione delle domande del bando ISI 2022
L’AVVISO ISI 2022 ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, nonché incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.
· DESTINATARI DEI FINANZIAMENTI:
L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, secondo le distinzioni specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento; in particolare, quale intervento sistemico per la sicurezza sul lavoro, l’Asse 1.2 permette di sostenere gli investimenti per l’adozione di modelli organizzativi e responsabilità sociale anche alle imprese impegnate nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola lavoro)
· INIZIATIVE AMMISSIBILI
Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:
- Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale - Assi di finanziamento 1.1 e 1.2;
- Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) - Asse di finanziamento 2;
- Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto - Asse di finanziamento 3;
- Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività - Asse di finanziamento 4;
- Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli - Asse di finanziamento 5.
· CONTRIBUTI
Le risorse finanziarie destinate dall’Inail, ai progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sono ripartite per regione/provincia autonoma e per assi di finanziamento.
Il finanziamento, in conto capitale, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’iva, come di seguito riportato.
a) Per gli Assi 1, 2, 3 e 4 il finanziamento è pari al 65% delle predette spese, fermo restando i seguenti limiti:
- Assi 1, 2, 3, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 5.000,00 euro né superiore a 130.000,00 euro. Non è previsto alcun limite minimo di finanziamento per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale di cui all’allegato (Asse di finanziamento 1.2);
- Asse 4, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 2.000,00 euro né superiore a 50.000,00 euro.
b) Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:
- 40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1);
- 50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2),
e per ciascun progetto il finanziamento non potrà essere inferiore a 1.000,00 euro né superiore a 60.000,00 euro.
· PROCEDURE E TERMINI
Sul portale Inail - nella sezione Accedi ai Servizi Online - le imprese hanno a disposizione una procedura informatica che consente di inserire la domanda di finanziamento con le modalità indicate negli Avvisi regionali. La domanda compilata e registrata, esclusivamente, in modalità telematica, dovrà essere inoltrata allo sportello informatico per l’acquisizione dell’ordine cronologico, secondo quanto riportato nel documento “Regole Tecniche e modalità di svolgimento”.
Dal giorno 2 maggio 2023 al giorno 16 giugno 2023, ore 18:00, è aperta la procedura informatica per la compilazione delle domande relative al bando Isi 2022.
Entro il 16 giugno 2023 il calendario sarà aggiornato con la pubblicazione delle successive date.
Per Informazioni e per la presentazione della domanda di finanziamento:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – 0733/279654 - 331/1907180 – costantini@confindusriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
Altro...
FONDI EUROPEI, OPPORTUNITÀ E NUOVE SFIDE - INCONTRO PROVINCIALE DI PRESENTAZIONE E APPROFONDIMENTO DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2021-2027
Scritto da Stefano grandinettiSi terrà venerdì 24 febbraio 2023, alle ore 15:30, a Macerata, presso la sede dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione, via Giovan Battista Velluti, 41 – fraz. Piediripa un incontro di presentazione delle misure della nuova programmazione comunitaria 2021-2027.
In allegato il programma dell’incontro.
Il Direttore
Gianni Niccolò
FINANZA AGEVOLATA: Bonus Export Digitale
Scritto da Leonardo SpernanzoniIl Ministero degli Esteri e l’Agenzia ICE mirano a sostenere le attività di internazionalizzazione, sostenute attraverso soluzioni digitali.
Il contributo stanziato, in precedenza rivolto solo alle microimprese, con provvedimento del 14.12.2022 è divenuto accessibile anche alle piccole imprese manifatturiere (dimensioni inferiori a 50 dipendenti e con un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di Euro).
L'impresa richiedente deve possedere i seguenti requisiti:
- Codice ATECO primario compreso tra i codici 10 e 33;
- Sede in Italia, anche costituita in forma di reti o consorzi.
Il bonus finanzia le spese per l’acquisto di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate, che comprendono:
- realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile;
- realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedono l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;
- realizzazione di servizi accessori all’e-commerce;
- realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale;
- digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione;
- servizi di CMS (Content Management System);
- iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing;
- servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano;
- upgrade delle dotazioni di hardware necessarie alla realizzazione dei servizi sopra elencati.
Il contributo è concesso in "de minimis" per i seguenti importi:
- 4.000 Euro a fronte di spese ammissibili pari ad almeno 5.000 Euro (IVA esclusa);
- 22.500 Euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili pari ad almeno 25.000 Euro (IVA esclusa).
Gli step per la compilazione della domanda sono i seguenti:
- accesso mediante SPID nell’apposita sezione “Bonus Export Digitale” del sito web di Invitalia;
- inserimento delle informazioni richieste;
- generazione del modulo di domanda;
- presentazione della domanda;
Invitalia valuterà prioritariamente le imprese che abbiano partecipato o partecipino ad iniziative e programmi governativi per l’inserimento delle aziende italiane nelle piattaforme E-Commerce internazionali e per la transizione digitale delle aziende esportatrici.
Il contributo viene erogato in un’unica soluzione in seguito all'ammissione all'elenco dei beneficiari e alla rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dedicato.
Per maggiori dettagli circa gli allegati da presentare e la procedura da seguire si fa riferimento al bando e ai suoi allegati, disponibili a fondo pagina.
Per Informazioni:
Anna Ruffini – telefono 0733 279651 – mail a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – telefono 0733 279654 – mail costantini@confindustriamacerata.it
Leonardo Spernanzoni – telefono 0733 279628 – mail area.finanziaria@confindustriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
FINANZA AGEVOLATA: Bando Internazionalizzazione I° Semestre 2023
Scritto da Leonardo SpernanzoniLa Regione Marche, l'Agenzia per il Turismo e l'Internazionalizzazione (ATIM) e la Camera di Commercio delle Marche intendono continuare a sostenere le imprese del territorio che parteciperanno alle fiere nazionali ed internazionali che si svolgeranno nel primo semestre 2023.
DESTINATARI E REQUISITI
Sono ammesse ai contributi le MPMI delle Marche che al momento della presentazione della domanda:
● risultino iscritte e attive al Registro delle Imprese;
● abbiano sede legale o unità locale, almeno una delle quali con addetti, nel territorio delle Marche;
● non siano sottoposte a fallimento, concordato fallimentare, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria, concordato preventivo con effetti liquidatori;
● non abbiano in corso contratti di fornitura di beni-servizi, anche a titolo gratuito, con la Camera di Commercio delle Marche.
L’impresa non dovrà aver beneficiato o beneficiare di altri contributi o vantaggi economici di qualunque genere per l’abbattimento delle spese, per la partecipazione alla medesima iniziativa, da parte di amministrazioni pubbliche.
L’impresa beneficiaria del contributo è tenuta ad esporre in maniera evidente nel proprio stand nell’ambito dell’evento fieristico, una targa, un manifesto, una vela o un banner, di dimensioni proporzionate agli spazi occupati, che riporti l’immagine coordinata a 4 loghi. L’impresa dovrà pertanto fornire alla Camera di Commercio le foto in JPG dello stand (nel caso di fiera virtuale il PDF dello screenshot) a riprova di quanto sopra.
MANIFESTAZIONI AMMESSE A CONTRIBUTO
● fiere in presenza svolte in un paese estero;
● fiere in presenza a carattere internazionale che si svolgono in Italia, “certificate” e “non certificate” consultabili nei calendari pubblicati sul sito www.marche.camcom.it;
● le fiere in presenza che si svolgono nelle Marche e che promuovano le eccellenze della Regione;
● le fiere digitali a prescindere dalla territorialità e dall'iscrizione al calendario fiere internazionali.
SPESE AMMISSIBILI
Per le fiere in presenza:
1. noleggio spazi espositivi ed allestimento stand;
2. realizzazione immagini coordinate a 4 loghi per stand fisico presso il quartiere fieristico;
3. assicurazioni collegate all’esposizione in fiera;
4. iscrizione al catalogo ufficiale;
5. servizio di trasporto del materiale da allestimento ed espositivo fatturato da soggetti terzi e relativo a soli mezzi commerciali (non sono ammesse spese a carico del beneficiario per pedaggi, carburanti, parcheggi, ecc.);
6. attività di interpretariato e segreteria con personale esterno all’impresa incaricato specificamente per l’evento fieristico;
7. assistenza tecnica e partecipazione a corsi di formazione specialistica per la preparazione ai mercati internazionali;
8. partecipazione ad iniziative promozionali e di marketing a pagamento previste dal programma ufficiale della fiera (workshop, BtoB, outgoing, ecc.), comprese quelle rivolte all’incontro con buyer esteri proposte, organizzate o partecipate da ITA (Italian Trade Agency) in Italia o in Paesi esteri;
9. biglietto aereo, A/R per una sola persona e collegato all’acquisto a titolo oneroso dello spazio fieristico in una paese estero. L’impresa dovrà allegare alla domanda copia del biglietto aereo nominativo con l’importo speso e debitamente quietanzato. Il biglietto dovrà essere intestato al legale rappresentante dell'impresa o suo delegato. In caso di delega dovrà essere allegata copia della dichiarazione di delega con firma autografa del delegante e delegato per accettazione con carte d’identità allegate. Il paese estero di destinazione e il periodo di viaggio devono sostanzialmente coincidere con la sede della fiera e con il periodo di svolgimento dell'evento fieristico per cui si richiede il contributo. La spesa massima riconosciuta per il volo estero A/R è pari a € 1.500 inclusi tasse e oneri.
Per le fiere digitali:
1. costi di iscrizione alla fiera e ai relativi servizi (hosting, produzione di contenuti digitali);
2. realizzazione immagini coordinate a 4 loghi per stand virtuale.
Il contributo viene concesso in base alle seguenti tipologie di fiere:
A. Fiere in Italia: 60% dei costi ammissibili e quietanzati, al netto dell’IVA, per le voci di cui sopra fino ad un massimo di € 4.500;
B. Fiere all’estero (in paesi UE): 60% dei costi ammissibili e quietanzati, al netto dell’IVA, per le voci di cui sopra fino ad un massimo di € 4.500;
C. Fiere all’estero (in paesi EXTRA UE): 60% dei costi, ammissibili e quietanzati, al netto dell’IVA, per le voci di cui sopra fino ad un massimo di € 5.500;
D. Fiere nelle Marche: 60% dei costi ammissibili e quietanzati, al netto dell’IVA, per le voci di cui sopra fino ad un massimo di € 400;
E. Fiere digitali: 60% dei costi ammissibili e quietanzati, al netto dell’IVA, per le voci di cui sopra fino ad un massimo di € 1.500.
MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO
Ogni domanda potrà essere inviata solo per via telematica e riferita ad una singola fiera fino ad un massimo di tre domande, di cui massimo due domande per lo stesso tipo di fiera (A, B, C, D, E). La domanda si dovrà riferire alle fiere tenutesi nel primo semestre 2023. Il bando sarà accessibile dalle 10:00 del 07.07.2023 per consentire la precompilazione della pratica mentre l'invio sarà possibile dalle 10:00 del 12.07.2023 alle 16:00 del 19.07.2023 attraverso il sistema WebTelemaco di Infocamere (in allegato il Manuale della pratica telematica). Le domande verranno accolte secondo il criterio cronologico sino ad esaurimento della disponibilità finanziaria (€ 800.000).
Per maggiori dettagli circa gli allegati da presentare e la procedura da seguire per effettuare l'invio telematico si fa riferimento al bando e ai suoi allegati.
Per Informazioni:
Anna Ruffini – telefono 0733 279651 – mail a.ruffini@confindustriamacerata.it
Naida Costantini – telefono 0733 279654 – mail costantini@confindustriamacerata.it
Leonardo Spernanzoni – telefono 0733 279628 – mail area.finanziaria@confindustriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò
Il Decreto interministeriale MISE-MEF 22 aprile 2022 concernente la “Nuova disciplina per l’acquisto di beni strumentali (Nuova Sabatini)” stabilisce i requisiti, le condizioni di accesso e la misura massima dei contributi e ne disciplina le modalità di concessione, erogazione e controllo, per gli investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali, tenuto conto delle modifiche disposte e delle linee di intervento definite dalla nuova normativa.
In particolare, gli interventi agevolativi sono articolati, in conformità con le predette disposizioni, nelle seguenti linee di intervento:
- agevolazioni per investimenti in beni strumentali;
- agevolazioni per investimenti 4.0;
- agevolazioni per investimenti green.
Per le domande presentate anteriormente ai termini iniziali previsti dal provvedimento (1° Gennaio 2023), continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 25 gennaio 2016 e alle relative circolari operative.
NUOVA SABATINI PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI, 4.0 E GREEN (Nuova Sabatini Green)
La Circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823 detta termini e modalità di presentazione delle domande per la concessione e l’erogazione dei contributi di cui al decreto 22 aprile 2022, recante la disciplina dei contributi e dei finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di micro, piccole e medie imprese (c.d. Nuova Sabatini Green), per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023.
L’articolo 1, comma 227, della legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio 2020) ha disposto l’attribuzione di una specifica dotazione finanziaria nell’ambito delle risorse destinate alla misura Nuova Sabatini per investimenti a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese.
Nello specifico, si tratta di «investimenti green» correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento. In attuazione della predetta norma, il decreto interministeriale 22 aprile 2022 prevede, ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.
BENEFICIARI
Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese; le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo registro delle imprese;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea, ferma restando la possibilità per l’impresa di regolarizzare la propria posizione, anche successivamente alla data di presentazione della domanda;
- non si trovano in condizioni tali da risultare “imprese in difficoltà”.
Le imprese di cui sopra devono avere al momento della presentazione della domanda la sede legale o una unità locale in Italia. Possono, inoltre, presentare domanda di agevolazione le imprese non residenti nel territorio italiano, con sede legale in uno Stato membro dell’Unione Europea e che alla data di presentazione della domanda non hanno una unità locale in Italia. In tal caso, il possesso dell’unità locale in Italia deve essere dimostrato, pena la revoca delle agevolazioni concesse, in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.
Non possono beneficiare delle agevolazioni le imprese operanti nei settori delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).
INIZIATIVE AMMISSIBILI
L'agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n. 16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità); a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
- autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
- correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Gli «investimenti green» sono quelli correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Con riferimento alle imprese operanti in settori diversi da quelli agricolo, forestale, della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, i programmi d’investimento devono essere riconducibili, nei limiti e alle condizioni stabiliti nel regolamento GBER, a una delle tipologie di cui all’articolo 17 “Aiuti agli investimenti a favore delle PMI” del regolamento stesso:
- creazione di un nuovo stabilimento;
- ampliamento di uno stabilimento esistente;
- diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
- trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
- acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
- lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;
- gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
- l’operazione avviene a condizioni di mercato.
Nel caso di imprese attive nel settore dei trasporti, le spese relative al solo acquisto dei mezzi e delle attrezzature sono ammissibili qualora sostenute nell’ambito di un programma d’investimento rientrante nelle tipologie di cui sopra.
Fatta eccezione per le imprese che svolgono:
- attività di produzione di energia elettrica (codice 35.11), per le quali è ammissibile il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia;
- attività agricola ai sensi dell’art. 2135, C.c., per le quali è ammissibile il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili;
per le imprese esercenti attività diverse dalle predette l’acquisto di un impianto di produzione energetica (ad esempio impianto fotovoltaico, di cogenerazione, mini eolico o micro-generatori, ecc.), per risultare ammissibile, deve far parte di un più ampio programma di investimento che:
-deve risultare organico / funzionale / coerente con l’attività svolta dall’impresa;
-deve essere riconducibile ad una delle tipologie di investimento previste nei Regolamenti UE applicabili per settore.
Il programma d’investimento, unitariamente considerato, deve essere avviato in data successiva - ossia in data non coincidente né antecedente - alla data di trasmissione, tramite posta elettronica certificata, della domanda di accesso al contributo al soggetto finanziatore, pena la revoca totale delle agevolazioni. Il programma si considera avviato se si verifica una delle seguenti condizioni:
- l’impresa ha assunto impegni giuridicamente vincolanti, ivi inclusa la stipula di contratti o l’emissione di conferme d’ordine, atti a ordinare macchinari, attrezzature, impianti, software o qualsiasi altro impegno che renda irreversibile il programma, a seconda di quale condizione si verifichi prima;
- sono state emesse fatture relative a uno o più beni che compongono il programma;
- sono stati effettuati pagamenti, anche in acconto, relativi a uno o più beni che compongono il programma d’investimento.
I programmi d’investimento previsti nella domanda di agevolazione devono fare riferimento ad una sola unità locale e non possono, in ogni caso, essere frazionati su più sedi o unità locali dell’impresa. Qualora la PMI voglia effettuare programmi d’investimento riferiti a più unità produttive deve presentare per ogni unità locale una diversa domanda di agevolazione.
I beni oggetto del programma d’investimento non possono essere alienati, ceduti o distratti dall’uso produttivo previsto nei tre anni successivi alla data di ultimazione del programma medesimo.
Non sono ammesse le spese:
- riguardanti l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti;
- per l’acquisto di componenti, impianti e attrezzature che non soddisfano il requisito dell’autonomia funzionale;
- relative a macchinari / impianti e attrezzature usati, fatti salvi i beni “ad uso mostra” e quelli venduti “con riserva di gradimento” o “a prova” ai sensi degli artt. 1520 e 1521, C.c., consegnati in “conto visione” o in “prova” all’acquirente beneficiario anche preventivamente alla presentazione della domanda, purché acquistati dal beneficiario, sempreché la vendita si sia perfezionata dopo la presentazione della domanda;
- relative a macchinari/impianti/ attrezzature e software acquistati con permute e contributi in natura;
- connesse a commesse interne;
- per l’acquisto / locazione di terreni e fabbricati, incluse le opere murarie di qualsiasi genere;
- che si riferiscono a “immobilizzazioni in corso e acconti”;
- di funzionamento, ivi incluse quelle per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere;
- per prestazione di servizi e consulenze di qualsiasi genere;
- relative alla formazione del personale impiegato dal soggetto proponente, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal programma;
- imputabili a imposte e tasse;
- relative al contratto di finanziamento e a spese legali di qualsiasi genere;
- relative a utenze di qualsiasi genere (compresa la fornitura di energia elettrica e gas);
- per pubblicità e promozioni di qualsiasi genere;
- ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a € 516,46 al netto IVA. Qualora, nell’ambito della medesima fornitura, siano previsti più beni strumentali, nel loro complesso funzionali e necessari per la realizzazione del programma d’investimento, di valore inferiore al predetto importo, gli stessi sono da considerarsi ammissibili purché riferibili a un’unica fattura di importo non inferiore a € 516,46;
- relative a macchinari / impianti e attrezzature rigenerati;
- per impianti generici non strumentali rispetto all’attività tipica dell’impresa, non strettamente funzionali al processo produttivo della stessa, non realizzati nel complesso di un più ampio programma di investimento né al servizio dell’investimento stesso;
- relative a beni non classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’art. 2424, C.c., fatti salvi i software applicativi classificabili alla voce B.I.3 e B.I.4. dell’attivo dello Stato patrimoniale.
AGEVOLAZIONE
L’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari a:
- 2,75% per gli investimenti in beni strumentali;
- 3,575% per gli investimenti 4.0;
- 3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).
Le agevolazioni rientrano fra gli aiuti di Stato comunicati in esenzione a valere sui regolamenti di settore. Tali aiuti non sono concessi a titolo di “de minimis”.
Con riferimento ai settori diversi da quelli agricolo, forestale, della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, le agevolazioni sono concesse, nei limiti e condizioni di cui al comma 6 dell’articolo 17 del regolamento GBER, nel rispetto delle seguenti intensità di aiuto massime:
- il 20% dei costi ammissibili nel caso delle piccole imprese;
- il 10% dei costi ammissibili nel caso delle medie imprese.
Le agevolazioni sono cumulabili con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell'intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all'aiuto in questione in base ai regolamenti di esenzione applicabili in funzione dell’attività svolta dall’impresa beneficiaria.
Le intensità di aiuto sono calcolate in termini di equivalente sovvenzione lordo (ESL), che esprime il valore in percentuale dell’aiuto come rapporto dei valori attualizzati delle erogazioni sui costi agevolabili. Il tasso di attualizzazione e rivalutazione è calcolato applicando al tasso base, pubblicato dalla Commissione europea nel sito internet https://competition-policy.ec.europa.eu/state-aid/legislation/reference-discount-rates-and-recovery-interest-rates/reference-and-discount-rates_en, una maggiorazione pari a 100 punti base.
Qualora l’ESL del contributo previsto, per effetto del cumulo con altre agevolazioni pubbliche ivi incluse quelle a valere sul Fondo di garanzia, superi l’ESL massimo concedibile per l’impresa, il Ministero procede alla rideterminazione dello stesso nella misura massima concedibile, fermo restando il finanziamento.
Il finanziamento, cui è subordinato il riconoscimento del contributo da parte del Ministero, deve essere deliberato da un soggetto finanziatore aderente alla convenzione.
Il finanziamento, da stipularsi solo successivamente alla data di presentazione della domanda, deve avere le seguenti caratteristiche:
- essere deliberato a copertura del programma d’investimento e fino al 100% dello stesso;
- avere durata massima, comprensiva di un periodo di preammortamento non superiore a dodici mesi, di cinque anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento oppure, nel caso di leasing finanziario, decorrenti dalla data di consegna del bene o dalla data di collaudo se successiva. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi una pluralità di beni, la predetta durata massima decorre dalla data di consegna dell’ultimo bene, oppure dalla data di collaudo, se successiva;
- essere deliberato e contrattualizzato per un valore non inferiore a euro 20.000,00 e non superiore a euro 4.000.000,00, anche se frazionato in più iniziative di acquisto, per ciascuna impresa beneficiaria, fermo restando quanto previsto per i programmi nel settore della pesca e acquacoltura. Nel caso di richieste di agevolazione successive presentate dalla medesima impresa, ai fini della verifica del rispetto del predetto limite di euro 4.000.000,00, rileva l’importo complessivo dei finanziamenti già ammessi alle agevolazioni riferiti all’impresa beneficiaria, per i quali non siano ancora scaduti i termini di durata come comunicati dal soggetto finanziatore in sede di stipula dei relativi contratti;
- essere erogato in un’unica soluzione, entro trenta giorni dalla stipula del contratto di finanziamento oppure, nel caso di leasing finanziario, essere erogato al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene oppure dalla data di collaudo se successiva. Nell’ambito dei contratti di leasing, dopo la presentazione della domanda, l’impresa richiedente o l’intermediario finanziario può, altresì, procedere al versamento di un acconto al fornitore per bloccare il bene; l’importo di tale acconto, che è oggetto di apposita fattura, è da intendersi ricompreso nell'importo complessivo del contratto di leasing finanziario. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi una pluralità di beni, l’erogazione avviene entro trenta giorni dalla data di consegna di ciascun bene o dalla data di collaudo, se successiva;
- in caso di leasing finanziario, l’impresa locataria deve esercitare anticipatamente, al momento della stipula del contratto, l’opzione di acquisto prevista dal contratto medesimo, i cui effetti decorrono dal termine della locazione finanziaria, fermo restando l’adempimento di tutte le obbligazioni contrattuali. Il suddetto impegno può essere assunto attraverso un’appendice contrattuale che costituisce parte integrante del contratto stesso.
Il soggetto finanziatore, nel deliberare il finanziamento, può ridurre l’importo e/o rideterminare la durata e/o il profilo di rimborso indicati dall’impresa proponente in sede di richiesta del finanziamento, in ragione del merito creditizio dell’impresa proponente stessa.
PROCEDURE E TERMINI
Le domande di accesso alle agevolazioni previste dalla circolare 6 dicembre 2022, n. 410823 possono essere presentate da parte delle PMI ai soggetti finanziatori a partire dal 1° gennaio 2023.
Per le domande presentate anteriormente alla data indicata sopra, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al decreto del Ministero dello sviluppo economico 25 gennaio 2016 e alle relative circolari applicative.
Per le domande presentate anteriormente alla data indicata sopra per le quali alla predetta data non risulta trasmessa la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’avvenuta ultimazione dell’investimento (modulo DUI) e/o la richiesta unica di erogazione del contributo secondo le disposizioni operative stabilite nella circolare direttoriale 15 febbraio 2017, n. 14036 e ss.mm.ii., trovano applicazione le disposizioni di cui all’articolo 14 del decreto 22 aprile 2022, ad eccezione di quelle contemplate dal comma 11.
Pertanto non è richiesto che le fatture elettroniche, sia in acconto che a saldo, riguardanti i beni per i quali sono state ottenute le agevolazioni devono riportare nell’apposito campo il «Codice unico di progetto - CUP», reso disponibile in sede di perfezionamento della domanda di accesso al contributo, unitamente al riferimento alla norma istitutiva dell’intervento “art. 2, comma 4, decreto- legge n. 69/2013” da riportare separatamente nelle fatture.
Come previsto nella Circolare n. 14036 , esclusivamente in relazione all’obbligo di apposizione della specifica dicitura sulle fatture oggetto dell’agevolazione, per le predette domande continuano ad applicarsi le disposizioni di cui all’art. 10, comma 6, DM 25.1.2016, in base alle quali, sull’originale di ogni fattura, sia in acconto che a saldo, va riportata, la dicitura “Spesa di euro … realizzata con il concorso delle provvidenze previste dall’art. 2, comma 4, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69”.
Le PMI hanno diritto alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie.
La domanda di agevolazione, da presentare in bollo deve essere compilata dall’impresa in formato elettronico e inviata esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata (PEC) agli indirizzi dei soggetti finanziatori aderenti alla convenzione.
EROGAZIONE AGEVOLAZIONI
Nella recente Circolare n. 410823 il MiMIT precisa che il contributo è erogato:
- in quote annuali secondo il piano temporale, riportato nel Provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento;
- in un’unica soluzione per le domande presentate a decorrere dall’1.1.2022, relative ad un finanziamento deliberato di importo non superiore a € 200.000, come disposto dal citato art. 1, comma 47, Legge n. 234/2021, Finanziaria 2022.
L’impresa beneficiaria deve:
- completare l’investimento entro il periodo massimo di 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione. A tale fine, va considerata: la data dell’ultimo titolo di spesa riferito all’investimento; la data dell’ultimo verbale di consegna dei beni, in caso di leasing finanziario.
- compilare, a programma d’investimento ultimato e previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’agevolazione, in via esclusivamente telematica utilizzando la procedura disponibile nella specifica piattaforma (https://benistrumentali.dgiai.gov.it/Imprese ), inserendo le credenziali trasmesse via PEC dal Ministero o attraverso ulteriori modalità di autenticazione che potranno essere comunicate sul sito Internet del Ministero nella Sezione dedicata all’incentivo, l’apposita richiesta di erogazione del contributo sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (modello RU);
- inviare al MiMIT, tramite la predetta piattaforma, il modello RU firmato digitalmente dal legale rappresentante / procuratore dell’impresa beneficiaria entro 120 giorni dall’ultimazione del programma d’investimento, a pena di revoca del contributo concesso.
Il modulo RU deve essere trasmesso al MiMIT tramite la suddetta piattaforma, corredato della seguente documentazione:
- liberatorie (Allegato n. 4 Circolare n. 410823) generate attraverso la piattaforma, rese dai fornitori sotto forma di dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà attestanti, altresì, il requisito di nuovo di fabbrica, nonché, nel caso di investimenti green relativi a beni “a basso impatto ambientale”, che in riferimento ai medesimi sussista un’idonea certificazione ambientale di prodotto riconosciuta a livello europeo oppure un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni, tra quelle indicate nelle Sezioni 2A e 2B (Allegato 6/C Circolare n. 410823);
- in caso di contributo superiore a € 150.000, qualora vi siano state variazioni rispetto alle informazioni fornite in sede di domanda, dichiarazioni in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica, rese utilizzando gli appositi modelli.
Nel modello RU, in caso di domande di agevolazione per la realizzazione di:
- investimenti 4.0, il legale rappresentante dell’impresa beneficiaria deve, altresì, attestare che i beni possiedono le caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui all’Allegato 6/A o all’Allegato 6/B Circolare n. 410823. Nel caso di beni materiali rientranti nella prima sezione “Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti” dell’allegato 6/A, nella medesima dichiarazione, il legale rappresentante è tenuto ad attestare che gli stessi sono oggetto di interconnessione e integrazione, ossia che sono interconnessi ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program e integrati con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
- investimenti green, il legale rappresentante dell’impresa beneficiaria deve, altresì, dichiarare alternativamente:
1) il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo rilasciata / convalidata da un organismo indipendente accreditato, tra quelle indicate nella Sezione 1 del citato Allegato 6/C;
2) che i beni rientranti in tali interventi sono corredati da una delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello comunitario oppure da un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori / distributori dei beni, tra quelle indicate nelle Sezioni 2A e 2B dell’Allegato 6/C, unitamente al possesso delle dichiarazioni liberatorie rese dai fornitori sotto forma di dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà attestanti le predette certificazioni / autodichiarazioni.
A seguito della ricezione del modulo RU, il Ministero, entro 60 giorni, eroga in un’unica soluzione (al sussistere dei predetti requisiti) o in alternativa la prima quota del contributo, in caso di domande che non presentano i requisiti per ottenere il contributo in un’unica soluzione.
Per le domande che non presentano i requisiti per ottenere il contributo in un’unica soluzione, al fine di attivare le verifiche necessarie al pagamento delle successive quote di contributo, già richieste tramite il modello RU, l’impresa beneficiaria deve trasmettere al MiMIT, esclusivamente in via telematica mediante la predetta piattaforma, la richiesta di pagamento (modello RP).
Tale procedura di compilazione telematica del modello RP deve avvenire con cadenza annuale
- non prima di 12 mesi dalla precedente richiesta di erogazione;
- entro i 12 mesi successivi a tale termine;
confermando l’assenza di modifiche delle informazioni già fornite al MiMIT in sede di domanda / fasi precedenti del procedimento amministrativo.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Decreto interministeriale MISE-MEF 22 aprile 2022
Per Informazioni e per la predisposizione della pratica:
Anna Ruffini – 0733/279651 - 340/2885525 – a.ruffini@confindustriamacerata.it
Il Direttore
Gianni Niccolò