I commi 446 e seguenti dell'articolo 1 della DDL di bilancio approvato dalla Camera e in discussione al Senato introduce un tetto di risorse disponibili, pari a 2,2 miliardi di Euro per il credito d'imposta 4.0.
Il tetto di spesa non riguarderà gli investimenti effettuati nel 2025 (e fino al 30 giugno 2026) che risultano «prenotati» con ordine confermato e acconto pagato pari almeno al 20% del costo entro la data di pubblicazione della legge di bilancio, data prevista tra il 27 e il 31 dicembre 2024.
Con ordine e acconto del 20% effettuati entro la pubblicazione della legge di bilancio il nuovo tetto di spesa non opera e, di conseguenza, Il credito rimane automatico.
Per quanto riguarda la comunicazione ex ante, non esiste alcun termine perentorio di invio entro il 31 dicembre 2024, purché si proceda prima di trasmettere quella di completamento come confermato anche dalla recente istanza di interpello 260/2024 (allegata).
Lo stesso DDl (comma 445 dell'art. 1) invece abroga il comma 1058-ter dell'art. 1 della legge 178/2020 che attiene ai beni immateriali (software) 4.0. In sostanza viene cancellata l’agevolazione per gli investimenti 2025. La possibilità di ottenere il credito d'imposta nella misura del 15% rimane per gli investimenti realizzati entro il 30 giugno 2025 e prenotati con ordine e acconto del 20% pagato entro il prossimo 31 dicembre 2024.
Per maggiori informazioni: Naida Costantini - 0733/279654 - costantini@confindustriamacerata.it
Cordiali saluti
Il Direttore
Gianni Niccolò