Nella seduta del 14 maggio 2025, il Senato ha approvato in via definitiva la legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale (A.S. n. 1407 del 14 maggio 2025), proposta dalla Cisl, che disciplina la partecipazione gestionale, economica, finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori nelle imprese, in attuazione dell' art. 46 della Costituzione.
Il provvedimento attende ora la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Anche grazie al contributo e all' intervento attivo di Confindustria durante l’iter parlamentare, il testo definitivo della legge si caratterizza per una partecipazione dei lavoratori equilibrata laddove, contrariamente ad un impostazione rigida iniziale, l’impresa rimane libera di adottare (o meno) un modello partecipativo in base ad una scelta statutaria. Obiettivo della norma appare, inoltre, quello di promuovere forme e strumenti di partecipazione non generalizzati, ma coerenti ed adeguati alle specificità aziendali, lasciando ampia autonomia alle imprese in tale ambito.
Di seguito, una sintesi delle diverse forme di partecipazione contenute nel provvedimento.
Partecipazione gestionale
La legge consente la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori al consiglio di sorveglianza nelle imprese con sistema dualistico e al consiglio di amministrazione nelle altre società.
Partecipazione economica e finanziaria
Per l'anno 2025, la distribuzione ai lavoratori di una quota degli utili di impresa non inferiore al 10% degli utili complessivi è soggetta a un'imposta sostitutiva elevata a 5.000 euro lordi. I piani di partecipazione finanziaria possono prevedere l'attribuzione di azioni in sostituzione di premi di risultato, con dividendi esenti dalle imposte sui redditi per il 50% fino a 1.500 euro annui.
Partecipazione organizzativa
Le aziende possono istituire commissioni paritetiche per la predisposizione di piani di miglioramento e innovazione dei prodotti, dei processi produttivi, dei servizi e dell'organizzazione del lavoro.
Partecipazione consultiva
Le rappresentanze sindacali possono essere consultate preventivamente sulle scelte aziendali, con procedure definite dai contratti collettivi.
Formazione e consulenza esterna
È prevista una formazione di almeno dieci ore annue per i rappresentanti dei lavoratori nelle commissioni paritetiche e negli organi societari, finanziata attraverso enti bilaterali e fondi paritetici interprofessionali.
Sarà nostra cura fornirvi quanto prima una nota di approfondimento e i relativi indirizzi operativi relativi al provvedimento in questione.
Nel frattempo, si allega alla presente nota il testo del DDL 1407.
Il Direttore
Gianni Niccolò
Per Informazioni:
Elisabetta Cristallini - 279621 - cristallini@confindustriamacerata.it