Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è il documento strategico che il nostro Governo ha redatto per accedere ai fondi del programma Next generation EU (NGEU).


Il documento è stato definitivamente approvato il 13 luglio 2021, dopo un accurato processo di valutazione e conseguente approvazione da parte della Commissione Europea, mette a disposizione un importo totale di circa 222 miliardi di euro e contiene un dettagliato resoconto delle riforme che l’Italia intende avviare, da qui al 2026, per risollevare l’economia interna da una crisi che era già in atto e che si è aggravata a causa della pandemia Covid19.

In sintesi estrema il Pnrr si propone di indirizzare e suggerire tematiche ed azioni per utilizzare i finanziamenti Europei e rilanciare il tessuto economico-sociale del Paese.

Il piano comprende l’arco temporale 2021-2026 e si inserisce in un quadro più ampio di fonti di finanziamento, che includono non solo il Next Generation EU (investimenti e riforme UE a favore dell’innovazione ecologica e digitale, della formazione dei lavoratori e dell’equità) ma anche finanziamenti per la politica di coesione europea per il periodo 2021-2027, inoltre risorse ordinarie statali e aggiuntive dedicate agli interventi complementari al PNRR.

Suddiviso in 6 Missioni principali, Il PNRR dettaglia le priorità di investimento da realizzare appunto in 5 anni, puntando in particolare sulla digitalizzazione, sulla transizione ecologica e sull’inclusione sociale, promovendo e favorendo un cambiamento strutturale, a partire anche dal contrasto alle diseguaglianze di genere, territoriali e generazionali.

L’obiettivo, come abbiamo già detto, è il rilancio dell’economia del Paese, rilancio che passa anche per le indispensabili misure di supporto a sostegno delle imprese e nell’individuare altresì missioni specifiche.


LE 6 MISSIONI DEL PNRR : 235,22 MILIARDI DI EURO DA GESTIRE

Come dicevamo il Piano ha identificate 6 Missioni da portare a termine entro 5 anni, mettendo in atto investimenti e riforme per un totale di 191,5 miliardi di euro erogati dal fondo Next Generation EU.

A questi si aggiungono 13 miliardi di cui l’Italia beneficia dal React-Eu e 30,62 miliardi stanziati dal Governo, per un totale di 235,22 miliardi di risorse che l’Italia deve gestire.


Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo

E’ previsto uno stanziamento di circa 40 miliardi di euro. Gli obiettivi principali all’interno di questa missione sono:

  • promuovere la digitalizzazione delle PA e nel settore privato;
  • diffondere le connessioni a banda ultralarga;
  • potenziare le tecnologie satellitari;
  • rilanciare la cultura e il turismo.

Missione 2: La rivoluzione verde e la transizione ecologica

I fondi stanziati per questa missione, circa 50 miliardi, sono quindi destinati a:

  • promozione delle fonti rinnovabili;
  • mobilità elettrica e green economy;
  • interventi di efficientamento energetico;
  • investimento in ricerca e sviluppo nel campo dell’idrogeno verde;
  • adozione dei modelli basati sull’economia circolare.

Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile

Il supporto complessivo dedicato alla realizzazione di nuove infrastrutture per la mobilità sostenibile ammonta a 25 miliardi. Gli obiettivi interni sono:

  • la modernizzazione e lo sviluppo delle ferrovie regionali;
  • potenziamento dell’alta velocità;
  • rendere i porti più sostenibili;
  • monitoraggio dinamico delle infrastrutture di viabilità.

Missione 4: Istruzione e ricerca

Lo scopo principale della missione numero 4 è quello di modernizzare, potenziare e aumentare l’accessibilità nei confronti della formazione. Un’ulteriore finalità è stata identificata con la ricerca in ambito tecnologico e scientifico.


Missione 5: inclusione e coesione

Lo sviluppo sostenibile richiede una particolare attenzione allo stato sociale in modo da garantire massima inclusione e coesione all’interno della società. Si perseguono, quindi, obiettivi quali:

  • occupazione dei lavoratori;
  • investimenti specifici in zone economiche speciali;
  • imprenditoria femminile;
  • sostegni pubblici a sostegno delle persone fragili;
  • interventi di rigenerazione urbana per le periferie.

Missione 6: Salute

Quello della salute è un ambito prioritario del PNRR. Gli interventi più importanti in questo ambito mirano a migliorare la prevenzione territoriale, assicurare equità a cure e trattamenti, digitalizzare il sistema sanitario e modernizzare i servizi del Sistema Sanitario Nazionale (SNN).


QUALI SONO I PROGETTI PER LE AZIENDE

Il PNRR individua delle agevolazioni a cui le imprese possono accedere partecipando ai relativi bandi.

È quindi prioritario per le aziende essere a conoscenza di quali sono gli strumenti finanziari a loro disposizione e capire come questa misura di sostegno economico si possa concretamente attuare.


Transizione 4.0

Il piano transizione 4.0 è sicuramente quello più importante tra quelli messi in campo dal PNRR.

Con una dotazione iniziale di 13,38 miliardi di euro questo piano promuove la trasformazione digitale dei processi produttivi e rappresenta un’evoluzione del precedente piano INDUSTRIA 4.0.

Si articola in 3 agevolazioni fondamentali, tutte nella forma di credito d’imposta per:

  1. beni strumentali
  2. ricerca e sviluppo, innovazione e design;
  3. formazione 4.0
  • Con il credito imposta beni strumentali viene agevolato l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali nuovi e che siano funzionali alle attività aziendali.
  • Il credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione e design agevola gli investimenti per la ricerca, oltre che i progetti di ideazione in campo moda e design.
  • Il credito d’imposta formazione 4.0 permette alle imprese di finanziare i costi per la formazione del personale sulle tematiche digitali.

Investimenti in politiche industriali di filiera e internazionalizzazione

Per quanto riguarda gli investimenti in politiche industriali di filiera e internazionalizzazione ci sono a disposizione risorse per 1,95 miliardi di euro per supportare le strategie di internazionalizzazione delle PMI e l’ottimizzazione delle filiere industriali. Entro dicembre 2023 dovranno essere attivati 40 contratti di sviluppo in favore delle PMI.

Sono 2 tipi di interventi:

  1. Sostegno all’internazionalizzazione delle PMI italiane che lavorano all’estero. Si erogano quindi contributi e prestiti agevolati a imprese italiane attive sui mercati esteri;
  2. Sostegno alle filiere produttive: un aiuto finanziario alle imprese erogato tramite contributi a fondo perduto e prestiti agevolati.

Investimenti per la tutela della proprietà industriale

Con una dotazione di 30 milioni di euro, questi bandi assicurano il sostegno finanziario agli strumenti di valorizzazione dei brevetti e dei titoli di proprietà intellettuale. Entro dicembre 2023 dovranno essere potenziati gli stanziamenti previsti dalla misura Brevetti+, entro il dicembre successivo dovranno essere avviati i primi Proof of Concept presso enti pubblici e PMI.

Infine, entro dicembre 2025 dovranno essere attuati almeno 254 progetti sostenuti da finanziamenti i nell’ambito delle iniziative Brevetti+, Disegni + e Marchi+ e dagli Uffici per il Trasferimento Tecnologico (TTO).


Turismo 4.0

Con il piano Turismo 4.0 si intende fornire sostegno economico per il miglioramento delle strutture turistico-ricettive e i servizi turistici, promuovendo un’offerta basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi. Con una dotazione consistente (1,78 miliardi di euro) si punta a potenziare il turismo sostenibile e la qualità dell’ospitalità. Gli interventi messi in atto in questo ambito sono i seguenti:

  • Un credito d’imposta a favore delle strutture ricettive, per investimenti finalizzati ad accrescere la qualità dell’ospitalità, riqualificazione e aumento degli standard qualitativi, interventi per la sostenibilità ambientale, miglioramento delle strutture ricettive.
  • Potenziamento del Fondo nazionale per il turismo, che è dedicato alla riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico e alberghi iconici.
  • La creazione di una Sezione Speciale Turismo all’interno del Fondo Centrale di Garanzia con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito di giovani che intendono avviare la propria attività, ma anche imprenditori che gestiscono un’impresa esistente.
  • Potenziamento del fondo BEI per il turismo sostenibile.

Entro dicembre 2022 sono erogati 150 milioni di euro del Fondo Nazionale del Turismo da destinare all’equity support e 350 milioni del fondo BEI (Banca Europea degli Investimenti) da allocare a progetti di turismo sostenibile. Entro dicembre 2025 almeno 3.500 imprese turistiche potranno beneficiare del credito d’imposta; 11.800 imprese turistiche potranno essere sostenute dal Fondo di Garanzia per le PMI; 300 invece dal Fondo Rotativo.


Rivoluzione verde e Transizione tecnologica

Uno degli atti più importanti della Rivoluzione Verde, perseguita con la missione numero 2 del PNRR, è stata l’istituzione nell’ultimo Governo del nuovo Ministero della transizione ecologica, che sostituisce il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

È stato anche istituito il Comitato Interministeriale per la transizione ecologica, che assicura il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica.

I fondi sono così spartiti:

  • circa il 38% riguarda gli investimenti in costruzioni;
  • il 23% è destinato agli incentivi alle imprese;
  • mentre la percentuale restante verrà erogata a supporto di famiglie e mezzi di trasporto.

Start up e Venture Capital

Nell’ambito della Missione numero 4, è prevista una specifico strumento dedicato al finanziamento di start up. In particolare, è stata introdotta una integrazione del Fondo Nazionale per l’Innovazione in modo da ampliare la platea di imprese innovative che possano beneficiare del Fondo.

Il PNRR ha anche evidenziato che, sebbene l’Italia abbia un terreno fertile per lo sviluppo di start up green, c’è una carenza nel trasferimento della ricerca scientifica in brevetti e business innovativi. Si è cercato quindi di intervenire in questo punto con l’introduzione del Green Transition Fund, un fondo dedicato a strategie di investimento nei settori green.


Fondo Impresa Donna

Nell’ambito della missione numero 5 è previsto uno strumento operativo definito che ha lo scopo di:

  • sostenere l’imprenditoria femminile;
  • stimolare la crescita e lo sviluppo di imprese a conduzione prevalentemente femminile già costituite;
  • stimolare l’avvio di imprese femminile;
  • creare un contesto culturale favorevole tramite interventi nelle scuole e nelle università.

Sono state introdotte una serie di misure già esistenti lanciate per supportare l’imprenditoria, come NITO e Smart&Start (la prima misura supporta la creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, la seconda supporta start-up e PMI innovative) e il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile (previsto dalla Legge di Bilancio 2021).


Come accedere a contributi e incentivi previsti dal PNRR

Agli incentivi ed ai contributi a fondo perduto previsti in favore delle aziende si può accedere in due modi:

  • Rispondendo a un avviso pubblico o a un bando promosso dai soggetti attuatori o dalle amministrazioni locali e centrali.
  • Presentando una singola istanza a fronte del rispetto delle pre-condizioni e dei pre-requisiti di ammissibilità previsti dal bando o dalle normative di riferimento.

Le domande possono essere presentate solo ed esclusivamente per via telematica.

Per inoltrarle è necessario essere in possesso di una identità digitale (SPID, ma anche CNS o CIE), risiedere sul territorio italiano, essere in regola con il versamento dei contributi di lavoro del personale dipendente.

I requisiti richiesti per un progetto finanziabile attraverso il PNRR sono diversi:

  • Rispetto delle procedure d’invio: il progetto va proposto su piattaforme online dedicate e rigorosamente nei termini indicati.
  • Soddisfazione dei criteri di selezione previsti: ciascuna missione e componente prevede specifici criteri di ammissibilità.
  • Dimostrazione della copertura del progetto dal punto di vista economico-finanziario e organizzativo.

Come le imprese italiane hanno risposto alle misure già avviate

Senza entrare nel merito delle singole misure, si è riscontrato un alto livello di attenzione e interesse delle imprese italiane nei confronti dei bandi PNRR già avviati. Si è registrata inoltre un elevata partecipazione ai bandi aperti, come quelli per le Imprese Femminili, per gli investimenti produttivi e un aumentato utilizzo di tutti i crediti di imposta previsti dal Piano transizione 4.0, sia in termini di numero dei beneficiari che di ammontare dei crediti.

Una nota particolare va al programma di il rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per le Aree Sisma, con una dotazione complessiva di 1 miliardo e 780 milioni di euro, 700 dei quali a disposizione delle imprese a sostegno degli investimenti sul territorio. Le prime misure, aperte da Settembre 2022, hanno registrato un grandissimo interesse, con esaurimento dei fondi fin dal primo giorno di apertura dello sportello.

Sicuramente è da sottolineare la reattività delle imprese nel cogliere le molteplici opportunità offerte da questo sistema normativo complesso, un forte segnale propulsivo all’investimento motivato da volontà di reazione, apertura, finalizzata a nuovi sviluppi e nuova crescita e ciò, fattore ancor più di rilievo, malgrado esercizi economici segnati, negli ultimi anni, dalle molteplici le difficoltà legate prima all’emergenza Covid 19 e dal conflitto russo-ucraino poi.