Entro il 2 dicembre 2025 è possibile richiedere il credito d'imposta per gli investimenti effettuati dal 01 gennaio 2025 al 15 novembre 2025

Il 12 novembre 2025 il disegno di legge 2668, che estende il perimetro della Zes Unica Mezzogiorno a Marche e Umbria, ha terminato l'iter parlamentare con l'approvazione della Camera dei Deputati, ora si attende la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e l'entrate in vigore prevista per il giorno successivo.

Il provvedimento prevede l'applicabilità del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali realizzati, nel periodo dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, nelle zone 107 3 c)[1] delle regioni Marche e Umbria rinviando alla normativa prevista per le Zone Logistiche Semplificate(ZLS)[2] per l'invio dei modelli e per la dotazione per il 2025, innalzata da 80 a 110 milioni di euro.

Si ricorda che non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia di importo inferiore a 200.000 euro.

 

 ACCESSO ALL’AGEVOLAZIONE E DOCUMENTAZIONE NECESSARIA

Ai fini dell’accesso all’agevolazione per il 2025, le imprese interessate dovranno inviare la comunicazione integrativa Zone Logistiche Semplificate per attestare l’avvenuta realizzazione degli investimenti.

I modelli da utilizzare, in fase di aggiornamento, saranno reperibili sul sito dell'Agenzia delle Entrate alla seguente sezione: Credito d'imposta Zls 2025

La scadenza d'invio della comunicazione è prevista per il 2 dicembre 2025

Nel modello vengono richiesti gli estremi dei seguenti documenti:

  1. fatture elettroniche relative agli investimenti agevolabili
  2. certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti da cui risultano l'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall'impresa 

Di seguito si riepilogano le principali caratteristiche dell’agevolazione.

BENEFICIARI

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nelle zone assistite.

L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. L’agevolazione, inoltre, non si applica alle imprese in stato di liquidazione o di scioglimento ed alle imprese in difficoltà nonché ai soggetti che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Possono accedere solo gli investimenti che rientrano nella definizione di «progetto di investimento iniziale»: creazione di un nuovo stabilimento, ampliamento di quanto esistente, diversificazione della produzione per includere prodotti mai realizzati prima o trasformazione radicale del processo produttivo.

Sono ammissibili gli investimenti in beni strumentali realizzati, nel periodo dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025:

  • relativi all'acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica,
  • nonché all'acquisto di terreni e all'acquisizione, alla realizzazione ovvero all'ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l'esercizio dell'attività nella struttura produttiva. Gli investimenti in beni immobili strumentali sono agevolabili anche se riguardanti beni già utilizzati dal dante causa o da altri soggetti per lo svolgimento di un'attività economica.

Il valore dei terreni e dei fabbricati ammessi all'agevolazione non può superare il 50% del valore complessivo dell'investimento agevolato.

AGEVOLAZIONI PREVISTE PER PROGETTI D’INVESTIMENTO CON UN MINIMO DI 200.000 EURO  FINO A 50 MILIONI DI EURO[3]

  • Piccole imprese 35%
  • Medie imprese 25%
  • Grandi Imprese 15% (solo nel caso in cui l’investimento sia destinato ad avviare una nuova attività economica - nuovo codice Ateco)

CUMULABILITA’

Il credito d’imposta è cumulabile con:

  1. aiuti de-minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell'intensità o dell'importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.
  2. il credito d’imposta beni strumentali 4.0 e con il credito d’imposta Transizione 5.0

I nostri uffici sono a disposizione per valutare la fattibilità e l'accesso all'agevolazione:

 

Cordiali saluti

Il Direttore

Gianni Niccolò

 

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[1] Si ricorda che nelle regioni in transizione (Abruzzo, Marche e Umbria) l’accesso ai benefici del credito d’imposta è previsto per gli investimenti destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite ammissibili alla deroga prevista dall’art. 107, par. 3, lett. c), del TFUE, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. I Comuni della Provincia di Macerata rientranti tra le zone assistite sono: Apiro, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova Marche, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Giusto, Monte San Martino, Montecosaro, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Valfornace, Visso.

[2] Art. 3, commi 14-octies, 14-novies e 14-decies del decreto legge 27 dicembre 2024, n. 202, convertito con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2025, n. 15.

[3] Per i progetti con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro la percentuale di agevolazione sarà del 15% per tutte le aziende