Sono state introdotte con la legge c.d. “Terra dei fuochi” nuove disposizioni che rafforzano i controlli contro i reati legati alla gestione dei rifiuti, con pene più severe, nuove fattispecie di reato e sanzioni accessorie.
Nello specifico il decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”, convertito in legge 3 ottobre 2025, n. 147, è intervenuto su diversi provvedimenti tra cui il D.lgs. n. 152/2006 (Codice ambiente), il Regio Decreto n. 1398/1930 (Codice penale), D.lgs. n. 159/2011 (Codice leggi antimafia), il D.lgs. n. 231/2001 (Responsabilità amministrativa Enti e società) e il D.lgs. n. 285/1992 (Codice della strada).
Il provvedimento, al fine di anticipare il recepimento della direttiva (UE) 2024/1203 sulla tutela penale ambientale, prevede tra le principali novità:
- sanzioni penali più severe (reclusione da 1 a 5 anni) per l'abbandono di rifiuti pericolosi
- sanzioni accessorie obbligatorie (sospensione patente, confisca del mezzo, sospensione dall'albo)
- Sanzioni più severe per la gestione non conforme:Anche le inadempienze formali e la mancata corretta gestione di depositi temporanei sono ora punite con pene detentive.
- sanzioni pecuniarie più alte per la tenuta illecita della documentazione.
- utilizzo di impianti di vidosorveglianza per l’accertamento delle violazioni
- sanzioni per abbandono di piccoli rifiuti, come scontrini e mozziconi di sigaretta
- Responsabilità civile e penale:I responsabili sono tenuti al ripristino dello stato dei luoghi, al risarcimento del danno ambientale e al pagamento, anche in regresso, delle spese di bonifica.
- Estensione dell'arresto in flagranza differita:La sospensione della patente, la confisca del veicolo e la cancellazione dall'Albo nazionale degli autotrasportatori sono previste in caso di reiterazione delle violazioni.
- Sanzioni per chi innesca roghi:Chi appicca il fuoco ai rifiuti è punito con la reclusione da 2 a 5 anni, con pene aggravate per i rifiuti pericolosi.
La legge si applica a tutti i reati ambientali, anche alle condotte colpose
E’ da evidenziare che In sede di conversione in legge, grazie all’intervento della nostra associazione, sono state introdotte una serie di semplificazioni e correzioni, con l’obiettivo di bilanciare l’inasprimento del quadro sanzionatorio in materia ambientale che si presentava molto più severo nel testo originario.
Riportiamo di seguito una tabella con le novità introdotte dal nuovo provvedimento:
Il Direttore
Dott. Gianni Niccolò
INFO:
Dott.ssa Paola Bara
Tel. 0733.279641 / 331.1921246
E-mail: bara@confindustriamacerata.it
Dott. Matteo Di Marino
Tel. 0733.279648
E-mail: ambiente@confindustriamacerata.it