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Martedì, 21 Ottobre 2025 15:42

AMPLIAMENTO ZES A MARCHE E UMBRIA - Il disegno di legge passa all'esame della Camera

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Nella seduta del 15 ottobre 2025, la Commissione Programmazione Economica e Bilancio del Senato  ha approvato il disegno di legge S 1639Disposizioni per il rilancio dell'economia nei territori delle regioni Marche e Umbria”.

Il DDL prevede l’ampliamento della Zona Economica Speciale (ZES) Unica per il Mezzogiorno, alle altre due regioni italiane in transizione individuate dall’ordinamento europeo, la regione Marche e la regione Umbria. Anche queste regioni potranno così accedere alle agevolazioni amministrative ed economiche previste dalla normativa vigente per l’Abruzzo, regione in transizione già inclusa nella ZES Unica.

Il DDl introduce il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali realizzati, nel periodo dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, nelle zone 107 3 c)[1] delle regioni Marche e Umbria,  rinviando alla normativa prevista per le Zone Logistiche Semplificate(ZLS)[2]. In particolare, la dotazione per il 2025 del credito d’imposta ZLS viene innalzata da 80 a 110 milioni di euro.

Per l’operatività della misura si dovrà comunque attendere la definitiva approvazione della legge da parte del Parlamento e l’aggiornamento dei modelli per l’invio della comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Di seguito si riepilogano le principali caratteristiche dell’agevolazione.

BENEFICIARI

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nelle zone assistite.

L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. L’agevolazione, inoltre, non si applica alle imprese in stato di liquidazione o di scioglimento ed alle imprese in difficoltà nonché ai soggetti che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Possono accedere solo gli investimenti che rientrano nella definizione di «progetto di investimento iniziale»: creazione di un nuovo stabilimento, ampliamento di quanto esistente, diversificazione della produzione per includere prodotti mai realizzati prima o trasformazione radicale del processo produttivo.

Sono ammissibili gli investimenti in beni strumentali realizzati, nel periodo dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025:

  • relativi all'acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica,
  • nonché all'acquisto di terreni e all'acquisizione, alla realizzazione ovvero all'ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l'esercizio dell'attività nella struttura produttiva. Gli investimenti in beni immobili strumentali sono agevolabili anche se riguardanti beni già utilizzati dal dante causa o da altri soggetti per lo svolgimento di un'attività economica.

Il valore dei terreni e dei fabbricati ammessi all'agevolazione non può superare il 50% del valore complessivo dell'investimento agevolato.

AGEVOLAZIONI PREVISTE PER PROGETTI D’INVESTIMENTO CON UN MINIMO DI 200.000 EURO  FINO A 50 MILIONI DI EURO[3]

  • Piccole imprese 35%
  • Medie imprese 25%
  • Grandi Imprese 15% (solo nel caso in cui l’investimento sia destinato ad avviare una nuova attività economica - nuovo codice Ateco)

CUMULABILITA’

Il credito d’imposta è cumulabile con:

  1. aiuti de-minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell'intensità o dell'importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.
  2. il credito d’imposta beni strumentali 4.0 e con il credito d’imposta Transizione 5.0

ACCESSO ALL’AGEVOLAZIONE

Ai fini dell’accesso all’agevolazione per il 2025, inoltre, il DDL prevede una modalità semplificata. Gli operatori economici interessati dovranno inviare una comunicazione attestante l’avvenuta realizzazione degli investimenti.

La scadenza di tale comunicazione è prevista, dalla normativa previgente, per il 2 dicembre 2025. Occorrerà attendere la definitiva approvazione del DDL e l’aggiornamento dei modelli da parte dell’Agenzia delle Entrate per avere conferma della data di scadenza della comunicazione per gli investimenti agevolabili effettuati nelle zone assistite di Marche e Umbria.

Seguiranno ulteriori indicazioni operative.

In allegato il DDL $ 1639 approvato il 15 ottobre 2025 dalla Commissione Programmazione Economica e Bilancio del Senato 

Per informazioni:

Naida Costantini - costantini@confindustriamacerata.it - 0733/279654

Anna Ruffini - a.ruffini@confindustriamacerata.it - 0733/279651

 

Cordiali saluti

Il Direttore

Gianni Niccolò

 

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[1] Si ricorda che nelle regioni in transizione (Abruzzo, Marche e Umbria) l’accesso ai benefici del credito d’imposta è previsto per gli investimenti destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite ammissibili alla deroga prevista dall’art. 107, par. 3, lett. c), del TFUE, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. I Comuni della Provincia di Macerata rientranti tra le zone assistite sono: Apiro, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova Marche, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Giusto, Monte San Martino, Montecosaro, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Valfornace, Visso.

[2] Art. 3, commi 14-octies, 14-novies e 14-decies del decreto legge 27 dicembre 2024, n. 202, convertito con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2025, n. 15.

[3] Per i progetti con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro la percentuale di agevolazione sarà del 15% per tutte le aziende

 

Informazioni aggiuntive

  • Aggiungi al Calendario: no
Letto 5 volte Ultima modifica il Mercoledì, 22 Ottobre 2025 07:10
Naida Costantini

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